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Essendo che ora stiamo parlando di alimentazione è fondamentale
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comprendere anche che non tutti sono pronti per alimentarsi per via orale dall'inizio
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e questo è molto importante, quasi ovvio, ma se qualcuno di voi non si è mai trovato dinanzi ad un'unità neonatale
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potrebbe non avere molta familiarità con il fatto che la maggioranza dei bebè prematuri
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a meno che non nasca ad esempio un prematuro tardivo in questo caso non inizierà con il sondino
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mentre invece la maggioranza inizia
con la sonda
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Tutto questo dipenderà dalla maturità, dallo stato clinico e pertanto si adatteranno le vie nutrizionali
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Nelle prime tappe quindi la maggioranza iniziano con una nutrizione parentelare totale
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che si somministrerà per via endovena* che gli fornirà tutti i nutrienti essenziali
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nell'attesa che il sistema digestivo si prepari insieme alle abilità oromotorie
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e queste strategie sono vitali perché i primi giorni o settimane, specialmente i prematuri estremi
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il loro intestino non è ancora funzionalmente maturo
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Successivamente si avanzerà verso un'alimentazione più enterale che è con sonde
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Comprendiamo quindi che la parenterale è per via venosa
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e ci sono vari punti di via venosa, come si vede nella prima voto che vi sto mostrando
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e dopo si prosegue verso un'alimentazione più enterale dove si usano sonde
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Le sonde più usate sono quelle orogastriche e le nasogastriche
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che ci permetteranno di somministrare finalmente il latte umano o la formula direttamente nello stomaco
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E non vi ho detto ancora che la parenterale non è latte ma sieri
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è una nutrizione diversa perché
va per via venosa*
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Entrambe le vie, sia l'orogastrica e la nasogastrica saranno efficienti
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ma la scelta dipenderà dal contesto clinico
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Vediamo nella foto in basso un bebè con oro e con naso
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Pe esempio le sonde orogastriche sono preferibili per i bebè prematuri più piccoli
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o che hanno bisogno di un supporto respiratorio come un sipap nasale*
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in modo da evitare questa interferenza di avere le narici ostruite
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Inoltre c'è un rischio maggiore di creare ostruzioni nasali
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ed è meglio perché in tal modo teniamo le vie respiratorie libere
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Invece la nasogastrica si usa per i neonati che già sono più stabili
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o per quelli che non hanno bisogno del supporto ventilatorio nasale
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Il passaggio alla via orale, che sia mediante il biberon o direttamente al petto
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si svolge quando un bebè mostrerà una stabilità cardio respiratoria
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una maturità neuromuscolare e ovviamente un'adeguata coordinazione della triade
suzione-deglutizione-respirazione
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Sarebbe fondamentale che il latte umano, non solo per i suoi valori nutrizionali
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ma anche per il suo impatto di protezione immunologico
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ed anche per come influisce sullo sviluppo orofacciale
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fondamentale quindi sarebbe che si presenti come la prima forma per via orale
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dopo essere passati per la via enterale
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E si è dimostrato che riduce l'incidenza di infezioni e dovrebbe quindi incentivarsi
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Per questo la transizione tra le vie di alimentazione dev'essere vista come un processo progressivo
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molto accorto perché anche questo lavoro influirà sul neurosviluppo
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Quando lavoriamo all'interno dell'unità con le abilità otomotorie e con quello che è di per sé la terapia
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di solito a noi logopedisti piace lavorare con una bocca libera
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e quindi è meglio che la sonda sia via naso ma ovviamente bisogna assicurarsi
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che la via respiratoria non abbia difficoltà e che tutto sia ok
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perché sappiamo che in qualche modo la sonda occluderà un poco il passaggio dell'aria
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ma a livello sensoriale non ci piace molto una sonda via bocca
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perché produce o iper risposta nella prima fase e sarebbe a dire
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molti segnali di stress, come tra i vari ipersalivazione
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oppure, alla lunga se resta, iporisposta, come una desensibilizzazione della zona
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quindi riflessi inibiti, debolezza, ecc.
