Mettendo in sequenza le note

Nel corso della sua pratica artistica, Arthur Jafa si appropria di materiali estratti dall’intera cultura americana.
In questo breve documentario (Arthur Jafa: "Sequencing the Notes"), vediamo Jafa esplorare il ricco panorama della produzione culturale nera, attraverso l’identificazione e l’utilizzo di metodologie e estetiche nere, svelando le sfumature dell’identità Black.

(musica vivace)

(basso)

Mi sono sempre opposto all'idea

che il mio processo sia archivistico

Si tratta di usare i materiali
che ho a disposizione,

e quei materiali
sono incredibilmente ricchi.

(musica ritmata)

Per me non è più archivistico
di quando

un compositore
si siede a comporre un nuovo brano,

le note sono già lì.

(musica ritmata)

Beethoven, Bach, Cecil
Taylor, Duke Ellington,

non creano nuove note,

capisci, no?

Mettono le note in sequenza.

(musica ritmata)

Stanno solo amplificando
la stessa frequenza?

O è solo più forte?

È un contrappunto a quella frequenza?

In fondo,

si tratta di come creare
qualcosa di bello.

(musica ritmata)

Una cosa bella
è una cosa

a cui vuoi guardare.

E poi, insieme a quello,

magari fai altro, come

"Hey, anche i neri sono essere umani."

(la musica ritmata continua)

(cinguettio)
(rumore del traffico)

Molto di quello che faccio è solo

una sorta di associazione
libera ma strutturata

"Topolino era uno scorpione",

ci sono Topolino e Damballah

e anche se sono
così diversi

su un piano materiale,
uno è un'animazione

l'altro la fotografia di uno stregone.

Ma quando li vedi insieme,

è subito chiaro che guardi

alla stessa entità in due
versioni differenti.

Questa è la cosa fondamentale
che mi interessa.

Per me è come un Big Bang,

molto specifico e locale
che accade quando

metti un nero accanto
ad un altro nero.

Cosa ne scaturisce?

(musica intensa)
(rumore di sottofondo)

Persino i film o i video
sono solo estensioni di questo.

Cioè, che succede se fai così?

(Chi cammina
su questo pianeta)

E poi lo rifai.

(È venuto da un grembo, e
siccome ne ho uno)

Sai,
hai un Big Bang,

lo metti accanto a un altro

ed a un altro ancora,

e ancora un altro.

(Str***a, sono una madre, niente drammi.

Il fatto che pensiate
che essere donna

sia questione di cosmetici
mi fa capire

che non avete idea
di chi diamine avete di fronte)

(musica tranquilla)

E l'unità immagine è solo un altro modo

per mettere in sequenza le immagini
(musica tranquilla)

Sai, lo chiamo un labirinto,

ma è meno un labirinto
e più una sorta di visita guidata.

Con una certa possibilità

di intuire relazioni

che non ti sarebbero
necessariamente accessibili.

(musica intensa)

Mentre lo attraversi fisicamente,

se fai un passo avanti

vedrai un’altra cosa,

e la gente
vede quell’immagine raccapricciante,

e abbassa la testa

e continua a camminare,

solo per trovarsi di fronte a
un'altra immagine orribile,

capisci?

E il punto è che sì,

ci sono immagini
che sicuramente sono cruente,

Vedi questa scena cruenta,

e poi vedi una donna nera

con un pezzo di legno in mano.

Qual è la relazione?

(musica intensa)

Qual è la natura

dell’assorbire o
essere soggetti alla violenza?

(musica intensa)

Ogni volta che apro 'sta roba,

è tipo: quella è una cosa.

Quindi ora sto cercando
di capire che farci.

Credo sia qui.

Forse non c'è, ma vediamo

Penso di averlo messa qui dentro.

Questo è “Apex”.

All’inizio avevo solo un file
con dentro delle cose,

e poi a un certo punto
ho iniziato a metterle in ordine

e lo facevo così,
mentre ne parlavo.

