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(musica vivace)
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(basso)
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Mi sono sempre opposto all'idea
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che il mio processo sia archivistico
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Si tratta di usare i materiali
che ho a disposizione,
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e tali materiali sono incredibilmente ricchi.
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(musica ritmata)
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Per me non è più archivistico di quando
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un compositore si siede a comporre
un nuovo brano,
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le note sono già lì.
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(musica ritmata)
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Beethoven, Bach, Cecil
Taylor, Duke Ellington,
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non creano nuove note,
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capisci che intendo, no?
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Stanno mettendo le note in sequenza.
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(continua la musica ritmata)
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Amplificano la stessa frequenza?
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È diventata solo più forte.
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È un contrappunto a quella frequenza, no?
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In fondo,
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si tratta di come creare
qualcosa di bello.
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(musica ritmata)
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E una cosa bella
è una cosa
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a cui tu vuoi guardare.
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E poi, insieme a ciò,,
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magari si fa altro, come
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"Hey, anche i neri sono essere umani."
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(la musica ritmata continua)
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(cinguettio)
(rumore del traffico)
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Molto di quello che faccio è solo
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una sorta di associazione
libera ma strutturata
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"Topolino era uno scorpione",
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ci sono Topolino e Damballah
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e anche se sono
così diversi
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su un piano materiale ...
uno è un'animazione
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l'altro la fotografia di uno stregone
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ma quando li vedi insieme
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è subito chiaro che guardi
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alla stessa entità in due
diverse versioni..
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Questa è la cosa fondamentale
che mi interessa.
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Per me è come un Big Bang,
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molto specifico e locale
che accade quando
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metti un nero accanto
ad un altro nero.
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Cosa genera tutto questo?
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(musica intensa)
(rumore di sottofondo)
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Anche i film o i video
sono solo estensioni di tutto ciò.
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Che succende quando fai questo_
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So che ognuno
su questo pianeta.
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E poi lo rifai.
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È venuta da un grembo, e
dato che io ho uno di quelli.
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[Arthur] Sai,
hai un Big Bang,
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e lo metti accanto a un altro
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ed a un altro ancora,
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e ancora un altro.
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-Str***a, sono una madre, niente drammi.
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Il fatto che pensiate
che essere donna
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sia questione di cosmetici
mi fa capire
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che non avete idea
di con chi state parlando
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(musica tranquilla)
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E l'unità immagine è solo un altro modo
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di sequenziare immagini.
(musica tranquilla)
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La chiamo un labirinto,
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ma è meno un labirinto
e più una sorta di tour guidato.
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Con una certa possibilità
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di intuizioni sulle relazioni
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che non sarebbero
necessariamente accessibili.
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(musica intensa)
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Mentre lo attraversi fisicamente,
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fai un passo avanti
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e vedi un’altra cosa,
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e la gente
ha visto quell’immagine orribile,
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e ha solo abbassato la testa
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e continuato a camminare,
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solo per trovarsi di fronte a
un'altra immagine orribile,
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capisci?
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E il punto è che sì,
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ci sono immagini definite “orribili”,
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Vedi questa scena cruenta,
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poi vedi l'immagine di una donna nera
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con un pezzo di legno in mano.
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Qual è la relazione?
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(musica intensa)
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Qual è la natura,
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dell’assorbire o
essere soggetti alla violenza?
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(musica intensa)
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Ogni volta che apro 'sta roba,
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è tipo: questa è una cosa.
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Quindi ora sto cercando
di capire che farci.
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Credo sia qui.
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Forse non c'è, ma vediamo
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Penso di averlo messo qui dentro.
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Questo è “Apex”.
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All’inizio avevo solo un file
con dentro delle cose,
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e poi a un certo punto
ho iniziato a metterle in ordine
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e lo facevo così,
mentre ne parlavo.
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E poi a un certo punto,
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“Oh, mettiamolo su una timeline
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così non devi cliccare,
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no?
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(musica elettronica)
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“Apex” parla di una rock band nel futuro.
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La storia si svolge durante
la fine del mondo
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così come lo conosciamo.
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(musica elettronica)
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Il cosiddetto spazio
dell’arte contemporanea,
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è interessante soprattutto
perché è così flessibile,
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cioè in termini di cosa
può essere, capisci?
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Non riesco a immaginare
un altro spazio
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migliore per giocare
con questo tipo di idee.
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(musica soft)
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Ho studiato architettura
alla Howard University.
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Rendendomi conto dopo circa 2 anni
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che ero ambivalente a riguardo,
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perché mi era difficile immaginare
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com’è nella pratica,
giorno dopo giorno.
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Ma i miei interessi
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si sono presto consolidati
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attorno all’idea che inizialmente pensavo
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fosse legata all’architettura.
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Sai, qualcosa tipo:
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se Kind of Blue fosse una casa,
come sarebbe?
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O se Electric Ladyland fosse una casa,
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che aspetto avrebbe?
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Usando la black music come esempio
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di estetica nera in azione.
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Quello che ho capito è che
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quell’impulso di mostrare l’ampiezza
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e la complessità del trasporre
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l’estetica nera in qualsiasi cosa tu faccia
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era, in fondo, ciò che mi interessava.
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Se guardi dove la
cultura afroamericana è più forte,
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è negli spazi
dell’espressività immateriale.
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Sai, musica, danza, cose così,
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cose che puoi fare con il corpo.
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♪ This is a God dream ♪
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♪ This is a God dream ♪
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♪ We on an ultra light beam ♪
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♪ We on an ultra light beam ♪
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I neri erano materie prime,
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quindi tutta l’idea di creare cose,
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cioè essere in grado di usare materiali,
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non era così semplice.
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Le persone nere ricreano le cose
usandole in modo diverso
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da quello proprio.
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La questione dell’appropriazione
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mi ha permesso di muovermi
in un modo che avesse senso
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per me come persona nera, vista la mia,
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come già detto,
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relazione con la materia.
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Prendi qui e mettilo lì
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è come dire: non mi occorre
avere materiale.
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Non devo creare materiale.
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Non devo creare niente
per creare qualcosa.
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Sì, certo.
Tra poco vado.
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– No, no, no, volevo solo
passare a prendere un po’ d’affetto.
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Sembra fantastico.
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Sì, è, di nuovo,
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un artefatto del mio universo alternativo.
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Lei non ha mai pubblicato un disco.
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È solo un fermo immagine da un video.
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[Agente] Voltati.
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Cammina all’indietro,
tieni le mani in alto.
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Avanti.
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[agente 2] Indietro.
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Ancora indietro
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Ancora indietro.
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Mi piace dire che
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siamo i canarini nella miniera
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della civiltà occidentale.
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Nessuno vuole il nostro posto.
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Nessuno vuole essere nero.
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Ma allo stesso tempo,
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quando vedono i neri,
quasi paradossalmente,
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esistiamo anche come una sorta di emblema
della possibilità
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di trascendere vincoli profondi.
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Capisci che intendo?
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Tutti hanno un piede sul nostro collo,
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ma noi restiamo in piedi.
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(musica elettronica)
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