Learn Italian with I Promessi Sposi (A2–B1) | Simplified Italian text with English Translation

i Promessi Sposi il matrimonio proibito Nel 
novembre del 1628 don Abondio un parroco anziano e  

pauroso passeggia lungo una stradina del suo paese 
vicino al lago di Como Mentre cammina recitando  

le sue preghiere viene improvvisamente fermato da 
due uomini minacciosi i bravi che con tono deciso  

gli dicono di non celebrare il matrimonio tra 
due giovani del posto Renzo Tramaglino e Lucia  

Mondella Don Abbondio terrorizzato non chiede 
nemmeno il motivo obbedisce e basta Il giorno  

dopo Renzo si presenta da lui Don Abondio 
è tutto pronto per domani eh caro Renzo  

ci sono delle formalità meglio aspettare ancora 
qualche giorno dice il prete visibilmente agitato  

Renzo insospettito insiste Alla fine con l'aiuto 
della domestica perpetua capisce che qualcuno ha  

impedito il matrimonio minacciando don Abondio 
Il colpevole è don Rodrigo un nobile arrogante  

che vuole Lucia per sé Lucia spaventata e piena di 
vergogna decide con sua madre Agnese di rivolgersi  

a Padre Cristoforo un frate cappuccino coraggioso 
e giusto conosciuto in tutto il territorio Dopo  

aver ascoltato i fatti il frate promette: "Farò 
tutto il possibile per difendere la vostra onestà"  

Padre Cristoforo va a casa di don Rodrigo e 
lo affronta ma il nobile sostenuto dai suoi  

scagnozzi lo umilia e lo caccia La situazione è 
troppo pericolosa Nel frattempo Renzo cerca aiuto  

legale presso un avvocato soprannominato Azzecca 
Garbugli che però appena scopre che don Rodrigo  

è coinvolto cambia atteggiamento e lo caccia 
in malo modo Il tentativo fallito è la fuga  

Agnese propone un matrimonio a sorpresa 
Secondo una legge dell'epoca bastava che  

due sposi dichiarassero di volersi unire 
in presenza di testimoni Renzo Lucia e due  

amici cercano di metterlo in atto ma don 
Abbondio se ne accorge e impedisce a tutti  

i costi il matrimonio Renzo si arrabbia Lucia 
piange disperata e Agnese cerca di consolarla  

Padre Cristoforo comprende che non c'è altra via 
che la fuga Con l'aiuto di un barcaiolo fidato  

organizza la partenza di Lucia e Agnese La notte 
è buia e silenziosa quando salgono sulla barca  

Il lago è calmo il paesaggio immobile Durante 
il tragitto Lucia piange in silenzio guarda le  

montagne e pensa: "Addio miei amati monti" Renzo 
invece parte per Milano con una lettera scritta  

da padre Cristoforo per un altro frate padre 
Bonaventura che lo potrà aiutare. Suor Gertrude  

e il rapimento. Lucia e Agnese vengono accolte in 
un convento gestito da Suor Gertrude nota come la  

monaca di Monza Bella e tormentata Gertrude 
è stata costretta a farsi suora dal padre  

La sua vita è segnata da segreti e sofferenza Vive 
in una relazione nascosta con un uomo pericoloso  

Egidio Nel convento Lucia si sente al sicuro ma 
la pace dura poco Don Rodrigo non si arrende e  

chiede aiuto all'innominato potente e malvagio 
signore che incarica Egidio di rapire Lucia  

Egidio con la complicità di Gertrude riesce a 
farla uscire con l'inganno e a consegnarla agli  

uomini dell'innominato che vive isolato nel 
suo castello. Lucia è terrorizzata prega Dio  

di salvarla e si affida totalmente alla fede. 
Il castello e la conversione dell'innominato  

Nel castello Lucia prega senza sosta Fa un voto 
alla Madonna Se si salverà non si sposerà mai  

L'innominato colpito dalla fede e dalla purezza 
di quella giovane ragazza inizia a sentire un  

tormento interiore Per la prima volta in vita sua 
si sente in colpa Durante la notte l'innominato  

non riesce a dormire I ricordi delle sue violenze 
e malefatte lo assillano All'alba disperato decide  

di recarsi a cercare conforto presso il cardinale 
Federico Borromeo vescovo di Milano che si trova  

in visita in un paese vicino Il cardinale lo 
accoglie con affetto La misericordia di Dio  

è più grande di ogni peccato L'innominato piange 
si pente sinceramente e decide di cambiare vita  

Torna al castello libera Lucia e la affida a 
una famiglia nobile e devota di Milano Donna  

Prassede e suo marito don Ferrante Renzo a Milano 
Renzo arriva a Milano proprio nei giorni in cui la  

città è sconvolta dalla carestia e dalla rivolta 
per il pane Si ritrova in mezzo alla folla che  

assalta i forni si unisce alla rivolta commentando 
ad alta voce e attira l'attenzione delle autorità  

viene accusato di fomentare la rivolta Un 
funzionario lo fa arrestare ma Renzo riesce  

a fuggire approfittando della confusione Cambia 
nome e attraversa il fiume Adda per raggiungere  

il territorio della Repubblica di Venezia 
Arriva infine a Bergamo dove trova rifugio  

presso il cugino Bortolo che lavora in una 
filanda Qui Renzo trova lavoro e si stabilisce  

ma il pensiero di Lucia non lo abbandona 
La peste Nel 1630 una terribile peste si  

diffonde nel nord Italia A Milano la situazione 
è tragica la popolazione si ammala le strade si  

svuotano i cadaveri vengono raccolti dai monatti 
le autorità sono impotenti Renzo dopo aver saputo  

da una lettera che Lucia è in città decide di 
affrontare ogni rischio e parte alla sua ricerca  

arriva a Milano e visita il Lazzaretto dove 
incontra padre Cristoforo anch'egli impegnato ad  

assistere i malati Il frate lo indirizza verso il 
settore femminile Renzo trova Lucia viva ma molto  

debole Quando cerca di abbracciarla lei lo ferma 
Renzo ho fatto un voto Se mi fossi salvata non mi  

sarei mai sposata Padre Cristoforo interviene Dio 
ascolta i voti ma accoglie anche l'amore sincero  

Sei libera Lucia giustizia e pace Nel frattempo 
don Rodrigo colpito dalla peste giace morente  

al Lazzaretto Nessuno si prende cura di lui Viene 
riconosciuto da Fra Cristoforo che lo assiste nei  

suoi ultimi momenti Anche don Ferrante il marito 
di donna Prassede muore per la peste dopo aver  

negato per giorni la pericolosità dell'epidemia 
Lucia e Renzo si ritrovano finalmente liberi da  

ogni ostacolo Con l'approvazione di donna Prassede 
lasciano Milano e si dirigono verso Bergamo Qui  

Renzo ha un lavoro sicuro e possono finalmente 
costruire una vita insieme Un nuovo inizio Dopo  

tanto tempo e sofferenza Renzo e Lucia finalmente 
si sposano Si stabiliscono in un piccolo paese  

vicino a Bergamo Hanno dei figli lavorano nella 
filanda e conducono una vita semplice e onesta Nel  

ricordo di tutto ciò che hanno vissuto insegnano 
ai loro figli la gratitudine e il rispetto per la  

fede e per la giustizia I guai nella vita arrivano 
dice Renzo ma con coraggio e fiducia si superano