E poi a un certo punto,

“Oh, mettiamolo su una timeline

così non devi cliccare"

Capisci?

(musica elettronica)

“Apex” parla di una rock band nel futuro.

La storia si svolge
mentre il mondo

così come lo conosciamo,
sta finendo.

(musica elettronica)

Il cosiddetto spazio dell'arte

è interessante soprattutto
per la sua flessiblità,

nel senso di cosa
può essere, capisci?

Non so se esiste un altro spazio

migliore per giocare
con questo tipo di idee.

(musica soft)

Ho studiato architettura
alla Howard University.

Mi son reso conto dopo circa 2 anni

che ero ambivalente a riguardo,

perché faticavo a immaginarmi

come sarebbe stato
il mio quotidiano.

Ma i miei interessi

si sono presto consolidati

attorno all’idea che inizialmente pensavo

fosse legata all’architettura.

Sai, qualcosa tipo:

se "Kind of Blue" fosse una casa,
come sembrerebbe?

O se "Electric Ladyland" fosse una casa,

che aspetto avrebbe?

Usando la black music come esempio

di estetica nera in azione,

quello che ho capito è che

quell’impulso di mostrare l’ampiezza

e la complessità del trasporre

l’estetica nera in qualsiasi cosa tu faccia

era, in fondo, ciò che mi interessava.

Se guardi dove la
cultura afroamericana è più forte,

è negli spazi
dell’espressività immateriale.

Sai, musica, danza, cose così,

cose che puoi fare con il corpo.

♪ This is a God dream ♪

♪ This is a God dream ♪

♪ We on an ultra light beam ♪

♪ We on an ultra light beam ♪

I neri indossavano tessuti grezzi,

quindi tutta l’idea di creare cose,

cioè essere in grado di usare materiali,

non era così ovvia.

Le persone nere ricreano le cose
usandole in modo diverso

da quello proprio.

La questione dell’appropriazione

mi ha permesso di muovermi
in un modo che avesse senso

per me come persona nera, vista la mia,

come già detto,

relazione con la materia.

Prendi qui e mettilo lì

è come dire: non devo avere
del materiale.

Non devo nemmeno crearlo.

Non devo creare niente
per creare qualcosa.

Sì, certo.
Tra poco vado.

– No, no, no, volevo solo
passare a prendere un po’ d’affetto.

Sembra fantastico.

Sì, è un artefatto

del mio universo alternativo.

Lei non ha mai pubblicato un disco.

È solo un fermo immagine da un video.

(Agente: 'Voltati.

Cammina all’indietro,
tieni le mani in alto.

Avanti.

Vai indietro.

Ancora indietro

Ancora indietro.')

Mi piace dire che

siamo i canarini nella miniera

della civiltà occidentale.

Nessuno vuole il nostro posto.

Nessuno vuole essere nero.

Ma allo stesso tempo,

quando vedono i neri,
quasi paradossalmente,

esistiamo anche come una sorta di emblema
della possibilità

di trascendere vincoli profondi.

Capisci che intendo?

Tutti hanno un piede sul nostro collo,

ma noi restiamo in piedi.

(musica elettronica)

Quindi, dato che ci siamo passati

e che questo ha generato ciò che
chiamiamo "Blackness",

musica Black, danza Black,
forza vitale Black,

tutte queste cose,

come possiamo attingere a tutto ciò?
(musica elettronica)

Non è tanto che il campo da gioco
non sia equo per le persone nere.

È solo che il campo da gioco

è più complesso per le persone nere

Capisci, no?

Questa è un’opportunità per
confrontarsi con un paesaggio

più interessante
di una pianura.

(musica a tempo medio)

(musica al piano)

Non si tratta di un handicap.

Non è un handicap.

È un’opportunità per,

è divertente, è come
un’opportunità per librarsi.

(musica lenta al piano)

♪ Oh (indistinto) ♪

♪Quando colpisci quella nebbia ♪

♪ E inizierà per voi tutti♪

♪ Dici che so che ce la faremo tutti♪

(musica lenta)