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Ho assistito ad un suicidio | Joseph Keogh | TEDxPSUBehrend

  • 0:15 - 0:20
    Dunque è il 15 giugno 2016,
    un caldo giorno d'estate.
  • 0:20 - 0:23
    Mi sono appena diplomato,
    e cavalco l'euforia
  • 0:23 - 0:26
    di tutto quello che comporta
    andare al college.
  • 0:26 - 0:30
    Ora, la maggior parte delle storie inizia
    con: "Oggi non è stato un giorno normale".
  • 0:31 - 0:33
    Ma non la mia.
  • 0:34 - 0:38
    Oggi è stato tutto tranne che normale.
  • 0:39 - 0:42
    Cancello piani con gli amici.
  • 0:42 - 0:45
    Decido di non andare al mio
    museo preferito con la mia famiglia.
  • 0:45 - 0:47
    Lavo la mia macchina a mano.
  • 0:48 - 0:51
    Tutte queste azioni
    sono davvero fuori dalla norma per me.
  • 0:52 - 0:54
    Per qualche ragione,
    sono stato a casa tutto il giorno.
  • 0:55 - 0:56
    E subito dopo aver asciugato
    la macchina
  • 0:56 - 0:58
    Ero nella mia stanza, senza far niente
  • 0:58 - 1:00
    e la mia sorella minore Allison entra.
  • 1:00 - 1:03
    Mi chiede: "Possiamo andare a prendere
    Maddie a casa di Jason?"
  • 1:03 - 1:06
    Dico di sì senza pensarci due volte,
  • 1:06 - 1:08
    e in un paio di minuti siamo per strada.
  • 1:08 - 1:10
    Un piccolo antefatto su Maddie e Jason.
  • 1:11 - 1:13
    Jason fa il terzo anno alla mia scuola,
  • 1:13 - 1:16
    e frequenta Maddie -
  • 1:16 - 1:18
    del primo anno, che è amica di
    mia sorella.
  • 1:18 - 1:22
    Ora, a mia sorella piace organizzare feste
    come a tutti gli adolescenti.
  • 1:22 - 1:24
    Così ho avuto modo di conoscere
    un po' Jason.
  • 1:24 - 1:27
    E quello che ho imparato guardandolo
  • 1:27 - 1:30
    è che é il centro del suo
    gruppo sociale.
  • 1:30 - 1:33
    é quello che tutti guardano,
    per capire cosa dovrebbero fare,
  • 1:33 - 1:34
    e se gli piace o meno.
  • 1:35 - 1:36
    Ora, ho anche notato
  • 1:36 - 1:41
    che a volte si può arrabbiare
    e ha un carattere irascibile.
  • 1:43 - 1:46
    Quando mia sorella mi chiese
    se potevamo andare a prendere Maddie,
  • 1:46 - 1:48
    dissi di sì abbastanza velocemente.
  • 1:48 - 1:50
    Per un paio di motivi.
  • 1:50 - 1:52
    Il primo è che era strano
  • 1:52 - 1:56
    per me andare a prendere un'amica
    a casa del fidanzato.
  • 1:56 - 2:00
    Di solito, accompagno mia sorella
    di casa in casa.
  • 2:00 - 2:03
    La seconda era
    che avevo sentito a scuola
  • 2:03 - 2:07
    che Maddie e Jason avevano
    problemi di coppia,
  • 2:07 - 2:09
    e quello fece scattare un
    campanello d'allarme.
  • 2:09 - 2:12
    La terza era che mia sorella
    è come un libro aperto,
  • 2:12 - 2:14
    quindi è molto facile dire
  • 2:14 - 2:16
    che anche lei era in ansia
    per la situazione.
  • 2:18 - 2:19
    Così arriviamo a casa di Jason,
  • 2:19 - 2:22
    parcheggio la mia berlina nera
    al lato destro della strada,
  • 2:22 - 2:24
    di fronte alla strada.
  • 2:24 - 2:25
    Apro lo sportello
  • 2:25 - 2:30
    e esco nell'aria di un pomeriggio caldo
    e nuvoloso in Virginia.
  • 2:30 - 2:32
    Noto che Maddie è seduta
    in veranda,
  • 2:32 - 2:34
    il che è strano.
