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Perché tutti noi dobbiamo parlare della depressione post partum | Auburn Harrison | TEDxUniversityofNevada

  • 0:16 - 0:21
    Bene, suppongo che ognuno qui sia mamma,
  • 0:22 - 0:23
    abbia una mamma
  • 0:23 - 0:24
    (Risatine)
  • 0:24 - 0:27
    o conosca una mamma.
  • 0:28 - 0:30
    Bene, questa storia ci riguarda tutti.
  • 0:31 - 0:33
    Nel giugno del 2018,
  • 0:33 - 0:37
    io e mio marito abbiamo avuto
    il nostro terzo figlio,
  • 0:37 - 0:42
    un altro maschio dopo i suoi fratelli
    maggiori, di sette e quattro anni.
  • 0:42 - 0:46
    Ne eravamo tutti molto innamorati.
  • 0:46 - 0:49
    Non vedevo l’ora di passare l’estate
    a creare un legame con lui
  • 0:49 - 0:53
    e godermi bellissimi momenti
    all’aria aperta tra noi cinque.
  • 0:54 - 0:56
    Ma invece,
  • 0:56 - 1:00
    ho trascorso gran parte dell'estate
    in una stanza buia,
  • 1:00 - 1:06
    a soffrire di una depressione post partum
    particolarmente acuta e debilitante,
  • 1:06 - 1:09
    nota anche come DPP
  • 1:10 - 1:15
    A metà luglio, una delle notti peggiori,
    mentre non riesco a dormire
  • 1:15 - 1:18
    il ventilatore della camera comincia
    a recitare una cantilena:
  • 1:19 - 1:25
    "Brucia i loro vestiti,
    brucia i loro vestiti"
  • 1:25 - 1:31
    invitandomi a incendiare la casa
    e dar fuoco ai bambini.
  • 1:31 - 1:35
    Avevo tre bambini da crescere
    e un'organizzazione non-profit da gestire
  • 1:35 - 1:37
    eppure eccomi qua,
  • 1:37 - 1:42
    con quelle voci nella testa a dirmi
    di far del male alla mia famiglia.
  • 1:43 - 1:47
    Oggi sono qui a raccontare la mia storia
    di DPP perché spero
  • 1:47 - 1:54
    di poter contribuire a eliminare lo stigma
    di questo disturbo comune tra le neomamme,
  • 1:54 - 1:59
    i vostri amici, le vostre mogli,
    le vostre sorelle,
  • 1:59 - 2:00
    persino voi stessi.
  • 2:01 - 2:04
    Dovete essere in grado di riconoscere
    la depressione post partum
  • 2:04 - 2:07
    perché lei, o voi
  • 2:07 - 2:11
    potreste cercare di nascondere i sintomi
    spaventosi che l'accompagnano.
  • 2:12 - 2:18
    È un disturbo perinatale dell'umore
    causato da cambiamenti fisici nelle donne.
  • 2:18 - 2:22
    Gli ormoni cambiano e si abbassano
    drasticamente dopo il parto,
  • 2:22 - 2:26
    il che si ripercuote sul benessere
    psichico in modo molto più acuto
  • 2:26 - 2:28
    quando si dorme pochissimo.
  • 2:29 - 2:31
    Secondo il Postpartum Support
    International,
  • 2:31 - 2:36
    la DPP è la complicanza
    più frequente del parto
  • 2:36 - 2:40
    che affligge all'incirca
    il 15% delle donne.
  • 2:40 - 2:44
    Tuttavia è molto raro sentire
    qualcuno parlarne.
  • 2:45 - 2:48
    La psicosi post partum è ancora più tabù;
  • 2:48 - 2:52
    è quella malattia tanto carina
    che causa allucinazioni e paranoia
  • 2:52 - 2:54
    di cui ho sofferto io
  • 2:54 - 3:00
    e succede solo in un parto ogni 1.000.
  • 3:00 - 3:05
    Nei casi più tragici e rari
    quelle visioni oscure diventano azioni
  • 3:05 - 3:08
    e le donne potrebbero farsi del male
    o uccidere se stesse
  • 3:08 - 3:09
    o i loro figli.
  • 3:09 - 3:14
    Ho cominciato a sentire che c'era qualcosa
    di strano qualche giorno dopo il parto.
  • 3:14 - 3:21
    Inizialmente ero molto ansiosa, paranoica
    e incapace di ragionare.
  • 3:21 - 3:25
    Ho annullato tutti i miei piani
    con famiglia e amici
  • 3:25 - 3:30
    perché decidere dove andare
    e cosa fare
  • 3:30 - 3:32
    era davvero troppo pesante.
  • 3:33 - 3:38
    Ero anche terrorizzata dai germi
    e convinta che mio figlio fosse malato.
  • 3:38 - 3:43
    Gli misuravo la febbre ogni ora,
    ma lui stava bene.
  • 3:44 - 3:47
    Nel giro di due settimane
    ero completamente esausta,
  • 3:47 - 3:49
    ma dormivo a malapena.
  • 3:49 - 3:53
    Quando mi sdraiavo per dormire,
    il mio cervello si riattivava al massimo
  • 3:53 - 3:57
    e diventava un vortice di pensieri
    negativi e paura.
  • 3:58 - 4:01
    È stato in quel momento che
    ho cominciato a googlare cose come
  • 4:01 - 4:06
    "depressione post partum"
    e "DPP" e "baby blues".
