Sono un prete da oltre 30 anni
e ho studiato
e trasmesso la Genesi nelle chiese di
tutto il mondo per diverso
tempo e ho insegnato ai pastori
ad interpretare i testi. È chiaro che non
non sono storie sugli Dèi, ma sui più
potenti nella Bibbia
e la Gente del Cielo, gli Anunnaki,
delle tavole sumeriche.
Nel 1896, l'accademico
Nathaniel Schmidt
perse la cattedra come professore
di lingue semitiche
alla Colgate University.
Per undici anni l'università americana
aveva sempre apprezzato
la sua conoscenza delle lingue semitiche;
teneva diversi corsi di Ebraico,
Aramaico, Copto, Arabo, Siriano
e di altre lingue antiche.
In effetti, era uno dei principali
studiosi americani del settore.
Dunque, perché dopo undici anni
di risultati eccezionali
venne processato per eresia
e licenziato?
Cristiano devoto e pastore Battista,
le autorità affermarono
che i suoi scritti andavano a
colpire le radici stesse
delle due religioni mondiali:
Cristianesimo ed Ebraismo.
Ciò che fece di 'sbagliato' Schmidt fu
di andare a leggere
i testi sumeri, babilonesi e assiri e
notare che c'erano molti parallelismi,
che le storie riportate lì erano
misteriosamente
simili a quelle all'inizio della Bibbia,
storie come quella di Adamo ed Eva,
la caduta, Caino e Abele,
il diluvio, la limitazione della
vita umana, la Torre di Babele...
Il lavoro di Schimdt dimostrava che i
resoconti sumeri e quelli successivi,
di circa 6000 anni fa, erano con
tutta probabilità la fonte
delle storie bibliche a noi familiari.
Ora, questo era un problema nel 1890,
perché, se ci si pensa, la chiesa
si stava ancora riprendendo dagli effetti
de 'L'origine della specie' di Darwin
ed è intricato mettere insieme una
nuova base dottrinale e nuove dottrine
sull'infallibilità della Bibbia per
tenere a galla la barca;
l'idea quindi che la Bibbia potesse
essere basata sulle storie di altri
era un po' imbarazzante, e non avrebbe
dovuto essere così perché l'Ebraismo
e il Cristianesimo affondano
le loro radici
nella storia di una famiglia sumera,
quella di Abramo e Sara,
i quali crebbero e passarono la maggior
parte della loro vita nella Ur dei Caldei,
una cultura sumera. Perciò, quando
emigrarono, non c'è da stupirsi se
portarono con loro le storie sugli inizi
con cui erano cresciuti e queste furono
la base di quella che sarebbe diventata
la loro cultura, la loro religione
e la loro Bibbia.
Non deve sorprendere quindi che
nella Bibbia ci sia una versione
riassunta di tutte quelle storie che
infarciscono i testi sumeri,
babilonesi e assiri.