  • 2:34 - 2:38
    Di solito, le amiche di mia sorella aspettano
    dentro un messaggio o che bussino.
  • 2:39 - 2:41
    Ma Maddie attraversa il cortile,
  • 2:41 - 2:45
    apro lo sportello dietro il mio,
    lei entra, e lo chiudo dietro di lei.
  • 2:45 - 2:47
    A questo punto devo ammettere
  • 2:47 - 2:51
    che sono davvero sollevato
    che Jason non si vede da nessuna parte
  • 2:51 - 2:53
    e che non c'era stato alcun
    incidente o lite.
  • 2:54 - 2:57
    Così mi rimetto in macchina,
    allaccio la cintura, chiudo lo sportello
  • 2:57 - 3:00
    e inizio a fare tre manovre
    per andare verso casa.
  • 3:01 - 3:03
    La prima a sinistra,
    nel vialetto d'accesso di Jason.
  • 3:04 - 3:06
    Faccio retromarcia per uscire,
  • 3:06 - 3:08
    guardo in alto verso la casa
  • 3:08 - 3:10
    e noto una figura nel vano della porta
    che prima non c'era.
  • 3:11 - 3:13
    Lo riconosco all'istante
  • 3:13 - 3:16
    dalla canottiera con la bandiera
    americana, rossa, bianca e blu.
  • 3:16 - 3:18
    é Jason,
  • 3:18 - 3:22
    e tiene una scopa
    in mano, sembra,
  • 3:22 - 3:24
    ma guardando meglio,
  • 3:24 - 3:27
    il cuore comincia a picchiarmi nel petto
  • 3:28 - 3:32
    mentre riconosco il metallo
    e il legno di un fucile.
  • 3:34 - 3:37
    Comincio a pensare
    a cosa sta per succedere.
  • 3:38 - 3:40
    Il mio primo pensiero è che Jason
    vuole mostrare
  • 3:40 - 3:42
    che è più uomo di me.
  • 3:42 - 3:43
    Non posso fargli del male.
  • 3:44 - 3:47
    E il secondo, ma più spaventoso,
  • 3:48 - 3:54
    è che verrà fuori e mostrerà
    la sua rabbia con l'arma da fuoco.
  • 3:54 - 3:56
    Ed è in base a questo che agisco.
  • 3:56 - 3:59
    Faccio retromarcia
    ed esco dal vialetto.
  • 4:00 - 4:02
    Mi fermo, sto per dirigermi verso casa,
  • 4:02 - 4:05
    metto la prima,
  • 4:05 - 4:06
    e poi parcheggio.
  • 4:07 - 4:10
  • 4:12 - 4:14
    Guidare per andare via in salvo,
  • 4:14 - 4:19
    e parcheggiare per scendere
    e cercare di far ragionare Jason.
  • 4:20 - 4:21
    Scelgo di guidare,
  • 4:22 - 4:25
    lentamente alzo il piede dal freno
  • 4:26 - 4:29
    e sento la macchina
    che spinge dietro di me.
  • 4:31 - 4:34
    Do un'ultima occhiata alla casa
    per assicurarmi che sia tutto okay,
  • 4:34 - 4:37
    e non vedo più Jason.
  • 4:38 - 4:42
    Ma vedo rosso, bianco e blu
    ad altezza della vita
  • 4:44 - 4:46
    e noto che Jason è piegato
    in avanti così.
  • 4:47 - 4:50
    Mentre scruto con gli occhi in basso
  • 4:59 - 5:02
    Vedo quella che sembra una nebbiolina rosa
  • 5:02 - 5:05
    che copre la porta
    dietro la quale stava Jason.
  • 5:05 - 5:09
    Cerco di capire
    quello che è appena successo,
  • 5:09 - 5:12
    e mi costringo
    a giungere alla conclusione
  • 5:12 - 5:15
    che quello che vedevo
    era la materia cerebrale di Jason
  • 5:16 - 5:19
    schizzata sulla porta
    e la luce del cielo sopra.
  • 5:22 - 5:25
    Sento un tenue "Joey,
  • 5:25 - 5:27
    è appena successo qualcosa",
    da dietro,
  • 5:27 - 5:32
    e capii che
    so qualcosa che le ragazze non sanno:
  • 5:33 - 5:35
    Jason si è appena sparato.
