Quando il senatore Harkin è andato
in pensione e io ero al Congresso
ma candidata al Senato,
mi ha convocata e mi ha detto:
"Tammy lascio le redini a te".
Intervista a Tammy Duckworth
Sente la responsabilità di sostenere
le battaglie per i disabili al Congresso?
È toccato a me sostenere le battaglie
per le persone disabili,
dato che uso la sedia a rotelle.
Quando il senatore Harkin è andato
in pensione e io ero al Congresso
ma ero candidata per il Senato,
mi ha convocata e mi ha detto:
"Tammy, lascio le redini a te".
Ti passo il testimone,
devi portare la fiaccola
e rappresentare
tutta la comunità dei disabili
perché tu, francamente,
non saresti qui
se la comunità dei disabili
non fosse stata già qui
prima che tu ne entrassi a far parte.
E aveva ragione.
Mi ritrovo a essere
la persona di riferimento
al Congresso su molte questioni
riguardanti i disabili.
Cosa disse al senatore Harkin
quando le passò il "testimone"?
Dissi di sì, ne ero onorata.
Vedersi passare il testimone
da Tom Harkin è davvero un onore.
Non so se sono in grado
di prendere il suo posto,
ma ogni giorno faccio del mio meglio
per rappresentare la comunità,
anche solo per lottare
per i diritti fondamentali,
che è ciò che ho fatto nell’esercito,
ho lottato per la libertà e i diritti.
E questo è un diritto umano fondamentale,
avere accesso alla vita che vuoi
e vivere la vita come la vuoi vivere
senza trovarsi davanti
degli ostacoli a ogni passo.
Ha lavorato con Jon Stewart alla legge
per i veterani vittime dei roghi?
Mi occupo da tempo della questione
dei roghi nelle basi militari,
e ho cominciato per via
della mia esperienza personale
di esposizione a questi roghi in Iraq.
Volavamo a Baghdad.
Eravamo di stanza a Balad
e volavamo a Baghdad nella Zona Verde.
Da terra se guardavi in su,
il cielo era sempre coperto.
Non aveva un aspetto inquietante,
ma volavamo attraverso uno strato
di 15 metri, 30 metri di cielo marrone.
Bruciava i polmoni dell’equipaggio,
e quando lo attraversavi
oh, Dio, gli occhi lacrimavano,
i polmoni bruciavano.
E dicevo sempre che
ci sarebbero state malattie respiratorie.
Poi mi sono occupata dell'Agente Arancio
agli Affari dei Veterani,
ed è stato con il Presidente Obama
e il Segretario Shinseki
che abbiamo infine garantito dei benefici
su base presuntiva ai veterani.
Se sviluppi una cardiopatia ischemica,
se sviluppi una leucemia B,
e sei stato in Vietnam,
presumiamo sia dovuto a quello.
Non obblighiamo più i veterani
a dimostrare
che la loro malattia è dovuta
all’Agente Arancio, lo presumiamo.
Questo mi ha spinto a lavorare sui roghi
dopo il successo
della campagna sull’Agente Arancio.
Da allora non ho mai smesso,
e sono contenta che il PACT Act
sia stato approvato.
C’è ancora tanto lavoro da fare,
ma è davvero un ottimo, ottimo inizio.
A cosa sta lavorando con Pete Buttigieg?
Ho scritto un testo di legge
che si chiama ASAP Act
per rendere accessibili
tutte le stazioni di transito.
All Stations Accessibility Program
A.S.A.P.
L’ho inserito in un testo di legge
e l’ho depositato al Senato.
Ho avuto un'esperienza con la CTA,
la Chicago Transit Authority.
Sono stata invitata dalla CTA
quando ero membro del Congresso
per il 25esimo anniversario dell’ADA,
ora siamo al 32esimo.
Quindi sette anni fa
mi invitano a tagliare il nastro
a una stazione della CTA
ed erano davvero orgogliosi,
davvero molto orgogliosi di annunciare
che avrebbero avviato un programma
per rendere il 100% delle stazioni
della Chicago Transit Authority,
per bus o su rotaia,
completamente accessibile.
E io dissi: "Ma è fantastico!
Quando verrà fatto?"
Mi rispose: “Beh, è un piano in 25 anni”.