  • 4:07 - 4:10
    Era facile capire
    che avevo tutti i sintomi.
  • 4:11 - 4:14
    Ma era più difficile
    ammetterlo ad alta voce.
  • 4:15 - 4:18
    Un giorno, ero seduta sulla poltrona
    ad allattare il nostro bebè,
  • 4:18 - 4:23
    quando all'improvviso ho sentito caldo
    e come se stessi per vomitare.
  • 4:24 - 4:26
    Ho chiamato lo studio del mio ginecologo
  • 4:26 - 4:29
    e ho chiesto informazioni precise
    sulla depressione post partum,
  • 4:29 - 4:33
    ma secondo l'infermiera i miei sintomi
    sembravano disidratazione.
  • 4:33 - 4:36
    Quella stessa mattina,
    alla guardia medica
  • 4:36 - 4:39
    un ECG al mio cuore mostrava
    irregolarità nei battiti,
  • 4:39 - 4:43
    così il dottore ci mandò di corsa
    al pronto soccorso alla porta accanto.
  • 4:43 - 4:47
    Lì un tecnico mi attaccò alla flebo,
    mi prescrisse una risonanza magnetica
  • 4:47 - 4:49
    e mi fece una TAC.
  • 4:50 - 4:53
    Ma prima di tutti questi controlli,
  • 4:53 - 4:56
    un cardiologo distratto è entrato
    nella mia stanza
  • 4:56 - 5:00
    e a malapena ha dato un'occhiata a me
    e al mio bebè
  • 5:00 - 5:05
    prima di diagnosticarmi erroneamente
    una malattia cardiaca mortale e rara
  • 5:05 - 5:07
    che si chiama sindrome di Brugada.
  • 5:08 - 5:11
    Ho trascorso quella notte
    in una stanza buia d'ospedale
  • 5:11 - 5:17
    con il mio bimbo di 11 giorni in braccio
    a cercare di farmi una ragione del fatto
  • 5:17 - 5:24
    che sarei morta e avrei lasciato
    i miei tre bimbi.
  • 5:24 - 5:28
    Il mattino dopo, fui sollevata
    alla notizia che
  • 5:28 - 5:31
    tutti quei controlli al cuore
    e al cervello
  • 5:31 - 5:33
    erano risultati nella norma.
  • 5:33 - 5:39
    Allora, fisicamente stavo bene,
    ma ero ancora ansiosa e in panico.
  • 5:39 - 5:44
    Chiesi alle infermiere e ai dottori
    se potessero essere attacchi di panico
  • 5:44 - 5:48
    causati dalla depressione post partum -
    dopotutto avevo appena partorito,
  • 5:49 - 5:52
    ma l'infermiera di turno che entrava
    e usciva incurante dalla mia stanza
  • 5:52 - 5:55
    con i miei documenti di dimissione
    mi disse che
  • 5:55 - 5:58
    ero semplicemente disidratata
    e avevo bisogno di riposare di più.
  • 5:58 - 6:04
    Allora nei giorni successivi mi misi
    a mangiare, bere acqua, riposare
  • 6:04 - 6:09
    e concedermi lo spazio e il tempo
    per recuperare dopo il parto.
  • 6:09 - 6:12
    Andai anche dal mio ginecologo,
    di persona questa volta,
  • 6:12 - 6:14
    per fargli altre domande sulla DPP.
  • 6:17 - 6:21
    Ma questa volta venni invitata
    a non saltare a conclusioni affrettate
  • 6:21 - 6:23
    o ricorrere subito a medicine,
  • 6:23 - 6:28
    piuttosto a parlarne prima
    con un terapeuta.
  • 6:28 - 6:30
    Ma sfortunatamente,
  • 6:30 - 6:34
    la mia situazione era peggiorata
    prima di cominciare qualsiasi cura.
  • 6:37 - 6:41
    Due settimane e mezzo dopo il parto,
    ho avuto un attacco di panico acuto
  • 6:41 - 6:44
    che è durato più di 24 ore.
  • 6:44 - 6:47
    Ho cominciato davvero
    ad avere allucinazioni.
  • 6:47 - 6:48
    Eravamo al parco
  • 6:48 - 6:51
    e ho davvero visto i miei bambini
    che venivano attaccati con violenza
  • 6:51 - 6:55
    dalle oche canadesi che pascolavano
    nell'erba lì vicino.
  • 6:56 - 6:59
    Tornando a casa ebbi altre allucinazioni.
  • 6:59 - 7:03
    Questa volta sui miei figli
    travolti e uccisi dalle macchine.
  • 7:03 - 7:07
    Tremavo talmente per l'ansia
  • 7:07 - 7:10
    da convincermi che mi stava
    prendendo un infarto.
  • 7:10 - 7:13
    Dissi a mio marito:
    "C'è qualcosa che non va.
  • 7:13 - 7:15
    Forse ho un'emorragia interna,
  • 7:15 - 7:19
    o ho davvero la sindrome di Brugada".
  • 7:20 - 7:24
    Mentre tornavamo al pronto soccorso,
    per poco non sono saltata fuori dall'auto
  • 7:24 - 7:26
    in preda a un'altra allucinazione -
  • 7:26 - 7:28
    questa volta sul seggiolino
  • 7:28 - 7:31
    che si staccava e andava a sbattere
    contro la portiera.
  • 7:33 - 7:34
    Quando siamo arrivati,
  • 7:34 - 7:38
    l'addetta all'accettazione ricordava
    di avermi vista la settimana prima
  • 7:38 - 7:42
