Il mito cambogiano del fulmine, del tuono e della pioggia - Prumsodum Ok

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"Moni Mekhala Ream Eyso" è la rappresentazione di teatro-danza più sacra della Cambogia. Viene eseguita ogni anno nella cerimonia buong suong e spiega le origini del fulmine, del tuono e della pioggia secondo la popolazione Khmer. Prumsodun Ok ci racconta questa storia che ancora oggi fa luce sul nostro pianeta.

Lezione di Prumsodun Ok, animazione di Silvia Prietov.

C'era una volta

un potente eremita
chiamato Lok Ta Moni Eysei.

Aveva tre studenti promettenti:

Moni Mekhala, la geniale dea dei mari,

Vorachhun, la sfarzosa
manifestazione della Terra,

e Ream Eyso, un demone
dal cuore ardente e appassionato.

Lok Ta volle donare un regalo
allo studente più meritevole.

Per determinare il migliore tra loro,
mise a punto una sfida:

il primo che avrebbe raccolto
un bicchiere pieno di rugiada

sarebbe diventato il possessore
di quel dono misterioso.

Non appena calò il sole, Vorachhun e
Ream Eyso si avventurarono nella foresta.

Non risparmiarono neanche
una foglia o un filo d'erba,

scuotendo il prezioso liquido
dentro i loro bicchieri.

Quando tornarono
nella capanna dell'eremita,

trovarono Moni Mekhala ad aspettarli
con un bicchiere pieno di rugiada.

Aveva lasciato il suo scialle fuori
durante la notte

e vinse la sfida semplicemente
strizzandolo dentro il suo bicchiere.

Fiero di tutti i suoi studenti,
amandoli come figli,

Lok Ta li sorprese con tre doni.

Tramutò la rugiada di Ream Eyso
in un'ascia di diamante,

quella di Vorachhun in un pugnale magico,

e quella di Moni Mekhala
in una sfera di cristallo mai vista prima.

Presto Ream Eyso divenne geloso,
e decise di sottrarre il dono di Mekhala.

Insieme a Vorachhun tentarono di
corteggiarla per poter ottenere la sfera.

Ma non appena lei rifiutò
le loro cortesie, volando via,

Ream Eyso decise
di rubare la sfera con la forza.

Ream Eyso si mise in volo
alla ricerca di Moni Mekhala,

spinto da una gelosia impetuosa.

Per strada, incontrò
Vorachhun e lo attaccò,

sapendo che il virtuoso principe
lo avrebbe fermato nel suo intento.

Il demone prese
il controllo della battaglia,

e scaraventò Vorachhun
contro una montagna.

Certo della morte di Vorachhun,

Ream Eyso continuò nella ricerca
finché non trovò Moni Mekhala.

Pretese che lei
e le sue amiche ubbidissero a lui,

il più geniale studente di Lok Ta
e legittimo proprietario della sfera,

o sarebbero morte come Vorachhun.

Mekhala, senza paura, rifiutò e volò via,

sperando di condurre il demone
lontano dalle sue amiche.

Ream Eyso abboccò all'esca, squarciando
nube dopo nube nel suo inseguimento.

Una volta lontani,
Mekhala affrontò il suo inseguitore.

Ream Eyso rivendicò ancora una volta
la sfera, ma la dea rimase imperterrita.

Infuriato, fece roteare
la sua ascia di diamante.

Prima di poterla scagliare,
Mekhala lanciò la sua sfera in aria.

Elevandosi sopra il cielo,

emise potenti lampi luminosi
che accecarono il demone.

Ream Eyso lasciò la sua ascia
nella disperazione più totale.

Mentre volava nel cielo
tagliando le nuvole,

creò profondi e rumorosi tuoni.

E quando il fulmine
si mescolò col tuono,

preziosi semi d'acqua
caddero dal cielo: la pioggia.

Mekhala si avvicinò a Ream Eyso,
cieco ed impotente senza la sua ascia.

Rifletté su come comportarsi
con quell'assassino.

Ricordando la gentilezza
e l'amore del suo maestro,

Moni Mekhala scelse la compassione
e volò via nel cielo.

Poco dopo, Ream Eyso riottenne
la forza, ritrovò la sua ascia e la seguì.

Tuono, fulmine e pioggia continuarono
a danzare attorno alla Terra.

Alcune gocce caddero su Vorachhun
e lo riportarono in vita,

la sua pelle dorata come
un campo di riso pronto per la coltura.

Afferrando il suo pugnale magico,

volò nel cielo alla ricerca
di Ream Eyso e Moni Mekhala.