[Il presidente della fondazione e il direttore degli aiuti Laurent Vieira De Mello e Valerie Amos] [Applausi] [Anderson Cooper] Molte grazie per essere qui. L'eredità di tuo padre, intendo, ci sono così tante persone in questa sala che sono state ispirate da tuo padre. Cosa vorresti che questa eredità diventasse? [Laurent Vieira De Mello] Sì, è così, è vero, ha toccato così tante vite che riceviamo tantissimi messaggi da coloro che vennero ispirati dal suo operato. E questa sua eredità continua a vivere in coloro che credono con fermezza nei suoi principi. [Cooper] C'è mai stato un periodo della tua vita, dopo la morte di tuo padre, nel quale hai dubitato dell'importanza dell'impegno umanitario? [De Mello] No, non penso, perché ci sono molte persone in difficoltà nel mondo e molti non hanno la possibilità di alzare la voce. Quindi se nessuno li raggiunge e li aiuta, non cambierà nulla. Perciò hai sempre da fare il tuo lavoro, come per i giornalisti. I giornalisti vengono uccisi, ma vanno sempre sul campo e riferiscono i fatti. [Cooper] Già. [De Mello] Ed è necessario. [Cooper] Vorrei inoltre invitare qui sul palco Valerie Amos, con la quale ho avuto l'onore di conversare, quest'oggi, insieme a Beyoncé. Ed è appena ritornata dalla DRC, dall'Est del Congo. È la Sotto-Segretario Generale Coordinatore della branca Relazioni Umanitarie e Interventi di Emergenza delle Nazioni Unite. Valerie, vieni pure [Applausi] [Cooper] È un piacere vederti. Prima di tutto, il World Humanitarian Day: perché pensi sia così importante? Che risultati sperate di ottenere quest'anno? [Valerie Amos] Ecco, penso sia importante per tante ragioni.