  • 5:40 - 5:42
    Il mio primo pensiero è
    portare via le ragazze.
  • 5:42 - 5:45
    Metto la prima e
    comincio a guidare veloce
  • 5:45 - 5:48
    attraverso un incrocio
    e forse anche due.
  • 5:48 - 5:52
    Sento mormorare dal
    sedile posteriore e accanto a me,
  • 5:52 - 5:54
    le ragazze stanno
    andando in panico.
  • 5:54 - 5:57
    C'è un mormorio sui sedili,
    uno sbattere sui finestrini,
  • 5:57 - 5:59
    allora chiudo la macchina
    per tenerle dentro.
  • 5:59 - 6:01
    Afferro il telefono e digito il 911.
  • 6:02 - 6:05
    L'operatore risponde
    e io devo pronunciare le parole:
  • 6:05 - 6:07
    "Ho assistito ad un suicidio,"
  • 6:07 - 6:11
    e il caos esplode immediatamente
    all'interno della berlina.
  • 6:12 - 6:15
    Mentre cerco di passare
    le informazioni all'operatore,
  • 6:15 - 6:19
    come l'indirizzo, il mio nome,
    e per qualche motivo la mia data di nascita,
  • 6:19 - 6:22
    Capto un vago sguardo di mia sorella
    con le lacrime agli occhi
  • 6:22 - 6:25
    e chiede se Jason se la caverà.
  • 6:27 - 6:30
    Per controllarmi
    devo guardare da un altro lato.
  • 6:31 - 6:33
    Accosto la macchina e scendo
  • 6:33 - 6:37
    perché non riesco a controllarmi
    dentro con quelle due ragazze.
  • 6:38 - 6:42
    So che devo almeno
    rimanere calmo e non perdere il controllo
  • 6:43 - 6:46
    per tenerle lì
    e lontane da quella porta.
  • 6:47 - 6:51
    Finisco di fornire le informazioni
    all'operatore, e mi dicono,
  • 6:51 - 6:54
    "Aspettate, la polizia presto sarà lì."
  • 6:54 - 6:57
    E poi un click.
  • 6:59 - 7:01
    La linea telefonica muore.
    E l'operatore attacca.
  • 7:02 - 7:03
    E io sono tutto solo.
  • 7:05 - 7:09
    Resto fuori nel vicinato
    familiare del bosco Vista,
  • 7:09 - 7:12
    sapendo che sono l'unico
    a sapere cosa è appena successo.
  • 7:14 - 7:15
    Tutto il mondo è ignaro.
  • 7:16 - 7:18
    Una macchina passa dietro di me.
  • 7:19 - 7:21
    Qualcuno tosa il prato
    alla mia destra,
  • 7:22 - 7:24
    e sento dei bambini che
    giocano alla mia sinistra.
  • 7:25 - 7:29
    Tutto è normale per quello
    che riguarda il resto del mondo.
  • 7:29 - 7:33
    Ma io sono intrappolato in un universo
    diverso rispetto al resto del mondo.
  • 7:34 - 7:36
    Quando qualcosa così succede
    in un film,
  • 7:36 - 7:39
    lo schermo diventa scuro e
    una musica nefasta viene da sotto.
  • 7:39 - 7:41
    Ma non è così.
  • 7:43 - 7:45
    Avevo paura,
  • 7:45 - 7:47
    e non potevo farci niente.
  • 7:50 - 7:52
    Ora, vi racconto quella storia
  • 7:52 - 7:57
    perché oggi voglio dirvi
    che vuol dire vivere un trauma.
  • 8:04 - 8:06
    Scusate.
  • 8:08 - 8:13
    Dunque non c'è un libro sull'essere genitori,
    come tutti i genitori sanno.
  • 8:13 - 8:17
    Non c'è un manuale a cui rivolgersi,
    per sapere qual è la prossima cosa da fare.
  • 8:18 - 8:21
    E anche se ci fosse un manuale
    su come essere genitori,
  • 8:21 - 8:24
    dubito seriamente che uno dei
    capitoli sarebbe
  • 8:24 - 8:27
    "Cosa fare che tuo figlio assiste
    ad un suicidio col fucile?"
