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Samadhi
è un'antica parola sanscrita, per la quale non c'è una moderna traduzione.
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Fare un film su Samadhi è una sfida fondamentale.
Samadhi è qualcosa che non può essere concepito a livello mentale.
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Questo film è semplicemente la manifestazione esteriore del mio personale viaggio interiore.
L'intenzione non è di insegnarti riguardo al Samadhi, o fornirvi informazioni per la mente, ma
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ispirarti a scoprire direttamente la tua vera natura.
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Samadhi è oggi più importante che mai.
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Siamo in un momento storico in cui abbiamo non solo dimenticato il Samadhi, ma abbiamo anche dimenticato
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di averlo scordato.
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Questo dimenticare è Maya, l'illusione di
se stessi
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Come esseri umani la maggior parte vive immersa nella propria vita quotidiana, senza pensare a ciò che siamo
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al perché siamo qui, o dove stiamo andando.
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La maggior parte di noi non ha mai capito il vero Sé, l'anima, o ciò che il Buddha chiamava Anatta-
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- Ciò che è oltre il definito e la forma, al di là del pensiero.
Di conseguenza noi crediamo d'essere questo corpo limitato.
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Viviamo nella paura, conscia o inconscia, che questa limitata struttura
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con cui ci identifichiamo, morirà.
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Nel mondo di oggi la stragrande maggioranza delle persone che sono
impegnate in cose religiose o spirituali
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tipo lo yoga, la preghiera, la meditazione, il chanting o qualsiasi altro tipo di rituale, pratica
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tecniche da cui è condizionata.
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Il che significa che sono solo costruzioni dell'ego.
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Il problema non è la ricerca e l'attività ma
il pensare di avere trovato la risposta in qualche
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forma esteriore.
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La spiritualità nella sua forma esteriore non è diversa dal pensiero patologico
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che impera in tutto il mondo.
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È un ulteriore agitazione della mente.
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piu'un fare umano, opposto all'essere umano.
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L' ego vuole più soldi, più potere,
più amore, di più di ogni cosa.
Quelli nel cosiddetto cammino spirituale desiderano
di essere più spirituali, piú svegli, più equanimi,
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più pacifici, più illuminati.
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Il pericolo della visione di questo film è che la vostra mente voglia acquisire Samadhi.
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Ancora più pericoloso è che la vostra mente possa pensare di avere raggiunto Samadhi.
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Ogni volta che c'è il desiderio di raggiungere qualcosa
possiamo essere sicuri che c'é l'ego
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al lavoro.
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Samadhi non significa raggiungere o aggiungere qualcosa a noi stessi.
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Realizzare Samadhi significa imparare a morire prima di morire.
La vita e la morte sono come lo yin e lo Yang-un continuum inseparabile .
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che si dispiega incessantemente,Senza inizio e senza fine.
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Quando respingiamo la morte, respingiamo anche la vita.
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Quando si sperimenta direttamente la verità
di chi siamo, non si ha più paura della vita
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o della morte.
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Ci è stato detto chi siamo dalla nostra società e dalla nostra cultura, e allo stesso tempo siamo
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schiavi nel più profondo inconscio biologico
del desiderio e dell'avversione che governa le nostre scelte.
L'ego non è altro che l'impulso a ripetere.
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È semplicemente il modo in cui una volta l'energia si e' espressa e la tendenza a rimanere
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in quella modalità, sia che sia positiva o che sia negativa per l'organismo.
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Ci sono infiniti livelli di memoria o mente,
spirali all'interno di spirali.
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Quando la tua coscienza si identifica con la mente o ego, diventa soggetta a un condizionamento
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sociale, che si può chiamare la matrice.
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Ci sono aspetti dell' ego di cui possiamo essere consapevoli, ma è l'inconscio,
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le sue connessioni arcaiche, le primordiali paure esistenziali,
che in realtà ci guidano.
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Infiniti schemi, che ci guidano verso il piacere e ci fanno evitare il dolore, vengono sublimati in
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comportamenti patologici .... nel nostro lavoro ....nelle nostre relazioni .... nelle nostre convinzioni, nella nostra stessa
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mente, e in tutto il nostro modo di vivere.
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Come il bestiame, la maggior parte degli esseri umani vive e muore in passiva sottomissione, nutrendo con le loro vite la Matrice.
