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Miguel Nicolelis: Una scimmia che controlla un robot con il pensiero. Davvero.

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    Il tipo di neuroscienza che facciamo
    io e i miei colleghi
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    è come la meteorologia.
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    Siamo sempre a caccia di tempeste.
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    Vogliamo vedere e misurare le tempeste --
    le tempeste cerebrali.
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    Tutti parliamo di tempeste di idee nelle nostre vite,
  • 0:17 - 0:20
    ma è raro vederne o ascoltarne una.
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    Vorrei quindi iniziare questo talk
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    presentandovene una.
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    La prima volta in cui abbiamo registrato
    più di un neurone --
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    un centinaio di cellule cerebrali
    allo stesso tempo --
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    misurando la scintilla elettrica
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    di un centinaio di cellule dello stesso animale,
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    abbiamo ottenuto questa immagine,
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    i primi 10 secondi di questa registrazione.
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    Abbiamo ottenuto un piccolo frammento
    di un pensiero
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    e potevamo vederlo davanti a noi.
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    Dico sempre agli studenti
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    che noi neuroscienziati potremmo anche definirci una sorta di astronomi,
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    perché abbiamo a che fare con un sistema
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    che è comparabile, in termini di cellule, soltanto
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    al numero di galassie nell'Universo.
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    Dei miliardi di neuroni che abbiamo,
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    ne abbiamo registrati un centinaio, 10 anni fa.
  • 1:04 - 1:06
    Ora siamo arrivati ad un migliaio.
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    Speriamo di capire qualcosa di fondamentale
    sulla natura umana.
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    Perché, se ancora non lo sapete,
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    tutto ciò che usiamo per definire la natura umana
    deriva da queste tempeste,
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    che scorrazzano per le colline
    e le valli dei nostri cervelli
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    e definiscono i nostri ricordi, ciò in cui crediamo,
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    i nostri sentimenti, i nostri progetti per il futuro.
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    Dietro a tutto ciò che facciamo,
  • 1:32 - 1:37
    tutto ciò che ogni umano ha mai fatto, fa o farà,
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    ci sono popolazioni di neuroni
    che producono questa sorta di tempeste.
  • 1:42 - 1:45
    Il suono di una tempesta cerebrale, se non l'avete
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    mai sentito, somiglia un po' a questo.
  • 1:48 - 1:51
    Si può anche alzare il volume se si riesce.
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    Mio figlio lo chiama "fare i popcorn mentre si ascolta
    una stazione radio AM mal sintonizzata."
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    Questo è un cervello.
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    Questo è ciò che succede quando si ascoltano
    le tempeste elettriche con un altoparlante
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    e si ascoltano un centinaio
    di cellule cerebrali accendersi;
  • 2:06 - 2:10
    il vostro cervello farà questo rumore --
    il mio cervello, ogni cervello.
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    Come neuroscienziati, in questo momento vogliamo
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    ascoltare queste sinfonie cerebrali,
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    e cercare di estrarre il messaggio che portano con sé.
  • 2:23 - 2:26
    In particolare, circa 12 anni fa
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    abbiamo creato un'interfaccia mente-macchina.
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    Questo è uno schema che descrive come funziona.
  • 2:31 - 2:37
    L'idea è: facciamo ascoltare ad alcuni sensori
    queste tempeste, questa attività elettrica,
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    e vediamo se si può, nello stesso tempo in cui
  • 2:40 - 2:45
    questa tempesta lascia il cervello e raggiunge
    le gambe o le braccia di un animale
  • 2:45 - 2:48
    -- circa mezzo secondo --
  • 2:48 - 2:50
    leggere questi segnali,
  • 2:50 - 2:54
    estrarre i messaggi motori
    che veicolano,
  • 2:54 - 2:56
    tradurli in comandi digitali
  • 2:56 - 2:58
    e inviarli a un dispositivo artificiale
  • 2:58 - 3:04
    che riprodurrà in tempo reale il moto volontario
    di quel cervello.
  • 3:04 - 3:08
    Vediamo di misurare quanto bene riusciamo
    a tradurre quel messaggio
  • 3:08 - 3:11
    rispetto a come lo fa il corpo.
  • 3:11 - 3:14
    Vediamo se possiamo produrre un feedback:
  • 3:14 - 3:20
    questo attuatore robotico, meccanico e di calcolo
  • 3:20 - 3:22
    che è sotto il controllo del cervello,
  • 3:22 - 3:23
    gli rimanda segnali sensoriali.
