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Benvenuti alla lezione 2 del modulo 2
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In questa lezione vedremo i fondamenti clinici della valutazione orofacciale all'inizio della vita
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Gli obiettivi sono di comprendere che osservare la valutazione iniziale di un lattante
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dal focus posturale fino allo stato di allerta riflesso
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e pertanto avremo alcuni contenuti come il principio neurobiologico
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la differenza tra bebè prematuri, sani e con alterazioni neurologiche
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e qualcosina sulla valutazione clinica
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Quando parliamo di valutazione precoce nei lattanti
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è fondamentale comprendere che la base di tutto si osserva clinicamente
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clinicamente dal momento in cui abbiamo un sostegno neurobiologico
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Dalla nascita ed anche prima, il SNC si trova in un processo attivo
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e progressivo di maturazione, come abbiamo visto in tutte le lezioni
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I primi 6 mesi di vita rappresentano una finestra potremmo dire critica di organizzazione sensomotoria
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in cui si vanno consolidando schemi che sono alla base
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per lo sviluppo posturale l'alimentazione e la comunicazione
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ed in questo periodo il cervello è particolarmente sensibile
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all'esperienza, all'ambiente alla stimolazione adeguata
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Pertanto nella valutazione dobbiamo tenere presente che l'interazione tra i 4 sistemi principali
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quelli considerati dalla teoria sinettiva, ossia il sistema motorio che regolerà il movimento e l'ambiente
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il sistema sensoriale che è connesso con l'apporto delle info dell'ambiente
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il sistema di allerta e di regolazione che permetterà a questo bebè
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di essere disponibile per interagire
con noi
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ed ovviamente il sistema di coordinazione orofacciale in cui si integra la triade
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ossia suzione- deglutizione- respirazione
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Quindi valutare precocemente non significherà solo osservare se c'è qualcosa che non va
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ma sarà anche il riconoscere questi segnali precoci di sviluppo neurofunzionale
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per supportare* con il tempo, soprattutto nel lattanti con un qualche fattore di rischio
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Quali saranno quindi questi fattori?
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Quando analizziamo l'alimentazione del neonato dobbiamo mettere in conto
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l'immaturità del sistema e ciò inìmplica che nei primi mesi, soprattutto per i bebè prematuri
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la transizione come visto nella prima lezione è una difficlotà
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e tra questi fattori incontriamo i supporti ventilatori che possono essere presenti
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l'immaturità della coordinazione motoria, i riflessi orali
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che potrebbero essere inibiti o incluso non esistere
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ed il processo che abbiamo visto nella lezione precedente di prove ed errore
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che si esegue nell'iniziare alla via orale sulla base del focus dell'unità neonatale
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Il peso e l'età gestazionale sono fattori chiave per determinare la capacità di sviluppo
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e di come poter organizzare l'alimentazione per via orale
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perché ci daranno alcune indicazioni di come stanno i riflessi e la coordinazione
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Tuttavia non dobbiamo dimenticarci che ci sono più fattori insieme
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In questo senso quindi la valutazione deve considerare il supporto necessario
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e la risposta dei bebè dinanzi allo stimolo di suzione come uni indicazione di preparazione
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ma dobbiamo concepire l'ambiente come un tutt'uno globale
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sarebbe a dire che non rinchiudere età, peso pensando che a quel punto
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è pronto per la suzione*e facciamo partire la via orale
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E' importante tenere in mente che non solo i bebè prematuri affronteranno delle difficoltà
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ma anche quei bebè con una qualche alterazione neurologica
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che potrebbe essere parte di questa popolazione dove ci troviamo a lavorare
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e da lì c'è questa necessità di realizzare una valutazione completa*
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e non * che sono solo un riflesso
se sugge o meno
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ma valutare il comportamento, la forza della suzione, la capacità respiratoria
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come si trova lo sviluppo del sistema gastrico, ecc.