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viviamo vite chiuse in schemi limitati.
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Vite spesso piene di grande sofferenza e non ci rendiamo conto che in realtà possiamo
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diventare liberi.
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E 'possibile lasciare la vita ereditata dal passato, per vivere quella che sta
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aspettando di accadere attraverso il mondo interiore.
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Siamo tutti nati in questo mondo
condizionati da strutture biologiche, ma senza essere consapevoli di noi stessi
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Spesso, quando si guarda negli occhi di un bambino
non vi è alcuna traccia del sé, solo un vuoto luminoso.
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La persona che uno diventa e' una maschera indossata sopra la coscienza.
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Shakespeare ha detto, "Tutto il mondo è un palcoscenico,
e tutti gli uomini e le donne semplicemente attori ".
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In un individuo risvegliato, la coscienza brilla attraverso la personalità, attraverso la maschera.
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Quando si è svegli, non ci identifichiamo
con il nostro personaggio.
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Non si crede di essere le maschere che
stiamo indossando.
Ma nemmeno si rinuncia a un interpretare un ruolo.
Quando siamo identificati con il nostro personaggio, la nostra "persona", questo è
Maya, l'illusione del sè.
Samadhi è svegliarsi dal sogno del tuo personaggio nel dramma della vita.
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duemila e quattrocento anni dopo che Platone scrisse la Repubblica, l'umanità stà ancora cercando la
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via d'uscita della caverna di Platone.
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Infatti potremmo essere ancora immersi in illusioni più che mai.
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Platone come Socrate descrisse un gruppo di persone che vivevano incatenati in una grotta per tutta la loro vita,
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di fronte a un muro bianco.
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Tutto ciò che potevano vedere erano le ombre proiettate sulla parete dalle cose che passavano davanti
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a un fuoco che era dietro di loro.
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Questo spettacolo di marionette diventava il loro mondo.
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Secondo Socrate, le ombre erano così
vicino ai prigionieri che null'altro sarebbero mai arrivati a vedere
della realtà.
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Anche dopo essergli stato detto circa il mondo esterno
continuarono a credere che le ombre
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erano tutto ciò che esiste.
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Anche se sospettavano ci fosse qualcos'altro, non erano disposti a lasciare quello che era
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familiare.
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L'umanità oggi è come le persone che hanno
visto solo le ombre sulla parete della caverna.
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Le ombre sono analoghe ai nostri pensieri.
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Il mondo del pensiero è l'unico mondo che conosciamo.
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Ma c'è un altro mondo che è al di là
del pensiero.
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Al di là della mente dualistica.
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Siete disposti a lasciare la grotta, a lasciare
tutto ciò che avete conosciuto per scoprire la verità
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di chi sei?
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Al fine di sperimentare il Samadhi è necessario distogliere l'attenzione dalle ombre, lontano
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dai pensieri verso la luce.
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Quando una persona è solamente abituato all'oscurità allora deve a poco a poco abituarsi alla luce.
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Come l'acclimatarsi a qualsiasi nuovo paradigma ciò
richiede tempo e impegno, e la volontà di
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esplorare il nuovo, così come di gettare il vecchio.
La mente può essere paragonata ad una trappola per la coscienza,
un labirinto o una prigione.
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Non è che si sia in prigione, si è
la prigione.
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La prigione è un'illusione.
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Se sei identificato con un sé illusorio,
allora sei addormentato.
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Una volta che si sia a conoscenza della prigione, se si combatte
per uscire dalla illusione, allora si sta trattando
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l'illusione come se fosse reale e tu rimani ancora addormentato, solo che adesso il sogno diventa
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un incubo.
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Inseguirai e scapperai dalle ombre
per sempre.
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Samadhi è risvegliarsi dal sogno del
sé separato o il costrutto egoico.
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Samadhi è risvegliarsi dall'identificazione con
la prigione che chiamo "me"
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Non si può mai realmente essere liberi, perché ovunque
si vada, la vostra prigione sara' lì.
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per Risvegliarsi, non si tratta di sbarazzarsi della mente
o della Matrice, al contrario; quando non
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si e' identificati con essa, allora si può sperimentare
il gioco della vita più pienamente, godendosi lo
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spettacolo così com'è, senza desiderio o paura.
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Negli antichi insegnamenti questo è stato chiamato il
gioco divino di Lila: il gioco del giocare
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nella dualità.