  • 3:23 - 3:25
    [Vediamo] come fa il cervello a gestire il fatto di
  • 3:25 - 3:30
    ricevere messaggi da una macchina artificiale.
  • 3:30 - 3:33
    È ciò che abbiamo fatto 10 anni fa.
  • 3:33 - 3:36
    Abbiamo iniziato con una scimmia,
    di nome Aurora,
  • 3:36 - 3:38
    che è diventata una superstar del settore.
  • 3:38 - 3:40
    Ad Aurora piacevano i video game.
  • 3:40 - 3:42
    Come potete vedere qui,
  • 3:42 - 3:47
    le piace usare il joystick per giocare,
    come a noi, ai nostri figli.
  • 3:47 - 3:51
    E da buon primate, cerca anche di imbrogliare
    prima di dare la risposta giusta.
  • 3:51 - 3:56
    Prima che appaia un bersaglio
    che lei deve intercettare
  • 3:56 - 3:58
    con il cursore che controlla con il joystick,
  • 3:58 - 4:02
    Aurora cerca di trovare il bersaglio,
    non importa dove sia.
  • 4:02 - 4:04
    E se lo fa,
  • 4:04 - 4:07
    è perché ogni volta che intercetta un bersaglio
    con il piccolo cursore,
  • 4:07 - 4:10
    ottiene un sorso di succo d'arancia brasiliano.
  • 4:10 - 4:13
    Vi assicuro: qualsiasi scimmia farebbe
    qualsiasi cosa per voi
  • 4:13 - 4:16
    per un sorso di succo d'arancia brasiliano.
  • 4:16 - 4:19
    A dire il vero, ogni primate lo farebbe.
  • 4:19 - 4:20
    Pensateci.
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    Mentre Aurora giocava, come avete visto,
  • 4:24 - 4:26
    e faceva un migliaio di tentativi al giorno
  • 4:26 - 4:30
    vincendo nel 97% dei casi e ottenendo 350 millilitri
    di succo d'arancia,
  • 4:30 - 4:33
    noi registravamo le tempeste cerebrali
    prodotte nella sua testa
  • 4:33 - 4:35
    e le inviavamo a un braccio robotico
  • 4:35 - 4:39
    che imparava a riprodurre i movimenti
    che Aurora stava facendo.
  • 4:39 - 4:43
    L'idea era di accendere questa
    interfaccia neurale
  • 4:43 - 4:47
    e far giocare Aurora con il solo pensiero,
  • 4:47 - 4:50
    senza che il suo corpo si intromettesse.
  • 4:50 - 4:53
    Le sue tempeste cerebrali
    avrebbero controllato un braccio
  • 4:53 - 4:56
    per muovere il cursore e intercettare il bersaglio.
  • 4:56 - 4:59
    E, con nostra sorpresa,
    questo è esattamente ciò che Aurora ha fatto.
  • 4:59 - 5:03
    Ha giocato senza muovere il suo corpo.
  • 5:03 - 5:05
    Ogni traiettoria del cursore che potete vedere ora,
  • 5:05 - 5:08
    corrisponde all'esatto momento in cui lo ha fatto lei.
  • 5:08 - 5:10
    È il momento in cui
  • 5:10 - 5:17
    l'intenzione di un cervello è stata liberata dal
    vincolo fisico del corpo di un primate
  • 5:17 - 5:21
    e ha potuto agire all'esterno,
    nel mondo esterno,
  • 5:21 - 5:24
    solo controllando un dispositivo artificiale.
  • 5:24 - 5:29
    Aurora ha continuato a giocare,
    a trovare il piccolo obiettivo
  • 5:29 - 5:32
    e a ottenere il succo di arancia per cui andava matta.
  • 5:32 - 5:39
    Lo faceva perché aveva acquisito un nuovo braccio.
  • 5:39 - 5:42
    Il braccio robotico che vedete muoversi,
    30 giorni dopo,
  • 5:42 - 5:45
    dopo il video che vi ho mostrato prima,
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    è sotto il controllo del cervello di Aurora
  • 5:47 - 5:51
    che sta muovendo il cursore per colpire l'obiettivo.
  • 5:51 - 5:55
    Aurora sa che ora può giocare
    con il suo braccio robotico,
  • 5:55 - 6:00
    ma non ha perso l'abilità di usare il suo
    braccio biologico per fare ciò che vuole.
