Intervista a Pete Buttigieg
Come fa il Dipartimento dei Trasporti
a regolamentare le stazioni di ricarica?
Il nostro programma per le infrastrutture
per veicoli elettrici,
attraverso cui distribuiamo
5 miliardi di dollari agli stati
per avviare una rete di ricarica
per le auto lungo le nostre strade,
assieme a un programma aggiuntivo detto
Community Charging per altri 2,5 miliardi.
Ci sono degli standard.
Non vogliamo certo imporre
ogni dettaglio alle stazioni di ricarica
la cui proprietà e gestione è
in genere in mano ai privati
ma dobbiamo assicurarci che
certi aspetti siano verificati.
Dobbiamo assicurarci, ad esempio,
che l'utente non sia limitato
a un'unica rete
per poter aquistare energia
da una determinata stazione di ricarica.
Al momento questo succede spesso.
Sarebbe come poter fare il pieno
in una stazione Speedway
se sei membro Speedway
ma non se sei membro BP, capisci?
Dobbiamo renderli interoperabili.
E l'accessibilità è uno degli elementi
da tenere in considerazione.
E mentre lavoriamo coi nostri omologhi
del Dipartimento dell'Energia
per delineare requisiti e previsioni
per gli investimenti degli stati,
cercheremo, in modo ragionevole,
di delineare alcuni standard
e caratteristiche
riguardo al funzionamento
di questi caricatori.
Cosa fa il Dipartimento dei Trasporti
per aiutare le bici elettriche?
Una delle cose che stiamo cercando
di sostenere è il trasporto attivo.
Dobbiamo assicurarci che le persone
possano andare ovunque vogliano
a piedi, in bici o su ruote.
E penso sia qualcosa di più familiare
per chi vive in centri urbani
densamente popolati
ma che può portare benefici
a tutto il Paese.
Quando abbiamo adottato un approccio
Strade Complete a South Bend, la mia città
ad esempio, abbiamo ampliato
uno schema stradale
che era quasi ostile a tutto ciò
che non fosse un veicolo.
Abbiamo dato spazio alle persone,
e così anche alle piccole imprese,
facendo diventare il centro un posto
più accogliente per un caffé
o un giro per negozi.
Tutti questi elementi si sommano e rendono
l'economia locale più dinamica,
e così diventa più facile spostarsi
per andare dove si vuole.
Soprattutto se si comincia
dal principio della sicurezza.
Ed è su questo che ci concentriamo
quando lavoriamo
per rendere il trasporto attivo
accessibile a più americani.
Molti dei nostri programmi di sovvenzione
fanno proprio questo.
Le bici elettriche hanno il potenziale per
rendere il tragitto casa-lavoro in bici
più agevole per molte persone.
Credo che offrano un'opportunità
a quelle persone
che magari non si considerano atletiche
o non riescono a percorrere
grandi distanze sulle bici tradizionali
per avere un'alternativa comoda
per spostarsi.
Ripeto, la sicurezza dev'essere
un principio guida.
Le comunità locali
stanno affrontando la necessità
di gestire gli spazi condivisi
e le regole della strada
in modo sicuro
perché le bici elettriche
possono andare più veloci
oltre che più lontano
delle bici tradizionali,
ma il potenziale è tanto
e vogliamo aiutare le comunità locali
a mettere in atto la loro visione
sull'uso di queste tecnologie.
Quali cambiamenti possiamo aspettarci
riguardo alle altre modalità di trasporto?
La parte più bella di questo ruolo
e la sfida maggiore in questo momento
è la necessità di migliorare ogni
modalità di trasporto del Paese,
e abbiamo misure nella nuova
legge per le infrastrutture
che spaziano dall'aviazione commerciale
alla sicurezza degli oleodotti.
Stiamo implementando un programma per
migliorare la sicurezza degli oleodotti
che non riceve la stessa attenzione
di altre misure,
ma che dà un'idea della varietà
di ciò che facciamo.
Lavoriamo sui viaggi spaziali commerciali,
miglioramento dei porti
tutto ciò che ha a che fare con
lo spostamento di persone o merci.
Abbiamo un ruolo in tutto questo.
Con l'accordo sulle infrastrutture,
siamo orgogliosi di avere l'occasione
di migliorare il sistema
più di quanto non si sia fatto
nell'arco della mia vita.
Dal programma ASAP
che partirà la prossima settimana,
al miglioramento dell'accessibilità
al transito nelle stazione del Paese,
al programma per
i terminali degli aeroporti,
che ha contribuito molto
all'accessibilità.
Gli aeroporti americani
vedranno molte migliorie
sulle barriere architettoniche
grazie a questi stanziamenti,
e siamo orgogliosi di portare questi
risultati a comunità grandi e piccole.
Secondo diversi parametri,
non c'è neanche un aeroporto USA
nella top 25 mondiale.
