How to stop being triggered? Unmani

Come smettere di
essere stuzzicati?

Conversazione con
Unmani

Quindi il tema di oggi

per questo Webinar è

"Come smettere
di essere stuzzicati?"

E trovo che sia un tema

pertinente per tutti

perché abbiamo tutti

dei punti che ci punzecchiano,

per qualsiasi motivo,

abbiamo tutti dei punti

dove, se qualcuno dice

o fa qualcosa,

o se delle circostanze si formano

in una certa configurazione,

questo scatena in noi una reazione,

sentiamo magari una reazione

emotiva molto forte,

reagiamo con parole o azioni,

a volte c'è una storia

che si svolge mentalmente,

e in quel momento,

non riusciamo a vedere chiaro,

è come se fossimo accecati

da una situazione del passato,

un'esperienza del passato

che sembra riprodursi

in quel momento.

Quindi in quel momento,

non possiamo vivere

la vita nella sua freschezza,

non possiamo stare

nella realtà della vita

semplicemente così com'è.

Incontriamo lo stato di sogno

in cui stiamo.

Ed è come se

stessimo rivivendo

una vecchia storia

nella quale a un certo punto

nel passato ci siamo sentiti

minacciati, in pericolo, feriti,

o per un motivo qualsiasi

abbiamo sentito che

bisognava proteggere noi stessi,

difenderci,

dove abbiamo dovuto reagire

in una certa maniera

che ci assicurasse

la nostra sopravvivenza,

o almeno ciò che veniva percepito

come una questione

di sopravvivenza.

Perché in quei momenti,

sembra veramente una questione

di vita o di morte.

Per qualche motivo,

sembra che questo sia

di un valore e

di un'importanza immensa.

"Se tu mi fai questo,

allora reagirò veramente!"

Sembra che non ci sia

nessun'altra possibilità,

in questi momenti, vero?

E naturalmente, quando siamo

su un cammino spirituale,

abbiamo forse l'idea

che un giorno saremo liberi

da tutti questi

punti d'innesco,

perché quando ci risvegliamo

dopo che c'è stata

una causa scatenante

o dopo aver avuto

questo tipo di reazione,

e magari abbiamo fatto

o detto qualcosa

che sappiamo non veniva

da un posto vero,

ci sentiamo in colpa,

che abbiamo fatto

qualcosa di male,

"avremmo dovuto comportarci

in modo più risvegliato",

forse a causato dei problemi,

delle frizioni, degli scontri

con altre persone.

Ha provocato una situazione

che magari non volevate,

non era la vostra intenzione,

ha creato un confine, una barriera

che non volete nemmeno.

Quindi quando vi svegliate

da questo stato di sogno,

lo vedete con più chiarezza,

ma è troppo tardi.

Sul cammino spirituale,

a volte siamo molto duri

con noi stessi,

crediamo che avremmo dovuto

o potuto agire diversamente.

E sento che queste idee

di come avremmo dovuto

o potuto agire diversamente

sono spesso ciò che causa

buona parte del problema,

o sicuramente aggiunge

dolore al problema,

perché ci rimproveriamo.

Perché dal momento che reagiamo

a partire da una vecchia reazione,

non c'è altra possibilità,

in quel momento,

c'è il bambino qui,

il bambino che

una volta è stato

in una situazione

dove ha avuto bisogno

di reagire in quella maniera.

Ed ecco che ritorna questo bambino,

è tornato per reagire proteggendoci,

per reagire in un modo

che sembra l'unica possibilità,

ha questa impressione.

C'è una reazione emotiva

e fisica travolgente,

e in quel momento,

non c'è chiarezza,

non vediamo che questo

non è vero,

quindi non c'è possibilità

di agire diversamente.

Quindi il rimproverarci

che ha luogo in seguito

è, in qualche modo,

l'identità spirituale

che s'immischia,

come se ci fosse stato

qualche tipo di altra

possibilità spirituale

a disposizione in quel momento,

e non c'era,

perché se ci fosse stata,

avreste agito in quel modo, no?

Quindi, la cosa migliore

che possiamo fare

è di abbracciare quel bambino,

di riconoscere

che avevamo bisogno

di quel bambino,

anche se in quanto adulto ora

potete vedere che la verità

di quella situazione

non necessitava quel tipo

di reazione forte.