La coscienza umana è un continuum.
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Ad un estremo, gli esseri umani sono identificati con
il sé materiale.
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D'altro estremo è Samadhi, la cessazione
di sé.
Ogni passo che facciamo sul continuum verso
Samadhi, porta meno sofferenza.
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Meno sofferenza non significa che la vita è libera
dal dolore.
Samadhi è al di là della dualità del dolore e del
piacere.
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Il significato è che c'è meno mente,
meno sè che crea resistenza a qualunque cosa accada
e si comprende che la resistenza è ciò che crea
sofferenza.
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Realizzare Samadhi anche una volta sola ti permette di
vedere ciò che è dall'altra estremità del continuum.
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Vedere che c'è qualcos'altro oltre al mondo materiale e l'interesse personale.
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Quando vi è una cessazione effettiva della
struttura del sé in Samadhi non c'è pensiero egoico,
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alcun sé, alcuna dualità ma c'è ancora un "io Sono", Anatta o no-sè.
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In quel vuoto è l'alba di prajna o
sapienza- La comprensione che il sé immanente
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è ben oltre il gioco della dualità, al di là
dell'intero continuum.
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L'immanente Sè è senza tempo, immutabile,
sempre ora.
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L'illuminazione è la fusione della primordiale spirale, il mutevole mondo manifesto
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o Lotus in cui il tempo si svolge, con il vostro essere senza tempo.
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La tua connessione interiore cresce come un fiore che si dispiega continuamente appena ti dis-identifichi con il sé, divenendo
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un ponte vivente tra il mondo del tempo
e l'eternitá.
Realizzare semplicemente il sé immanente è solo l'inizio del cammino.
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La maggior parte delle persone dovranno sperimentare e perdere
Samadhi innumerevoli volte in meditazione prima che
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di essere in grado di integrarlo in altri aspetti
della vita.
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Non è insolito avere profonde intuizioni
sulla natura del vostro essere durante la meditazione
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o auto-osservazione, solo per ritrovarsi nuovamente
a ricadere in vecchi schemi, a dimenticare
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la verità di chi si sia.
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Realizzare quell'immobilità o vuoto in
ogni aspetto della vita, ogni aspetto del proprio
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sé, significa diventare vuoto danzante come tutte le
cose.
L'immobilita' non è qualcosa di separato dal movimento.
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Non è opposta al movimento.
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L'immobilitá del Samadhi è identica
al movimento, la forma è identica al vuoto.
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Questo è senza senso per la mente perché la mente
è immersa nella dualità.
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René Descartes, il padre della filosofia occidentale,
è famoso per il detto "Penso dunque
Sono".
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Nessun altra frase racchiude in modo più chiaro
la caduta della civiltà e la completa
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identificazione con le ombre sulla parete nella grotta.
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L'Errore di Cartesio, come l'errore di quasi
tutti gli esseri umani, è stata l'equiparazione dell'essere elementare
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con il pensiero.
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All'inizio del suo più famoso trattato,
Cartesio ha scritto che quasi tutto può
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essere messo in dubbio; si può mettere in dubbio i propri sensi,
e anche i propri pensieri.
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Allo stesso modo nel Sutra Kalama il Buddha ha detto
che al fine di accertare la verità, si
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devono mettere in dubbio tutte le tradizioni, le Scritture, gli insegnamenti
e tutto il contenuto della propria mente e
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dei propri sensi.
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Entrambi hanno iniziato con un grande scetticismo,
ma la differenza é stata che Cartesio si è fermato a
indagare al livello del pensiero, mentre
il Buddha è andato più profondamente ed ha penetrato
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i livelli più profondi della mente.
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Forse se Cartesio fosse andato oltre la sua mente pensante,
si sarebbe reso conto della sua vera natura
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e la coscienza occidentale oggi sarebbe molto diversa.
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Invece, Cartesio ha descritto la possibilità
di un demone malvagio che potrebbe tenerci
sotto un velo di illusione.
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Cartesio non ha riconosciuto questo demone malvagio
per quello che era.
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Come nel film Matrix, potremmo essere tutti
allacciati per l' alimentazione a qualche programma elaborato
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in un mondo illusorio.