  • 8:28 - 8:30
    I miei genitori fecero la cosa migliore
    a cui potessero pensare
  • 8:30 - 8:33
    portarono me e mia sorella
    da un terapista in città
  • 8:33 - 8:34
    il giorno dopo.
  • 8:34 - 8:37
    Decidemmo per altre sedute
    per quell'estate,
  • 8:37 - 8:38
    e per tutta l'estate
  • 8:38 - 8:41
    le raccontammo cosa era successo
    e come ci sentivamo e roba così.
  • 8:41 - 8:45
    Fu decisamente d'aiuto,
    ma non dove ne avevo bisogno,
  • 8:45 - 8:48
    che era nella mia psiche -
    se ha senso.
  • 8:49 - 8:50
    Mi piace molto sapere
  • 8:50 - 8:54
    da dove vengono le persone,
    nei loro pensieri, azioni e parole.
  • 8:54 - 8:57
    E mi sottometto alla stessa analisi.
  • 8:58 - 9:01
    E durante l'estate,
    stavo facendo questi pensieri invadenti,
  • 9:01 - 9:05
    e quello con cui me ne uscivo era:
    stavo spremendo la questione.
  • 9:06 - 9:08
    Stavo bene e non avevo
    bisogno di attenzioni extra.
  • 9:09 - 9:11
    Penso che succede a molta gente.
  • 9:12 - 9:13
    Pensavo tra me e me:
  • 9:13 - 9:17
    "Questo evento appartiene al passato Joey;
    superalo e vai avanti".
  • 9:19 - 9:22
    Così ho cominciato la scuola qui
    a Behrend, in autunno,
  • 9:22 - 9:24
    e in superficie va tutto alla grande.
  • 9:24 - 9:27
    Ma c'erano piccole cose che
    stavano succedendo
  • 9:27 - 9:30
    che mi fecero capire
    che tutto non andava alla grande.
  • 9:31 - 9:35
    Per esempio, stavo
    nella mia stanza o in classe,
  • 9:35 - 9:37
    sentivo i ragazzi ridere nell'atrio,
  • 9:37 - 9:40
    e instantaneamente, pensavo
    che stavano piangendo.
  • 9:41 - 9:42
    è davvero incredibile
  • 9:42 - 9:46
    quanto il suono della risata isterica
    e quello del pianto isterico si somiglino.
  • 9:47 - 9:50
    Mi annullavo
    in uno sguardo perso,
  • 9:50 - 9:51
    rievocando l'evento
    nella mia mente,
  • 9:51 - 9:55
    e mi spaventavo se qualcosa si muoveva
    o quacuno mi toccava la spalla.
  • 9:56 - 9:58
    Alla fine,
  • 9:58 - 10:04
    la notte piangevo fino ad addormentarmi,
    non un pianto triste o arrabbiato,
  • 10:05 - 10:09
    stavo solo lì, a fissare il muro
    con le lacrime che mi scivolavano sul viso.
  • 10:11 - 10:14
    Sono un po' nerd,
  • 10:14 - 10:18
    ho cominciato a fare ricerche
    su quello che mi stava succedendo.
  • 10:18 - 10:19
    Ho imparato che il cervello parla
  • 10:19 - 10:22
    attraverso lo scambio
    di particelle cariche
  • 10:22 - 10:23
    su percorsi neurali.
  • 10:23 - 10:26
    Quando questi percorsi vengono
    usati di più,
  • 10:26 - 10:28
    è più facile che il cervello li segua.
  • 10:29 - 10:32
    Ora, molte persone hanno sentito
    del "combatti o fuggi" e di cosa si tratta
  • 10:32 - 10:35
    è un istinto che ha luogo
    quando il corpo si sente in pericolo.
  • 10:35 - 10:39
    L'amigdala, che è la parte più anziana
    del cervello, prende il controllo
  • 10:39 - 10:42
    e dice al resto del cervello
    cosa fare, e al corpo.
  • 10:42 - 10:45
    Se c'è una tigre di fronte a voi,
  • 10:45 - 10:48
    non trarrete molto beneficio
    pensando:
  • 10:48 - 10:49
    "Cosa farò poi?"
