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Questa volta voglio cominciare, per così dire, alla fine del mondo. Principalmente con la Preghiera Gestalt.
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E, um.
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Vorrei che voi ripetiate dopo di me la Preghiera Gestalt. Dopo vorrei delle frasi.
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Ora, la Preghiera Gestalt fa più o meno così:
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Io sono io. [Gli studenti ripetono] E tu sei tu. [Gli studenti ripetono]
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Non sono in questo mondo per essere soddisfare le tue aspettative. [Gli studenti ripetono]
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E tu non sei in questo mondo per soddisfare le mie. [Gli studenti ripetono]
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Io è io. [Gli studenti ripetono] E tu è tu. [Gli studenti ripetono]
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Dunque, prendiamo un po' di coppie e vediamo quello che riescono a fare con questa Preghiera Gestalt.
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Femmina: ciao.
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Maschio: Se ti stai preoccupando di dove sono o di quello che sto facendo.
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Fritz: Sì. Ora vedete quello che è successo?
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Gli ho dato un compito e per me questo è l'intero approccio Gestalt buttato fuori dalla finestra.
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Basta parlare delle esperienze presenti.
Basta parlare di quello che sta veramente accadendo.
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Invece di comunicare veramente al livello in cui sono, cominciano il gioco delle balle fotti cervello e finiranno con il gioco del rimprovero.
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Cominciamo di nuovo. Ma allo stesso tempo rimanete con l'adesso e dite sempre all'altra persona le vostre azioni, i vostri pensieri.
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Il modo più semplice è pensare ad alta voce.
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In effetti, io garantisco ad ognuno di voi di diventare uno scrittore in 6 settimane.
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Se possono sedersi ad una macchina da scrivere e scrivere esattamente ogni parola come la pensano.
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Sarebbe così, "Fritz mi ha detto che potrei diventare uno scrittore in 6 settimane".
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"Non ci credo. Penso che siano tutte stupidaggini. Che cosa dovrei scrivere adesso? Non lo so, sono bloccato. Non conta niente."
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"Al diavolo Fritz" [la classe ride]
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Se lo scrivi onestamente non appena ogni parola appare nel tuo pensiero.
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Perché pensare non è nient'altro che camminare e parlare.
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Quello che facciamo con il nostro cosiddetto pensiero è ripassare. Lo proviamo e lo lasciamo passare attraverso un sensore.
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Dopodiché lasciamo passare solo quelle frasi richieste per manipolare l'altra persona.
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Noi produciamo di solito frasi per ipnotizzare l'altra persona, o persuaderla, o ingannarla, o convincerla.
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Molto raramente parliamo per esprimerci o per portarci avanti. Il risultato è che tutti quegli incontri tra esseri umani sono sterili.
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Sono o fotti-cervello o manipolatori. Dunque, provate di nuovo su questa base di questa cosa aspettativa.
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Allo stesso tempo fate esperienza ora questo, e così via.
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Non preoccupatevi di noi. La situazione della terapia è una situazione sicura ed istruttiva.
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Potete provare tutti i tipi di cose e rendervi conto che il mondo non crollerà a pezzi se vi arrabbiate o siete onesti.
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Dopo uscite nel mondo e potreste acquisire sicurezza per fare un po' più di onestà.
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Essere nel mondo e vedrete le persone apprezzare l'onestà molto di più quanto vi aspettiate da loro.
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Certamente molte persone si offenderanno e si infastidiranno ma queste saranno persone che per la maggior parte non vale la pena coltivare come amici.
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La cosa più importante nell'espressione è in realtà la persona mascherata. Lei si sta ancora mascherando tutto il tempo. E lui è sempre desideroso di vedere la faccia del professore.
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Ogni interpretazione è ovviamente un'interferenza. Dite all'altra persona quello che pensano o sentono.
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Non li lasciano scoprire loro stessi.
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Una frase che vorrei entrambi usiate sono, chiamiamole "gimics" da ora in avanti.
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Due gimics vorrei introdurvele qui. Una è essere onesti con quello che si prova. Come, "Sono bloccato".
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"Non so cosa dire adesso". "Tu mi imbarazzi". Molto semplice e puro.
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Sii consapevole di te stesso, piuttosto che fare solo quell'affermazione.
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Il mezzo produce un certo tipo di veicolo per la comunicazione. L'altro è tradurre il famoso schermo di protezione "esso" in "io" o "tu".
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Prende tutta la responsabilità
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Va bene, prendiamo la prossima coppia. Chi vuole essere numero due?
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Dunque noi probabilmente siamo qui in un'impasse. L'impasse potrebbe essere confuso, stupido, andare su una giostra e ripetere l'intera cosa d'accapo.
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Provi ad uscirne ma sei bloccato. I due precedenti sembrano essere bloccati con le loro aspettative.
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Una volta che hanno stabilito questa sceneggiatura, va avanti per sempre ancora ed ancora, se non passate attraverso l'impasse.
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Questo è, chiamiamolo, "il mio orgoglio". Penso che dovremmo cominciare la terapia per la prima volta che siamo capaci di andare attraverso l'impasse.
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Se non passiamo attraverso l'impasse tutto il vostro interesse in questo è mantenere lo status quo.
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Ma in terapia, all'interno dei vostri propri conflitti, all'interno del vostro matrimonio, tutto quello che otteniamo è mantenere lo status quo.
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Al meglio, cambiate terapisti, cambiate partner di matrimonio, cambiate la natura dei conflitti interni.
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Ma la natura di questo essere fatto a pezzi rimane l'ultimo passo, rimane immutato, così che gli attori possano rimpiazzarsi l'uno con l'altro.
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Grazie.