Io lo guardai, Dorval Carter,
il presidente della CTA di Chicago,
e dissi: "Cioè mezzo secolo
dopo l’approvazione dell’ADA?"
Sarà allora che lo vedremo?
E mi disse:
"Beh, detto così sembra terribile".
Certo, perché è terribile.
Per prima cosa, voglio dire che
è fantastico che lo stiate facendo.
E dissi: "Perché 25 anni dopo,
abbiamo stazioni non accessibili?"
Continuo a non usare la metro a Chicago
perché non tutte le stazioni
sono accessibili
e non sai mai
se una sarà accessibile o no.
Lui mi disse:
"È perché abbiamo un budget limitato".
"L’accessibilità per i disabili
è sempre stata una priorità"
"È sempre stata nella top tre,
ma abbiamo i soldi solo per le prime due.
E quando devo scegliere fra sicurezza,
ad esempio comprare un vagone nuovo
o dispositivi di sicurezza per un vagone,
o invece costruire una rampa,
sceglierò di acquistare
i dispositivi di sicurezza.
Ho chiesto come migliorarlo.
Mi ha detto: "Ci servono fondi dedicati
da usare solo per l'accessibilità".
"Ci permetterebbe di andare più spediti".
Così ho scritto la legge
a livello federale,
e quando abbiamo iniziato a lavorare
e il Presidente Biden si è insediato
e il Sindaco Pete... scusate,
Pete Buttigieg è stato nominato,
lo conoscevo da prima, così gli ho detto:
"Dobbiamo occuparcene".
"Dobbiamo farlo.
Ti dico cosa voglio fare".
L’ho invitato e ha visitato una stazione
dove stavamo facendo questo lavoro.
Gli ho spiegato cosa cercavamo di fare.
Ho detto, "Possiamo farcela in dieci anni
se mettiamo dei fondi".
"Nell'accordo bipartisan
sulle infrastrutture",
"abbiamo finito
per perdere metà dei soldi",
"ma abbiamo ottenuto i primi cinque anni
di fondi e serve il tuo supporto".
E lui ce l’ha dato.
Ha funzionato
perché ne ha fatto una priorità.
Sono riuscita a farlo restare nel testo
anche se ho perso metà dei soldi,
Sono riuscita a farlo restare nell’accordo
bipartisan e a non farlo togliere.
Quindi sarà a livello nazionale.
Abbiamo messo da parte
soldi federali
che, innanzitutto, il sistema precedente
ma tutti i sistemi di trasporto,
possono richiedere
per aiutarli a rendere
le loro stazioni accessibili.
Non solo per sedie a rotelle,
ma anche per disabilità visive,
uditive e cognitive.
Per esempio, quando compri
un biglietto su un touch screen
non è d'aiuto
per chi ha un deficit visivo.
Dal punto di vista cognitivo,
se non rendi la tua app per cellulare
facile da usare per chi ha
una disabilità cognitiva,
allora non è accessibile.
Quindi viene coperta
l'intera gamma di disabilità.
Qual è l'atmosfera in Senato dopo la transizione?
Di sicuro è più faziosa.
E dal 6 gennaio è diventato difficile,
soprattutto rispetto
a quando stavo al Congresso,
dove ho lavorato molto
in modo bipartisan.
Ciò nonostante sono riuscita
a essere molto bipartisan
da quando sono al Senato.
Il primo testo che ho fatto passare
è stato approvato in 64 giorni,
il più veloce per un senatore
dagli anni Settanta.
E l’ho fatto assieme a Todd Young
dell’Indiana, il mio vicino di stato.
Abbiamo eliminato
delle lungaggini burocratiche.
Riguardava progetti di costruzione
a livello municipale.
Ma l’abbiamo approvato.
Il Presidente Trump l’ha firmato.
Ho fatto approvare un testo
per sostenere i veterani
nell'imprenditoria,
anche quello era bipartisan.
E il Presidente Trump l’ha firmato.
E riduce anche i costi per i contribuenti.
Dal 6 gennaio, però,
le cose sono diventate più faziose.
Si fa fatica a trovare
qualcuno con cui lavorare.
E a volte trovi colleghi con cui
mai ti saresti aspettato di lavorare.
