Le gambe
Una sera mi prendesti in prestito le gambe
mi ricordo;
arrivasti alla porta della casa
senza fiato
La tua camicia era strappata sulla spalla
Sembrava una ferita
Volli sapre
Mi dicesti di fretta: "le tue gambe,
prestami le tue gambe solo per una notte"
Dicesti che le volevi per aiutarti
A pressare l'uva
Eri da solo, dicesti.
Solo per un giorno, dicesti.
Mi lasciasti senza gambe
Per nove giorni e nove notti
Ebbi mezzi sogni
Corpi incompleti
Il sonno, il lenzuolo
mi avvolgevano tra le ore
come se fossi uno stampo.
Il nono giorno
in silenzio, le riportasti
Avevano gigli viola spuntati
intorno alle ginocchia
Anni dopo venni a sapere
che eri in lutto
Per nove giorni e nove notti
Per le mie gambe
L'assenza