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Nel film, gli esseri umani vivevano la loro vita
nella Matrix, mentre su un altro livello
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erano semplicemente batterie, che con la loro vita alimentavano la
forza delle macchine le quali utilizzavano quell' energia
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per i propri Scopi.
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La gente vuole sempre dare la colpa a qualcosa al di fuori
di sé per lo stato del mondo o
per la propria infelicità.
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Sia che si tratti di una persona, un gruppo particolare
o un paese, una religione o un qualche tipo di controllo da parte di
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Illuminati come il demone malvagio di Cartesio , o
le macchine senzienti di Matrix.
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Ironia della sorte, il demone che Cartesio aveva immaginato
era la cosa stessa che aveva usato per definire se stesso.
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Quando realizzi Samadhi, diventa chiaro
che vi è un controllore, che c'è una macchina,
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e un demone malvagio che ti succhia la vita giorno dopo
giorno.
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Quella macchina sei tu.
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La struttura di voi stessi è costituita da tanti piccoli
sub-programmi che ci condizionano o piccoli boss.
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Un piccolo boss che desidera ardentemente cibo, un altro che
brama denaro, un altro che vuole Status, posizione, potere,
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sesso, intimità.
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Un altro vuole coscienza o attenzione da parte degli
altri.
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I desideri sono letteralmente infiniti e non possono
mai essere soddisfatti.
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Spendiamo un sacco di tempo ed energie decorando le
nostre prigioni, cedendo alle pressioni per migliorare
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le nostre maschere, e alimentando i piccoli boss,
rendendoli più potenti.
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Come tossicodipendenti, più cerchiamo di soddisfare
i piccoli boss, più ci troviamo a desiderare.
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Il cammino verso la libertà non è il miglioramento di sé,
o in qualche modo soddisfare lo scopo del sé,
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ma consiste nel rinunciare del tutto agli scopi del sé.
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Alcune persone temono che il risveglio della loro vera natura significhi la perdita della loro individualitá,
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e il godimento della vita.
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In realtà, è vero il contrario; l'unica
individuazione dell'anima può essere espressa solo
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quando il sé condizionato è superato.
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Poiché rimaniamo addormentati nella Matrice
la maggior parte di noi non scopre mai ciò che l'anima realmente
vuole esprimere.
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Il cammino verso Samadhi implica la meditazione, che significa sia l' osservazione dell'io condizionato; quello
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che cambia, e sia la realizzazione della vostra vera natura;
quella che non cambia.
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Quando arrivi al tuo punto fermo, la fonte del tuo essere, allora aspetti per ulteriori istruzioni
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senza alcuna insistenza su come il mondo esterno
deve cambiare.
Non sarà fatta la mia volontà, ma una volontà più alta.
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Se la mente cerca solo di cambiare il mondo esterno per conformarsi ad un'idea di quello che tu
Pensi dovrebbe essere il percorso , è come cercare di cambiare l'immagine in uno specchio manipolando
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il riflesso.
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Per far sorridere l'immagine in uno specchio, ovviamente,
non puoi manipolare il riflesso, devi realizzare prima la fonte autentica
della riflessione.
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Una volta compreso il sé autentico, non significa che qualsiasi cosa esterna debba necessariamente
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cambiare.
Ciò che cambia è la consapevole, intelligente,
energia interiore o prana che viene liberata da
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modelli condizionati e diventa disponibile
per essere diretta dall'anima.
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Si può diventare consapevoli dello scopo dell'anima solo quando si è in grado di guardare il sé-condizionato
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e le sue attività senza fine, e lasciarli
andare.
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Nella mitologia greca, si è detto che gli dei
avessero condannato Sisifo a ripetere un assurdo
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compito per tutta l'eternità.
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Il suo compito era quello di spingere per sempre un masso fino in cima a
una montagna, solo per vederlo rotolare giù di nuovo.
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L'esistenzialista francese autore e vincitore del premio Nobel, Albert Camus, ha visto la situazione di
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Sisifo come una metafora per l'umanità.
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Ha posto la domanda, 'Come possiamo trovare un significato in questa esistenza assurda? '.
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Come esseri umani lavoriamo continuamente, alla costruzione
di un domani che non arriva mai, e poi
muoriamo.
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Se veramente ci rendiamo conto di questa verità, o impazziremo se ci siamo identificati con il nostro Se
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Personale egoico, o ci risveglieremo e diventeremo liberi.