Ok, vi faccio un esempio.
Ho appena fatto approvare
il Public Safety Officer Support Act
e il collega con cui ho lavorato
era il Senatore Cornyn
leader repubblicano del Texas.
Non ho molto in comune con lui,
ma è nato proprio dal 6 gennaio.
L’agente Smith
era uno degli agenti in servizio
e abbiamo il filmato della bodycam
in cui viene pestato
e riceve traumi in tre diverse occasioni,
e per due di esse perde i sensi.
È tutto registrato.
Ma è tornato al lavoro
due settimane dopo.
Dopo una pausa è tornato al lavoro.
Gli è stato detto che stava bene.
Dopo qualche giorno si è suicidato.
Così ho scoperto da sua moglie
che gli operatori di primo intervento,
come i poliziotti,
la Police Benefits Association
non può considerare
lo stress post-traumatico
come risultato del loro lavoro.
E dunque, siccome è morto per suicidio,
anche se il coroner ha detto
che era dovuto alla commozione cerebrale
e allo stress post-traumatico,
che aveva danni alla parte del cervello
che controlla le emozioni
e che il suo suicidio era il risultato
degli avvenimenti del 6 gennaio,
sua moglie ha perso tutti i sussidi
e l’ha scoperto mentre era in fila
per comprare delle medicine.
L'ho trovato terribile.
Ne ho parlato con John Cornyn,
che si è unito a me.
Così l’abbiamo approvato
in modo bipartisan.
A favore dell forze dell’ordine
e degli operatori di primo soccorso.
Ma partendo dal mio lavoro
agli Affari dei Veterani.
Sono andata da John
e gli ho detto:
"Questo è ciò che so sul PTSD
dal mio lavoro al Dipartimento".
"Vuoi lavorare con me
per aiutare i poliziotti",
"i soccorritori, i funzionari
di pubblica sicurezza",
"È folle che non possano sostenere
che il PTSD sia dovuto al loro lavoro".
E mi ha sostenuto.
Qualche repubblicano ha cercato
di bloccare il provvedimento.
Ma dato che Cornyn
è un leader repubblicano,
siamo riusciti ad andare avanti
e arrivare a un sì.
Ho dovuto affrontare
un collega repubblicano
e minacciarlo di fargli sostenere
la sua posizione
contro gli ufficiali
di pubblica sicurezza in Senato.
Si è fatto da parte.
Non farò il nome perché non ha voluto
essere messo a verbale in aula.
E l’abbiamo fatto approvare.
Dunque le cose si possono fare.
Shelley Moore Capito mi ha aiutato
a lavorare sulle infrastrutture idriche.
Ho scritto la parte dell'accordo
bipartisan sulle infrastrutture
relativa all’acqua potabile
e alle acque reflue,
che includeva ingenti fondi
per eliminare il piombo
dalle riserve di acqua potabile
tramite programmi di sovvenzione.
E lei è nella stessa commissione.
Le ho chiesto:
“Che ne pensi?”
E lei ha detto: "Hai scordato
le persone che usano l’acqua dei pozzi".
"Questo programma che hai scritto"
"permette ai comuni di venire rimborsati"
"e li finanzia per sistemare
questi programmi".
"E chi usa l’acqua dei pozzi?"
"Non si meritano il piombo".
Così ho detto:
"Assolutamente, aggiungiamolo".
Così abbiamo aggiunto
la parte sull’acqua dei pozzi
e abbiamo ottenuto 89 voti in aula
al Senato grazie a questa aggiunta.
E poi sono venuta a sapere
che ci sono persone a Chicago
che usano l’acqua dei pozzi.
Non si trattava solo di zone rurali
dell’Illinois, di cui già sapevo,
ma anche nelle aree urbane
si usa l’acqua dei pozzi.
Ed è stato bipartisan.
Ha migliorato il provvedimento.
Mi ha ascoltata.
E anche se su molte cose raramente
votiamo allo stesso modo,
abbiamo ottenuto 89 voti
e ne sono davvero orgogliosa.
C’è speranza.
C’è speranza, sì.
Forse se avessimo
meno telecamere addosso
e le persone non dovessero esibirsi
a favore di telecamera.
Faremmo più cose.
Vedremmo meno gesti.