  • 10:49 - 10:51
    Oh, cosa farà la tigre poi?
  • 10:51 - 10:54
    è molto più vantaggioso
    per la vostra longevità
  • 10:54 - 10:57
    se combattete contro la tigre
    o scappate via molto velocemente.
  • 10:57 - 11:00
    E questo è ciò che l'amigdala innesca.
  • 11:00 - 11:02
    Il mio cervello pensava
  • 11:02 - 11:06
    che il modo giusto di agire
    in una situazione triste o spaventosa
  • 11:06 - 11:09
    era fare ciò che la mia amigdala
    disse il 15 giugno
  • 11:09 - 11:10
    che ha senso;
  • 11:10 - 11:12
    stava solo cercando di proteggermi.
  • 11:12 - 11:14
    Ma quello che oriniginava in realtà
  • 11:14 - 11:17
    era un fiume di emozioni
    che non avevo mai sentito prima.
  • 11:19 - 11:21
    Nonostante tutto ciò,
    mi dicevo:
  • 11:21 - 11:23
    "Joey, sei solo una matricola.
  • 11:23 - 11:27
    Sei solo ansioso per questo semestre
    che comincia a intensificarsi,
  • 11:27 - 11:28
    e hai nostalgia di casa".
  • 11:29 - 11:33
    Sapete quella parte in un film
    quando le cose cominciamo a mettersi molto male,
  • 11:33 - 11:34
    è questa la parte.
  • 11:35 - 11:38
    La parte in cui cominciano
    a non essere ok
  • 11:38 - 11:39
    erano i miei sogni.
  • 11:40 - 11:42
    Lottavo per dormire
    senza incubi
  • 11:42 - 11:45
    e alla fine comincia a essere sonnambulo.
  • 11:45 - 11:48
    Una notte, comincia a essere sonnambulo,
  • 11:49 - 11:53
    lasciai la mia stanza,
    lasciai l'edificio,
  • 11:53 - 11:56
    e finii lontano otto miglia dal campus,
  • 11:58 - 11:59
    in infrandito arcobaleno.
  • 11:59 - 12:02
    (Risata)
  • 12:02 - 12:05
    Alla fine fui trovato dalla polizia,
    disorientato e confuso.
  • 12:05 - 12:07
    Il loro primo pensiero fu:
  • 12:07 - 12:11
    "Cavolo, questa matricola
    di certo non sopporta una sbronza".
  • 12:11 - 12:14
    Mi portarono all'ospedale
    e chamarono i miei genitori,
  • 12:14 - 12:18
    e alla fine, tutti capirono
    che non ero ubriaco o drogato,
  • 12:18 - 12:20
    ma stavo avendo un crollo
    nervoso da stress posttraumatico.
  • 12:22 - 12:25
    Questo incidente sonnambulo
    fu un campanello d'allarme
  • 12:25 - 12:28
    che fece capire a me e ai miei genitori
    che avevo bisogno d'aiuto,
  • 12:28 - 12:30
    e che non stavo bene.
  • 12:30 - 12:32
    Dato che mio padre è
    un marine in pensione
  • 12:32 - 12:35
    siamo ben connessi
    con la comunità militare.
  • 12:35 - 12:37
    Ci indirizzarono all'EMDR
  • 12:37 - 12:41
    che sta per desensibilizzazione e rielaborazione
    tramite movimenti oculari.
  • 12:41 - 12:44
    é un modo per aiutare il
    cervello ad affrontare il trauma.
  • 12:44 - 12:47
    Presi un congedo di tre settimane
    dal college per tornare a casa in Virginia
  • 12:47 - 12:49
    e cominciare la terapia EMDR.
  • 12:49 - 12:51
    La prima sessione
    fu di circa un'ora e mezza,
  • 12:51 - 12:54
  • 12:54 - 12:56
  • 12:56 - 13:00
  • 13:00 - 13:03
  • 13:03 - 13:07
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Title:
Ho assistito ad un suicidio | Joseph Keogh | TEDxPSUBehrend
Description:

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Video Language:
English
Team:
closed TED
Project:
TEDxTalks
Duration:
19:17

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