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Non possiamo mai avere successo nella lotta esterna,
perché è solo un riflesso del nostro mondo interiore
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Lo scherzo cosmico, l'assurdità della situazione
diventa chiara quando vi è un completo e
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totale fallimento del sé egoico di risvegliarsi
attraverso le sue attività futili.
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Nello Zen c'è un detto, "Prima dell' illuminazione taglia la legna, trasporta l'acqua.
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Dopo l' illuminazione taglia la legna, e porta l'acqua ".
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Prima dell'illuminazione bisogna rotolare la sfera sulla collina, dopo l'illuminazione uno deve
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rotolare la palla su per la collina.
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Cosa è cambiato?
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La resistenza interna a ciò che è.
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La lotta è stata abbandonata, o meglio
chi lotta è stato realizzato come essere
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illusorio.
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La volontà individuale o la mente individuale e
volontà divina, o mente superiore, sono allineati.
Samadhi è in definitiva un'abbandono di tutte le resistenze interiori - di tutti i fenomeni che cambiano, senza
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eccezione.
Chi è in grado di realizzare la pace interiore,
a prescindere dalla circostanza, ha raggiunto
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il vero Samadhi.
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Si è lasciata cadere la resistenza non perché si perdona
una cosa o un'altra, ma in modo che la vostra libertà
interiore non sia condizionata dall' esterno.
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E 'importante notare che quando accettiamo
la realtà così com'è, non necessariamente
significa che smettiamo di agire nel mondo,
o che si diventa meditatori pacifisti.
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A dire il vero il contrario può essere vero; quando siamo
liberi di agire senza essere guidati da motivazioni
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inconscie, allora è possibile agire in allineamento
con il Tao, con tutta la forza della nostra
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energia interiore.
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Molti sostengono che per modificare il
mondo e portare la pace dobbiamo combattere
strenuamente contro chi percepiamo come nostri nemici.
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Lottare per la pace è come gridare per il silenzio;
si crea solo più di quello che non si vuole.
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In questi giorni c'è una guerra contro tutto:
una guerra contro il terrorismo, una guerra contro la malattia,
una guerra contro la fame.
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Ogni guerra è in realtà una guerra contro noi stessi.
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La lotta è parte di un'allucinazione collettiva.
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Diciamo che vogliamo la pace, ma continuiamo
a eleggere leader che si impegnano per la guerra.
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Mentiamo a noi stessi dicendo che siamo per
i diritti umani, ma continuiamo ad acquistare prodotti
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realizzati in fabbriche che sfruttano.
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Diciamo che vogliamo aria pulita, ma noi continuiamo a
inquinare.
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Vogliamo la scienza per curarci dal cancro, ma non
cambiamo i nostri comportamenti abituali autodistruttivi
che aumentano la nostra probabilità di essere malati.
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Ci illudiamo che stiamo promuovendo
una vita migliore.
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Noi non vogliamo vedere le nostre parti nascoste che
tollerano sofferenza e morte.
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La convinzione che siamo in grado di vincere una guerra contro il cancro,
la fame, il terrorismo, o qualsiasi nemico che sia stato creato
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dal nostro pensiero e comportamento, in realtà
ci lascia illudere continuamente che
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non dobbiamo cambiare il modo in cui
operiamo su questo pianeta.
Il mondo interiore è dove la rivoluzione deve avvenire in
primo luogo.
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Solo quando sentiremo direttamente la spirale
della vita dentro di noi il mondo esterno sarà entrato in
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allineamento con il Tao.
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Fino ad allora, tutto quello che facciamo si aggiungerà al
caos già creato dalla mente.
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La guerra e la pace sorgono insieme in una infinita
danza; essi sono un continuum.
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Una metà non può esistere senza l'altra.
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Proprio come la luce non può esistere senza il buio, e
l'alto non può esistere senza il basso.
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Il mondo sembra voler luce senza oscurità,
pieno, senza vuoto, felicità senza
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tristezza.
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Più la mente viene coinvolta, tanto più
frammentato il mondo diventa.
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Ogni soluzione che viene dalla mente egoica
è guidato dall'idea che c'è un problema,
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e la soluzione diventa un problema ancora più grande
di quello che stava cercando di risolvere.
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Ció che si resiste persiste.