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Quando parliamo della valutazione della motricità orofacciale in questi bebè
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dobbiamo considerare differenze tra gli stessi bebè
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che si tratti di bebè prematuri, quelli sani e quelli di termine
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perché inclusi i bebè di termine possono avere bisogno di motricità orofacciale
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sarebbe a dire che potrebbero avere
delle difficoltà
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E quando parlo di bebè di termine che non hanno nulla a livello neurologico
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e che potremmo dire che sono "sani" ma stanno avendo delle difficoltà nell'alimentarsi
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Per i bebè prematuri è importante * che il loro sviluppo motorio
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sta influenzato dall'immaturità del SNC e questo pertanto comporta
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che i riflessi sia di suzione, di deglutizione, di ricerca e tutti gli altri compreso quello respiratorio
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si trovano assai meno coordinati
tra di loro
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e questo complicherà l'obiettivo che vorremmo raggiungere dell'alimentazione orale
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Inoltre il tono muscolare potrebbe trovarsi molto più basso
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questo influenzerà la sua postura e pertanto la capacità di alimentarsi
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I bebè sani, d'altro canto, hanno uno sviluppo si spera molto più maturo
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man mano che i riflessi crescono si trovano molto più stabili
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hanno una maggiore coordinazione
tra i movimenti
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Tuttavia questo non significa che non ci sia una differenza individuale nel ritmo motorio
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ossia, non significa che tutti i bebè sani non avranno alcuna difficoltà
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per quanto riguarda l'alimentazione e che tutto starà bene
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Dall'altra parte abbiamo i bebè neurologici, quelli con alterazioni neurologiche
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che possono presentare varie difficoltà addizionali
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potremmo avere mancanza di coordinazione tra i muscoli orali
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alterazioni posturali, tono muscolare, disfagia, problemi nella deglutizione...
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pertanto è fondamentale * e valutare in modo dettagliato per identificare quali fattori stanno influenzando
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e in che modo possiamo intervenire in modo precoce in merito
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Parliamo della valutazione clinica, tema principale del modulo
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In neonatologia la valutazione clinica sarà essenziale col fine di assicuare
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una diagnosi e una cura idonea, soprattutto quando si tratta di alimentazione
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e di motricità orofacciale nei lattanti
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Questo è il primo passo prima di qualsiasi tipo di intervento
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non dovremmo cioè andare prima per le vie strumentali
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cosa che succede in molti ospedali, fare prima ad esempio una videofluoroscopia
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precedente ad una valutazione clinica fatta da uno specialista
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Non dovremmo sminuire
la valutazione clinica
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è prioritaria o un anticipo all'azione strumentale
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non dovremmo nemmeno pensare che le pratiche strumentali sono tutto
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dovrebbero lavorare di pari passo
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In questo processo quindi noi cerchiamo di oggettivare la valutazione clinica
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cosa che implica un'analisi sia quantitativa sia qualitativa della condizione del bebè
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considerando quindi lo sviluppo motorio, il tono muscolare, i riflessi orali, i fattori che stanno influendo
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e questo ci permetterà di conoscere questi punti forti delle aree dove c'è bisogno di intervenire
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I protocolli che seguiamo come strumenti saranno fondamentali
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perché ci guideranno nella presa delle decisioni durante il trattamento
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e * ci aiuteranno a dimostrare i risultati che si raggiungono nel tempo
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Quindi è importante che i protocolli che usiamo revisionati regolarmente
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per assicurarci che siano efficienti e che siano adeguati a questo bebè/popolazione
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Dobbiamo inoltre discutere con l'equipe medica, non possiamo semplicemente
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fare da noi soli la valutazione clinica, ottenere i risultati e non condividerli
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non avendo una buona * clinica, non parlando in merito ai risultati ottenuti
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con il *, con l'interno, con il ... , il neonatologo, il tecnico, l'infermieria, l'ostetrica
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dobbiamo parlare in merito all'evoluzione perché è cruciale
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per comprendere gli step successivi di tutto lo staff medico
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Il lavoro collaborativo deve alla fine determinare quale intervento ci sarà
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passo a passo in modo specifico e che ci si assicuri che questo bebè
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dal punto di vista * sta ricevendo la migliore e più opportuna attenzione
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Tutto questo alla fine avrà un impatto diretto sul benessere del bebè
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ossia favorire un miglior sviluppo nella qualità di vita è il nostro obiettivo centrale
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Il nostro intervento deve migliorare non solo la capacità di suzione e deglutizione
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e il processo di transizione alimentare, ma lo sviluppo fisico e neurologico generale
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Qui abbiamo un articolo - spero che si veda bene seppure è molto in piccolo
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in cui si segnala che nonostante ci sia la necessità di avere strumenti standard da usare per questa popolazione
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esistono solo - alla data dell'articolo del 2006 - 2 protocolli nella letteratura
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che mostrano misure psicometriche e di certezza* per validare
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le abilità di alimentazione nei neonati e lattanti minori di 6 mesi