Vogliamo che non sia più così.
Il presidente vuole che non sia così.
E si comincia dalle basi,
assicurandosi che gli aeroporti,
prima ancora di arrivare
alle sottigliezze estetiche,
funzionino bene e che
lo facciano per tutti quanti.
Con questo giro
di sovvenzioni ai terminali
siamo riusciti a fare la differenza
per ben 84 aeroporti.
Alcuni sono grandi e noti,
come LAX di Los Angeles,
altri piccoli, come Chamberlain
in South Dakota,
dove al momento il terminale
generale è un camper.
Ora finanziamo un edificio permanente.
Mentre aeroporti di medie dimensioni
come Huntsville in Alabama,
avranno migliori servizi igienici
e finalmente potranno rispettare
i requisiti di accessibilità
in aree dove prima erano carenti.
Vedremo incentivi alla rottamazione o
per i redditi bassi per l'elettrico?
Certo, ci fu il programma di incentivi
alla rottamazione, credo con Obama.
L'approccio che abbiamo perseguito
è stato quello di ridurre
il prezzo delle elettriche
tramite crediti d'imposta,
anche se sfortunatamente
al Congresso c'è stata molta opposizione
in merito, specialmente dai Repubblicani.
Dunque non è passato, ma abbiamo visto
come gli effetti di scala
abbiano cominciato a tirare giù
i costi anche dei veicoli elettrici.
Il costo di ricarica è un fattore a parte
perché è in mano ai fornitori di energia
e ce ne sono 3000 in tutto il Paese.
Ma siamo interessati agli approcci
che verranno assunti a livello locale.
Ad esempio, quando ero sindaco
ero a capo del servizio idrico, avendo
supervisionato i lavori alle tubature.
E una delle cose che il mio successore
ha fatto con i soldi del piano di aiuti
è stata ridurre o cancellare le bollette
dell'acqua ai residenti a basso reddito.
Ci sono soluzioni a questi problemi.
Cambiano da uno stato all'altro, e può
risultare difficile a livello federale
a noi del Dipartimento dei Trasporti
della Casa Bianca,
avere visibilità a riguardo.
Ma siamo interessati ai possibili approcci
per rendere la ricarica e l'acquisto
di veicoli elettrici meno costosi
per più americani.
Una cosa di cui molti non si rendono conto
è che spesso si può ricaricare un'auto
con una normale presa a muro.
A dire il vero è quello che facciamo
io e Chasten in Michigan
con la nostra auto ibrida plug-in,
anche se è più rapido ed efficiente
se si ha una spina tipo 2.
Ma è possibile solo se si vive in una casa
unifamiliare o se si ha un garage.
Molte persone che vivono in condomini
si trovano in aree
dove per le compagnie non è ancora
vantaggioso installare una colonnina.
Ad esempio, nel parcheggio
del proprio condominio.
Qui pensiamo che i fondi per
le ricariche di comunità che elargiremo
possano fare la differenza.
Paghiamo la differenza laddove non è
ancora conveniente per i privati
ma quando la colonnina è installata,
aumenta l'uso e contribuisce
al risparmio di carburante che ne deriva.
Quando verrà attuato?
Per quest'anno fiscale
i fondi sono già stanziati.
Sarà il primo di cinque anni,
e in cinque anni
arriveremo a 2.5 miliardi,
che si affiancheranno ai 5 miliardi.
Dunque circa un miliardo all'anno
che andrà agli stati per i loro progetti.
Quelli riguarderanno più la costruzione
di una rete di punti di ricarica
in tutto il territorio americano.
Il posto da Segretario dei Trasporti
è diverso da come se l'aspettava?
Ci occupiamo di tante cose,
dalla supervisione dell'Accademia
della Marina Mercantile
a Kings Point nello stato di New York,
all'autorizzazione di voli
commerciali nello spazio,
tutti sanno che siamo il Dipartimento
degli Aerei, dei Treni e delle Auto.
Ma persino io resto stupefatto dalla
varietà delle questioni su cui lavoriamo.
Ma sono tutte importanti,
presenti ed emozionanti.
Ed è il momento migliore per occuparsene.
Il suo lavoro comporta molti viaggi.
Come gestisce le sue emissioni?
Sì, stiamo cercando di trovare
il giusto equilibrio per gli spostamenti,
anche solo riguardo a
come muovermi in città.
Un'idea che ho rubato
al Segretario Granholm
è quella di convertire uno dei mezzi
della mia scorta in un'auto elettrica,
così da poter girare per Washington
a zero emissioni.
Ma gran parte del mio lavoro
consiste nel viaggiare in posti diversi
per vedere e provare in prima persona
quello che succede sul campo,
in modo da prendere le decisioni migliori
al momento di indirizzare
quella che sarà circa la metà
del piano del presidente per le
infrastrutture da 1.2 bilioni di dollari.