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L'ingegno umano crea nuovi antibiotici solo
per trovare una natura un sempre più abile come i batteri
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che diventano più resistenti.
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Nonostante i nostri sforzi nella lotta in corso,
la prevalenza del cancro è in aumento,
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il numero di persone che soffrono la fame nel mondo in costante
crescita, il numero di attacchi terroristici in tutto il mondo
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continua a salire.
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Cosa c'è di sbagliato con il nostro approccio?
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Come l'apprendista stregone del poema di Goethe, abbiamo preso possesso di una grande potenza,
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ma senza avere la saggezza per utilizzarla.
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Il problema è che noi non comprendiamo lo
strumento che stiamo utilizzando.
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Non capiamo la mente umana e il suo
giusto ruolo e lo scopo.
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La crisi nasce dal modo limitato e condizionato
in cui pensiamo, il nostro modo di sentire e
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sperimentare la vita.
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Il nostro razionalismo ci ha derubati della nostra capacità
di riconoscere e sperimentare la saggezza di
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molte antiche culture.
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Il nostro pensiero egoico ci ha derubato della capacità
di sentire lo spessore e la profonda sacralità
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della vita, la numinosità della vita, e di realizzare
completamente i diversi livelli di coscienza,
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che sono ormai quasi perduti per l'umanità.
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Nell'antica tradizione egizia, Neters
erano forme archetipe le cui caratteristiche
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potrebbero essere incarnate da coloro ha purificato i loro
corpi fisici e spirituali, in modo tale
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da essere idonei ad ospitare coscienze più elevate.
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L'originale Neter, o il principio divino
di questa saggezza è stato conosciuto come Thoth o Tehuti.
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Spesso dipinto come uno scriba con la testa di
un uccello o Ibis, e ha rappresentato l'origine
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di tutta la conoscenza e la saggezza.
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Thoth potrebbe essere descritto come il principio cosmico
del pensare o del pensiero.
Thoth ci ha dato la lingua, i concetti, la scrittura,
la matematica, e tutte le arti e le manifestazioni
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della mente.
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Solo coloro che erano passati attraverso un addestramento speciale
erano autorizzati ad accedere alla conoscenza sacra di Thoth.
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Il libro di Thoth non è un libro fisico,
ma è la saggezza del regno akashico o eterico
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La leggenda narra che la conoscenza di Thoth era
profondamente nascosta in un luogo segreto all'interno di ogni
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essere umano, ed era protetta da un serpente d'oro.
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L' archetipo o mito perenne del serpente
o del drago a guardia di un tesoro è ciò che
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permea molte culture ed è stato chiamato
con nomi come kundalini shakti, chi, santo
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spirito e energia interiore.
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Il serpente d'oro è il costrutto egoico
che è vincolato nelle energie interiori e finché
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non venga dominato e superato, l'anima
non sarà mai in grado di raggiungere la vera saggezza.
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E 'stato detto che il libro di Thoth ha portato
nient'altro che sofferenza a qualsiasi individuo che lo ha
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letto, anche se avesse trovato i segreti
degli dei stessi e tutto ciò che è nascosto
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all'interno delle stelle.
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Ciò che deve essere compreso è che il libro ha portato
sofferenza a qualsiasi individuo che lo ha letto, qualsiasi
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ego che ha cercato di controllarlo.
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Nella tradizione egiziana la coscienza risvegliata
era rappresentata da Osiride.
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Senza questa coscienza risvegliata, qualsiasi conoscenza
o comprensione ottenuta del sé limitato
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sarebbe pericolosa, scollegata dalla saggezza
superiore.
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L'occhio di Horus doveva essere aperto.
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Il significato esoterico che troviamo qui è
simile alla storia più familiare della "
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caduta "nel giardino di Eden.
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Il libro di Thoth é parallelo al libro della conoscenza
del bene e del male, il cui frutto Adamo ed Eva
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sono stati tentati di mangiare.
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L'umanità, naturalmente, ha già mangiato del frutto proibito, e ha già aperto il libro di Thoth, ed
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è stata cacciata fuori dal giardino.
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Il serpente è una metafora della spirale primordiale
che si estende dal microcosmo al
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il macrocosmo.
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Oggi noi siamo il serpente
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E 'la mente egoica che si esprime come il
mondo manifesto.
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Non abbiamo mai avuto prima l'accesso a così tanta
conoscenza.