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Ed è molto importante considerare che la sonda deve stare ben posizionata
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non come in qualsiasi parte, ce ne sono alcune che è come se vadano verso il basso e* il palato
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e quindi produrrà molto fastidio a
livello del*
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Nella pratica neonatale una delle decisioni più frequenti è la scelta
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tra la sonda orogastrica e quella nasogastrica ed è proprio quello di cui stiamo parlando
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perché questa decisione seppure sembra minore avrà implicazioni funzionali, respiratorie, nutrizionali
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ed è davvero molto importante soprattutto per i bebè prematuri
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Solitamente come detto si usa prima quella orogastrica, in primis in modo
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che non interferisca con la via respiratoria
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ed io so che in questa * potranno esserci medici, pediatri che non saranno d'accordo
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ed è normale, io credo infatti che bisogni analizzare caso per caso
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non dovremmo prendere una decisione generalizzante
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perché è meglio considerare caso per caso sulla base di quello che ho terminato di mezionarvi
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in merito alle vie di alimentazione e di quello che faremo a livello oromotorio
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Cosa ci dice l'evidenza?
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Ci invita a considerare la scelta
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ed in questo saggio clinico randomizzato si è comparata l'alimentazione intermittente per bolo*
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usando sonde orogastriche vs quelle nasogastriche in 98 pazienti/bebè prematuri che erano clinicamente stabili
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I risultati furono abbastanza buoni perché quelli che ricevettero alimentazione con sonda nasogastrica
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raggiunsero l'alimentazione completa via orale in un tempo decisamente più breve
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rispetto a quelli che si alimentarono via sonda orogastrica
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Questo perché è inerente al lavoro che facciamo a livello oromotorio
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e questa sonda in qualche modo sta interferendo con il nostro lavoro
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a livello sensoriale e a livello motorio
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Quindi l'importanza di dove metterla incide anche sul risultato ed infine sulla dimissione
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Quando ho iniziato a lavorare nell'unità neonatale dov'è iniziato il mio lavoro in Cile
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i miei focus erano molto diversi rispetto a quello che di solito faceva l' unità
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E ho dovuto fare molti discorsi e mostrare le evidenze
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sempre mettendo in risalto il valore di eseguire dimissioni senza recidive
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avremo dimissioni più celeri, con una maggiore liberazione di letti
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era alquanto crudo dover parlare di numeri e non di risultati umanizzati
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ma nell'unità sappiamo che è piena di prematuri e dobbiamo aprire *
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e quindi parlare con questi numeri mi serviva per rafforzare i miei focus
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in modo che mi dessero l'opportunità di metterle in pratica, e così è stato
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Si sono trovati anche altri risultati come l'incidenza di aspirazione e di spostamento della sonda
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è stato minore nel gruppo con la sonda nasogastrica
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Pertanto si ha un maggior controllo della sicurezza ed è ovvio
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perché all'interno della bocca c'è molto spazio dove muoverla
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Inoltre i lattanti con sonda nasogastrica recuperarono il peso in modo molto veloce
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aspetto fondamentale perché ci parla dell'evoluzione di un neonato ospedalizzato
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*che quello che non si è osservato furono differenze significative tra i 2 gruppi
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in termini di eventi avversi come *necrotizzante, bradicardia e desaturazione
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come se non ci fossero state differenze significative tra l'uno e l'altro
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Questo studio ci viene a ricordare che la scelta della via di alimentazione dev'essere individualizzata
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io so che ci sono protocolli *stabiliti ma ci sono cose che dobbiamo individualizzare
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perché la posizione di una sonda a livello nasogastrico, *non in modo immendiato
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ma già dopo un giorno e con una valutazione completa e corretta
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e che ci suggerisce cambi di sonda ci aiuterà ad avanzare più rapidamente
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L'avanzare della sonda significa che il bebè è più stabile, che non ci sono compromessi respiratori
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e ovviamente non dobbiamo dimenticarci la qualità dalla sonda
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ossia il tipo di fissaggio, e quindi la valutazione giornaliera è importante di come si trova
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Sta ben posizionata? Sta dando fastidio? Lo stato respiratorio continua ad essere ottimale o è cambiato?
