Le vostre mani, viste da vicino,
sono tutt'altro che lisce.
Con creste e valli, pieghe e solchi,
ci sono un sacco di nascondigli
in cui un virus può infilarsi.
Se poi ci tocchiamo il viso,
il virus può infettarci.
Ma ci sono due modi semplicissimi
per evitare che questo accada:
usare acqua e sapone,
o un igienizzante per le mani.
Ma qual è meglio?
Il coronavirus, che causa il COVID-19,
è uno di quei virus rivestiti esternamente
da un doppio strato lipidico protettivo.
Questi lipidi sono molecole
a forma di forcina
in cui la testa è attratta dall'acqua,
e le code ne sono respinte.
In ambienti ricchi d'acqua, quindi,
i lipidi formano un guscio in questo modo,
con le teste rivolte all'esterno
e le code all'interno.
Questa reazione dei lipidi all'acqua
li fa rimanere attaccati tra loro;
un effetto detto idrofobico.
La struttura esterna aiuta
l'apparato molecolare del virus
a penetrare la membrana cellulare
e dirottare l'attività della cellula.
Ma ci sono migliaia e migliaia
di punti deboli
dove le molecole giuste
possono rompere questa barriera.
Ed è qui che entra in gioco il sapone.
Una singola goccia
di una qualunque marca di sapone
contiene quadrilioni di molecole
dette anfifiliche,
molto simili ai lipidi biologici.
Le loro code,
a loro volta respinte dall'acqua,
si contendono lo spazio con i lipidi
che formano il guscio del virus.
Ma sono diverse quanto basta per rompere
la regolarità della membrana del virus,
facendo crollare tutta la struttura.
Queste molecole anfifiliche si dispongono
a formare delle bolle intorno ai frammenti
inglobando l'RNA e le proteine del virus.
Sciacquando con acqua,
si laveranno via tutte le bolle.
Gli igienizzanti, più che come un piede
di porco, funzionano come un terremoto.
Quando si avvolge
un coronavirus con l'acqua,
l'effetto idrofobico contribuisce
alla forza dei legami nella membrana.
Lo stesso effetto tiene al loro posto
le proteine che formano
le spine del coronavirus,
stabilizzando la forma che permette loro
di infettare le nostre cellule.
Se lo soffiamo via asciugandolo all'aria,
il virus mantiene la sua stabilità.
Ma se lo avvolgiamo
con una grande concentrazione di alcol,
come l'etanolo o l'isopropanolo,
presenti in quasi tutti
gli igienizzanti per le mani,
questo farà sparire l'effetto idrofobico,
e darà alle molecole spazio per muoversi.
In sostanza è come se togliessimo
tutti i chiodi e il cemento da una casa,
e poi la colpissimo con un terremoto.
La membrana della cellula si dissolve
e quelle spine proteiche si disgregano.
Con entrambi questi metodi,
il processo di distruzione del virus
avviene in un paio di secondi.
Ma i medici raccomandano
di lavarsi le mani per almeno 20 secondi
per via delle irregolarità
della superficie della mano.
Il sapone e l'igienizzante
devono arrivare ovunque:
palmi, punte delle dita,
esterno delle mani, e tra le dita,
per proteggersi adeguatamente.
E quando insorge
un'epidemia di coronavirus,
i medici raccomandano di lavarsi le mani
con acqua e sapone più spesso possibile.
Benché questi due metodi siano efficaci
allo stesso modo nell'uccidere il virus,
acqua e sapone hanno due vantaggi:
per prima cosa, lavano via lo sporco
in cui il virus potrebbe
altrimenti annidarsi.
Ma soprattutto,
è semplicemente più facile
coprirsi le mani di acqua e sapone
per 20 secondi.
Di certo, l'igienizzante per le mani
è più comodo da usare
quando si è fuori casa.
In assenza di un lavandino,
usa l'igienizzante più a fondo che puoi
e strofinati le mani finché sono asciutte.
Purtroppo, ci sono miliardi di persone
che non hanno accesso
ad acqua pulita e potabile.
Il che è sempre un problema enorme,
ma specialmente durante un'epidemia.
Ricercatori e gruppi umanitari
stanno studiando soluzioni
per queste comunità.
Un esempio è dato da un dispositivo
che usa sale, acqua e una batteria
per ottenere dell'acqua clorata
che uccide i patogeni dannosi
ed è sicura per lavarsi le mani.
Per i coronavirus quindi si raccomandano,
quando è possibile, acqua e sapone ;
ma è la miglior soluzione
per tutte le epidemie virali?
Non necessariamente.
Molti raffreddori comuni
vengono causati da rhinovirus
che hanno una struttura proteica
geometrica chiamata "capside"
invece di una membrana lipidica.
Il capside non ha altrettanti punti deboli
dove i saponi anfifilici
possano infilarsi per romperlo.
Quindi ci vuole più tempo
perché il sapone faccia effetto.
Alcune delle sue
proteine esterne, tuttavia,
sono ancora vulnerabili
agli effetti destabilizzanti
dell'igienizzante per le mani.
In questo ed altri casi simili,
l'igienizzante può essere più efficace,
specialmente se poi si lavano le mani
per rimuovere le particelle residue.
Il miglior modo per sapere
quale usare durante un'epidemia
è fare la miglior cosa per tutto ciò
che ha a che fare con le malattie:
seguire i consigli
di personale medico qualificato.