Siamo andati in profondità nel mondo materiale,
anche trovando la cosiddetta particella di Dio, ma
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non siamo mai stati più limitati, più ignoranti
riguardo a chi siamo, a come vivere, e non
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comprendiamo il meccanismo con cui creiamo la
sofferenza.
Il nostro pensiero ha creato il mondo così com'è
adesso.
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Ogni volta che etichettiamo qualcosa come buona o cattiva,
o creiamo la preferenza nella nostra mente è dovuto
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per il venire in essere di strutture egoiche
o interessi personali.
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La soluzione non è quella di combattere per la pace o
conquistare la natura, ma di riconoscere semplicemente la
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verità; che l'esistenza stessa della struttura dell'io
crea dualità, una divisione tra
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sé stessi e altro, mio e tuo, uomo e natura, interno ed esterno.
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L'ego è violenza; richiede una barriera,
un confine dall'altro per essere.
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Senza l'ego non c'è guerra contro qualsiasi cosa.
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Non c'è arroganza, no c'é oltrepassare la natura per creare profitto.
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Queste crisi esterne nel nostro mondo riflettono
una gravi crisi interna; noi non sappiamo chi
siamo.
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Siamo completamente identificati con la nostra identità egoica,
consumati da paure e siamo tagliati
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fuori dalla nostra vera natura.
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Razze, religioni, paesi, partiti politici,
qualsiasi gruppo a cui apparteniamo, tutti rafforzano
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le nostre identità egoiche.
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Quasi ogni gruppo che esiste sul pianeta
oggi rivendica la sua prospettiva come vera
e corretta, esattamente come facciamo a livello individuale.
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Sostenendo la verità come propria, il gruppo
perpetua la propria esistenza nello stesso
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modo che un Ego o auto struttura definisce se
stessa nei confronti di altri.
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Ora più che mai realtà diverse e
sistemi di credenze polarizzati sono coesistenti sulla
terra.
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E 'possibile che persone differenti sperimentino
pensieri e emozioni completamente differenti
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come reazioni agli stessi fenomeni esterni.
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Allo stesso modo, samsara e nirvana, paradiso
e inferno, sono due diverse dimensioni che occupano
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lo stesso mondo.
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Un evento che può sembrare apocalittico a uno
persona, potrebbe essere visto come una benedizione da un altro.
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Quindi, quello che sta diventando evidente è che le vostre circostanze esterne non devono influenzare il
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vostro mondo interiore in alcun modo particolare.
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Realizzare Samadhi è diventare una ruota auto-alimentata, per diventare autonomi, un universo a
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se stessi.
La vostra esperienza di vita non è contingente
ai fenomeni che cambiano.
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Un'analogia può essere fatta con il cubo di Metatron.
Metatron è menzionato in vari antichi testi cristiani,
Islamici e ebraici, ed è archetipicamente
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relativo all' egiziano Neter Thoth, come pure a
Ermete Trismegisto della Grecia.
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Metatron è intimamente connesso con il
tetragramma.
Il tetragramma è il modello fondamentale geometrico, il modello o emanazione primordiale
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della realtà fisica, che è stato chiamato
la parola di Dio o Logos.
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Qui vediamo una rappresentazione bidimensionale
della figura, ma se si guarda in un certo modo,
si vede un cubo di tre Dimensioni.
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Quando si vede il cubo, nulla è cambiato
nella figura, ma la vostra mente ha aggiunto una nuova
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dimensione al vostro vedere.
La dimensionalità o la prospettiva di una persona è semplicemente una questione di abituarsi ad una nuova maniera
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di percepire il mondo.
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Realizzando Samadhi diventiamo liberi dalla prospettiva,
o liberi di creare nuove prospettive, perché
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non c'è un sé investito in o collegato a
un punto di vista particolare.
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Le più grandi menti della storia umana hanno spesso
sottolineato livelli di pensiero oltre la struttura
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limitata del sé.
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Einstein ha detto "La vera misura di un essere umano è determinata in primo luogo dalla misura
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e il senso in cui ha raggiunto la liberazione
dal sé. "
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Quindi non è che il pensiero e l'esistenza
del sé sia un male, il pensiero è un meraviglioso
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strumento quando la mente è al servizio del cuore.
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Nel Vedanta si dice che la mente fa
un buon servitore, ma un misero padrone.