Lo potete vedere,

ma comunque questo bambino

è qui, e continuerà a strillare

e gridare e a essere stuzzicato

finché non viene ascoltato,

abbracciato,

e finché non avrà completamente

il diritto di esserci,

esattamente così com'è.

Quindi quando vi sentite

stuzzicati o questo bambino

inizia a strillare e gridare

e a reagire in quel modo,

appena potete o ricordate,

o appena arriva qualsiasi tipo

di chiarezza,

prestate attenzione

alle sensazioni,

sentite questo bambino,

questo stuzzichio,

questa reazione.

Magari sarà molto spiacevole,

molto probabilmente lo è,

e forse ci sarà

addirittura resistenza

a prestare attenzione

alle sensazioni,

perché quello è la nuvola,

il mondo dei sogni

nel quale stiamo spesso,

siamo così presi dalla storia

di "quello che mi hai fatto"

o "quello che succede",

"di che cosa ho bisogno"

in quel momento

che vediamo che se portiamo

l'attenzione alle sensazioni fisiche,

dobbiamo abbandonare la storia,

e in quel momento non vogliamo,

ci crediamo così tanto.

Quindi a volte ci vuole tanto coraggio

o almeno un'apertura

che magari non c'è nemmeno

fino a quando non arriva.

E quando arriva,

quando c'è anche solo

un micro secondo di apertura,

portiamo l'attenzione alle sensazioni,

riconosciamo questo bambino,

"sì, sì, sento questo dolore,

questa paura,

mi sento minacciato,

non so come stare

in questa situazione

e ho paura".

Oppure "ho proprio voglia

di sentirmi capita, ascoltata,

vista", o quasiasi cosa

questa bambino desideri

o per la quale sta gridando,

senza aspettarci che questa bambina

sia diversa.

Nessun altro può onorare

quest'esperienza nel modo

che potete farlo voi

per voi stessi.

Non potrete mai aggiustare

tutti questi punti di stuzzichio

essendo in qualche modo

super illuminati

o stando al di sopra

o negandolo o respingendolo.

Tutto questo non funziona,

o se funzionano, è temporaneo

e la vita porta poi

un'altra situazione

che ci stuzzica di nuovo.

Sembra che l'unico modo

sia di abbracciare

tutti questi piccoli bambini

che sono qui e che

probabilmente lo saranno sempre.

Forse sarete sempre stuzzicati

in un modo o in un altro.

Ma quello che sembra succedere

col tempo, man mano che

abbracciamo sempre di più

e riconosciamo e accettiamo

e sentiamo questi piccoli bimbi

che sono presenti in voi,

più vedete che non si tratta

della storia raccontata,

ma delle sensazioni,

dei sentimenti,

così che li potete incontrare

appena iniziano,

appena quel bambino

inizia a piangere,

potete immediatamente prestare

attenzione alle sensazioni,

e non siete più accecati,

vedete che

"Eccolo, ecco questo bambino",

e la vostra priorità è sempre

di incontrarlo qui,

non si tratta mai

della situazione o dell'"altro",

si tratta sempre di incontrare

ciò che è qui.

E ogni volta che siete stuzzicati,

vedete che è un'occasione

fantastica per incontrare voi stessi,

esattamente nel modo

in cui si presenta l'esperienza

in quel momento,

qual che sia la sensazione

e anche se è molto sgradevole,

è quest'invito a essere qui ora

con qualsiasi cosa presente,

con questo bambino

che desidera solo essere visto.

E voi, in quanto Vita stessa,

in quanto Libertà stessa,

Interezza stessa,

voi siete il miglior genitore,

voi potete abbracciare

tutti questi bimbetti

che emergono in voi.

Quest'umano non sarà mai

perfettamente sanato,

sarà sempre imperfetto.

Spesso, sul cammino spirituale,

abbiamo quest'idea

che dobbiamo continuare

a sanarci e ad aggiustarc

quest'umano.

Lasciamolo essere spezzato

per sempre,

questa è la Libertà.

Ciò che siete veramente

è sempre immacolato,

sempre amore incondizionato,

ama sempre qualsiasi cosa

viene toccata in quest'umano.