    e mi ha sorriso in modo compassionevole
    prima di controllare i miei valori.
  • 7:42 - 7:44
    Il mio cuore ora batteva regolare.
  • 7:44 - 7:47
    Ma questa volta non me ne sarei andata
    senza una diagnosi.
  • 7:47 - 7:49
    Entra il medico del pronto soccorso,
  • 7:49 - 7:51
    non era lo stesso della settimana prima
  • 7:51 - 7:53
    e questa volta
  • 7:53 - 7:57
    si ferma solo cinque minuti in più
    a sentire cosa avessi veramente da dire
  • 7:57 - 7:59
    su come mi sentissi.
  • 8:02 - 8:04
    Mi ha mostrato compassione
  • 8:04 - 8:10
    quando, seduto sul mio letto d'ospedale,
    mi stringeva piano il ditone del piede
  • 8:10 - 8:13
    prima di dirmi che avevo la depressione
    post partum.
  • 8:13 - 8:18
    Mi ha detto che la DPP è molto comune
    e che i sintomi variano da donna a donna
  • 8:18 - 8:20
    e che sarei guarita completamente.
  • 8:20 - 8:23
    Poi mi ha prescritto due farmaci
    e mi ha detto di essere paziente
  • 8:23 - 8:28
    perché gli antidepressivi potrebbero
    fare effetto anche dopo tre settimane.
  • 8:28 - 8:30
    Ora, fino a quel momento,
  • 8:30 - 8:34
    non avevo mai sofferto di depressione
    cronica e grave.
  • 8:34 - 8:37
    Non avevo mai preso farmaci
    per l'ansia.
  • 8:37 - 8:41
    Ero un essere umano in salute, più o meno
    equilibrato e altamente funzionante.
  • 8:42 - 8:45
    Mi sentivo come se avessi toccato
    il fondo.
  • 8:47 - 8:51
    Poi durante i due mesi successivi
    ho sofferto profondamente,
  • 8:51 - 8:54
    una volta mi sentivo irascibile
    e agitata,
  • 8:54 - 8:57
    e un'altra incontrollabilmente triste.
  • 8:57 - 9:02
    Alcuni giorni piangevo a dirotto
    tanto a lungo
  • 9:03 - 9:06
    che pensavo di prosciugarmi
    completamente.
  • 9:07 - 9:11
    La DPP mi ha fatto odiare me stessa
    dentro e fuori.
  • 9:11 - 9:14
    Ogni giorno mi davo
    dei nomignoli carini,
  • 9:14 - 9:18
    come "vegetale", "psicopatica" e "pazza".
  • 9:18 - 9:23
    Credevo di essere una madre pigra,
    ripugnante e orribile.
  • 9:24 - 9:25
    Incolpavo me stessa della DPP,
  • 9:25 - 9:28
    pensando "devo aver fatto
    qualcosa per meritarmi questo".
  • 9:31 - 9:33
    E quella calda notte di luglio,
  • 9:33 - 9:37
    quando il ventilatore sopra di me
    bisbigliava quelle richieste spaventose
  • 9:37 - 9:40
    di dar fuoco ai vestiti dei miei bambini,
  • 9:40 - 9:44
    i miei pensieri mi hanno trasportata
    oltre.
  • 9:45 - 9:48
    Mi sono davvero vista camminare
    verso il cassetto in cucina
  • 9:48 - 9:49
    dove teniamo i fiammiferi.
  • 9:50 - 9:53
    Non pensavo che avrei bruciato
    o ucciso i miei figli per davvero.
  • 9:54 - 9:55
    Ma per sicurezza,
  • 9:55 - 9:58
    ho chiesto a mio marito di tenermi
    la mano quella notte
  • 9:58 - 10:02
    mentre eravamo entrambi sdraiati al buio
    per tenermi sotto controllo.
  • 10:04 - 10:07
    Il mio figlio minore ha un anno e mezzo
    adesso.
  • 10:07 - 10:10
    Siamo tutti sopravvissuti!
  • 10:10 - 10:11
    Urrà!
  • 10:12 - 10:15
    (Applausi)
  • 10:17 - 10:21
    Ma io sono ancora decisamente
    un lavoro in corso d'opera, gente.
  • 10:21 - 10:25
    Ancora adesso prendo un farmaco al giorno
    per gestire l'ansia.
  • 10:25 - 10:27
    E come tutti gli esseri umani,
  • 10:27 - 10:30
    ci sono ancora molti giorni
    in cui mi sento inutile.
  • 10:32 - 10:33
    Ma nel mio momento peggiore,
  • 10:33 - 10:37
    pensavo che non sarei mai più
    stata normale né avrei lavorato,
  • 10:37 - 10:39
    ma eccomi qua!
  • 10:41 - 10:46
    Mamme, la DPP non è colpa vostra.
  • 10:47 - 10:49
    Ma i sintomi sono reali.
  • 10:50 - 10:52
    Fatevi curare immediatamente!
  • 10:53 - 10:57
    Guarirete da questo disturbo molto comune
    nelle neomamme.
  • 10:57 - 11:00
    E spero che dopo condividerete
    la vostra storia
  • 11:00 - 11:03
    con tutte le mamme che conoscete.
  • 11:04 - 11:09
    Tutti dobbiamo cominciare a parlare
    della depressione post partum.
  • 11:11 - 11:12
    Grazie mille.
  • 11:13 - 11:16
    (Saluti) (Applausi)
Title:
Perché tutti noi dobbiamo parlare della depressione post partum | Auburn Harrison | TEDxUniversityofNevada
Description:

La DDP è la più comune tra le complicanze del parto, ma è un disturbo avvolto da stigma, vergogna e senso di colpa per le madri che ne soffrono. Secondo il Postpartum Support International, il 15% delle donne soffre di depressione post partum, ma queste sono forzate a soffrire in silenzio e nella vergogna. Auburn Harrison, dirigente di una organizzazione non profit del Nevada, partendo dall'esperienza personale di una forma molto grave di depressione post partum, di ansia e di psicosi, descrive l'immagine straziante e angosciante del silenzio della nostra società su questo argomento che ferisce le madri.

Auburn Harrison presta servizio come dirigente generale per "Communities in Schools of Western Nevada", un programma non profit di prevenzione dell'abbandono degli studi per i giovani a rischio. La sua organizzazione fornisce aiuti primari e gestione dei casi a studenti locali che vivono in povertà, inclusi servizi completi di supporto allo studente, come l'affiancamento, il tutoraggio e le risorse che aiutano gli studenti a rimanere a scuola, a diplomarsi e raggiungere i propri obiettivi nella vita. Auburn è stata impegnata per più di un decennio nella comunità non profit e filantropica del Nord Nevada. Auburn è stata cronista televisiva al KOLO 8 News Now per cinque anni, e per altri cinque ha lavorato come giornalista arruolata nella US Navy. Ha una laurea magistrale in Scrittura conseguita presso l'Università del Nevada-Reno. Nel 2019, Auburn è entrata nella Top Venti di Giovani Professionisti Under 40 stilata dal Reno Tahoe Young Professionals Network. Auburn vive a Reno con suo marito e i loro tre maschietti.

Questo intervento è stato presentato a un evento TEDx che utilizza il format della conferenza TED, ma è stato organizzato in maniera indipendente da una comunità locale. Per maggiori informazioni, visita il sito http://ted.com/tedx

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Video Language:
English
Team:
closed TED
Project:
TEDxTalks
Duration:
11:23

Italian subtitles

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