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L'ego filtra la realtà perpetuamente attraverso
il linguaggio ed etichette, e giudica costantemente.
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Preferendo una cosa piuttosto che un'altra.
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Quando la mente e i sensi sono il vostro padrone,
creeranno infinite sofferenze, infiniti
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desideri o avversioni, che ci bloccano nella
matrice del pensiero.
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Se si vuole realizzare Samadhi, non giudicare
i tuoi pensieri come buoni o cattivi, ma scopri
chi tu sia prima del pensiero, prima dei
sensi.
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Quando tutte le etichette vengono abbandonate, allora è possibile vedere le cose come sono.
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Nel momento in cui a un bambino viene detto che cosa sia un uccello,
se crede a quello che gli viene detto allora
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non vedrà mai più un uccello.
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Vedrà solo i propri pensieri.
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La maggior parte della gente pensa di essere libera, cosciente
e sveglia.
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Se credi di essere già sveglio, allora perché dovresti fare il difficile lavoro
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per ottenere ciò che credi già di avere?
Prima che sia possibile risvegliarsi, è necessario accettare che sei addormentato, vivendo
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nella matrice.
Esamina la tua vita con onestà, senza mentire
a te stesso.
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Sei in grado di fermare il modello robotico , ripetitivo
del tuo stile di vita se lo desideri?
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Puoi smettere di cercare il piacere o evitare
il dolore, Sei dipendente da certi cibi, attività,
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divertimenti?
Stai costantemente giudicando, incolpando, criticando te stesso e gli altri?
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La tua mente cerca incessantemente stimoli,
o sei completamente appagato solamente restando
in silenzio?
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Reagisci a come la gente pensa di te?
Sei alla ricerca di approvazione, di rafforzamenti positivi?
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Danneggi mai in qualche modo le situazioni nella tua vita?
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La maggior parte delle persone sperimenteranno la loro vita
allo stesso modo oggi di come lo faranno domani e fra un
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anno da ora, e fra dieci anni da ora.
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Quando cominci ad osservare la tua natura simile ad un robot diventi più sveglio.
Cominci a capire la profondità del problema.
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Sei completamente e assolutamente addormentato, perso
in un sogno.
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Come gli abitanti della caverna di Platone, la maggior parte di coloro
che ascoltano questa verità non saranno disposti o
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in grado di cambiare la loro vita, perché
sono attaccati a modelli a loro familiari.
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Facciamo di tutto per giustificare i nostri modi abituali,
nascondendo la testa sotto la sabbia, piuttosto che
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affrontare la verità.
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Vogliamo i nostri salvatori, ma non siamo disposti
a mettere in croce noi stessi.
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Che cosa siete disposti a pagare per essere liberi?
Rendetevi conto che se si cambia il proprio mondo interiore,
si deve essere pronti a cambiare la vita esteriore.
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La tua vecchia struttura e la tua vecchia identità devono diventare l'humus, per la nuova crescita che
viene.
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Il primo passo per il risveglio è quello di realizzare
che siamo identificati con la matrice della
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mente umana, con la maschera.
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Qualcosa dentro di noi deve sentire questa verità e
essere destato dal suo sonno.
C'è una parte di te, qualcosa senza tempo,
che ha sempre saputo la verità.
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La matrice della mente ci distrae, ci intrattiene, ci mantiene infinitamente facendo, consumando, afferrando,
in un ciclo di desiderio e avversione costantemente
cambiando le forme, impedendoci la fioritura
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della nostra coscienza, dal nostro evoluzionario
diritto di nascita che è Samadhi.
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pensiero patologico è quello che passa per vita normale.
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La vostra essenza divina è diventata asservita, identificata
con la struttura del sé limitato.
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La grande saggezza, la verità di chi siete
è sepolta nel profondo del vostro essere.
JJ. Krishnamurti ha dichiarato, "Non è segno di buona salute essere bene adattati a una
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società profondamente malata. "
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L'identificazione con la mente egoica è la
malattia e Samadhi è la cura.
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I santi, saggi e esseri risvegliati di tutta la
storia hanno tutti imparato la saggezza dell'arrendersi.
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Come è possibile realizzare il vero sé?
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Quando si scruta attraverso il velo di Maya, e si
lascia andare il sé illusorio, che cosa rimane?