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Dovremo cambiare la sonda? E' migliorata?
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Ovviamente il tema respiratorio continua ad essere il fattore chiave per prendere una decisione
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per quando decidere se metterla via naso o via bocca
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Pertanto quando un neonato inizia la sua alimentazione attraverso questa nutrizione parenterale totale
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verso una transizione alla via orale, che sia attraverso il petto della madre o del biberon può tardare
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e questo è quello che voglio che si colga in questa prima lezione
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ossia che ciò dipende da fattori multipli: stabilità clinica, maturità neurologica
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la coordinazione tra suzione-deglutizione-respirazione, tra i molti altri *
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e * l'alimentazione per sondino che sia naso o orogastrica anche questa
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si muterà in una via principale per assolvere a tutte queste esigenze nutrizionali
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fino a quando non si raggiungerà una nutrizione orale
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Tuttavia la letteratura ci segnala che fisiologicamente molti bebè sono potenzialmente pronti
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per cominciare a provare un'alimentazione orale a partire dalla 34° settimana
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perché è connessa con l'organizzazione della saturazione
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perché c'è un miglior* della stabilità cardiorespiratoria, perchè c'è una saturazione migliore
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ma questo significa che tutti i bebè sono automaticamente pronti per iniziare via bocca alla 34° settimana?
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Ve la lascio lì come una domanda, perché la verità clinica è un'altra
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e questa è quella che dovremmo considerare, non dovremo nemmeno, scoccate le 34 settimane
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iniziare con l'alimentazione orale senza
aver fatto nulla prima
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e in molte unità si esegue un focus basato sul provare e sbagliare che già non suona bene
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perché quello che si fa è iniziare la via orale considerando soltanto l'età
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ossia, alla 34° settimana si parte senza considerare altri fattori fondamentali
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come lo sviluppo neurosensoriale, le abilità oromotorie, il controllo globale
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come risponde allo stato, come risponde alla tensione del medio*
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Questo focus sul provare e sbagliare, di andare per tentativi
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oltre a non essere individualizzato potrebbe interferire negativamente sullo sviluppo del bebè
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Per questo è fondamentale il ruolo dei professionisti, dei terapeuti
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specialisti di quello che è il controllo oromotorio e motricità orofacciale neonatale
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perché avremo in tal modo uno sguardo più umano e personalizzato
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Il nostro intervento inoltre permetterà di valutare in modo integrale
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quando realmente un bebè è pronto
per iniziare
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cosa che non ha molto a che vedere
con le settimane
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Claudia * è un'autrice brasiliana che ha molte referenze sui modelli del lavoro neonatale
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e menzionava nel 2000, 25 anni fa che dovremmo iniziare a lavorare molto prima della settimana 34
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ma non aspettare la settimana 34 per iniziare totalmente con l'alimentazione orale
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Possiamo partire quando si avrà
stabilità clinica
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ma ciò nonostante non inizieremo con l'alimentazione orale, ma con altre abilità
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Quindi l'autrice nel suo testo riformula questo modello rigido di età gestazionale quale unico criterio
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e promuoviamo un cambio più votato ad una transizione dell'alimentazione
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che sia progressiva, rispettosa e
controllata, ovviamente
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In questo modo terminiamo questa lezione, spero molto che vi sia piaciuta
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* non partiamo con gli aspetti della valutazione
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ma è importante ed essenziale comprendere questi fattori prima di andare alla valutazione
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Ci vediamo alla prossima lezione.
A presto, ciao.