  • 6:00 - 6:04
    Può grattarsi la schiena, può grattare uno di noi,
    può giocare a un altro gioco.
  • 6:04 - 6:06
    Sotto ogni profilo,
  • 6:06 - 6:10
    il cervello di Aurora ha incorporato
    quel dispositivo artificiale
  • 6:10 - 6:13
    come un'estensione del suo corpo.
  • 6:13 - 6:16
    Il modello di sé che Aurora aveva in mente
  • 6:16 - 6:20
    è stato esteso fino ad includere un braccio in più.
  • 6:20 - 6:23
    Tutto questo comunque, risale a 10 anni fa.
  • 6:23 - 6:26
    Andiamo avanti di 10 anni.
  • 6:26 - 6:31
    L'anno scorso abbiamo capito che non c'è neanche
    bisogno di un dispositivo robotico.
  • 6:31 - 6:36
    Si può costruire un corpo al computer,
    un avatar, una scimmia avatar.
  • 6:36 - 6:40
    E lo si può usare per interagire con le nostre scimmie,
  • 6:40 - 6:45
    o si possono addestrare le scimmie
    ad assumere nel mondo virtuale
  • 6:45 - 6:48
    la prospettiva personale di quell'avatar
  • 6:48 - 6:53
    e usare la loro attività cerebrale per controllare
    i movimenti degli arti dell'avatar.
  • 6:53 - 6:56
    Abbiamo addestrato gli animali
  • 6:56 - 6:59
    a controllare questi avatar
  • 6:59 - 7:03
    e a esplorare gli oggetti del mondo virtuale.
  • 7:03 - 7:05
    Questi oggetti sono visivamente identici,
  • 7:05 - 7:09
    ma quando l'avatar attraversa
    la superficie di questi oggetti
  • 7:09 - 7:16
    essi inviano un messaggio elettrico che è
    proporzionale alla consistenza dell'oggetto
  • 7:16 - 7:20
    che ritorna direttamente
    al cervello della scimmia,
  • 7:20 - 7:25
    comunicando al cervello cosa l'avatar sta toccando.
  • 7:25 - 7:30
    In sole 4 settimane, il cervello impara a
    gestire questa sensazione
  • 7:30 - 7:36
    e acquisisce una nuova via sensoriale --
    una specie di nuovo senso.
  • 7:36 - 7:38
    E così liberi davvero il cervello
  • 7:38 - 7:43
    perché gli permetti di inviare comandi
    motori per muovere l'avatar.
  • 7:43 - 7:48
    Il feedback che deriva dall'avatar
    è gestito dal cervello
  • 7:48 - 7:50
    senza l'interferenza della pelle.
  • 7:50 - 7:53
    Quello che vedete è il progetto del lavoro.
  • 7:53 - 7:57
    Vedrete un animale toccare questi tre obiettivi.
  • 7:57 - 8:01
    Ne deve scegliere uno, perché solo uno
    gli darà il premio,
  • 8:01 - 8:03
    il succo di arancia desiderato.
  • 8:03 - 8:09
    Deve selezionarlo toccandolo con
    un braccio virtuale, un braccio che non esiste.
  • 8:09 - 8:11
    E questo è esattamente ciò che fanno.
  • 8:11 - 8:14
    È una completa liberazione del cervello
  • 8:14 - 8:19
    dai vincoli fisici del corpo
    durante un compito percettivo.
  • 8:19 - 8:23
    L'animale controlla l'avatar
    che tocca l'obiettivo.
  • 8:23 - 8:28
    Percepisce la consistenza ricevendo
    un messaggio elettrico al cervello.
  • 8:28 - 8:32
    Il cervello decide qual è la consistenza
    associata al premio.
  • 8:32 - 8:36
    Le legende che vedete nel video
    non appaiono alla scimmia.
  • 8:36 - 8:39
    E comunque loro non leggerebbero l'inglese,
  • 8:39 - 8:44
    quindi servono solo a voi per sapere
    che l'obiettivo corretto si sta spostando.
  • 8:44 - 8:48
    Ma loro riescono a trovarlo attraverso
    le differenze tattili,
  • 8:48 - 8:51
    e possono premere e selezionarlo.
  • 8:51 - 8:54
    Se guardiamo i cervelli di questi animali,
  • 8:54 - 8:57
    nella figura in alto vediamo
    l'allineamento di 125 cellule;
  • 8:57 - 9:02
    vediamo cosa succede all'attività cerebrale,
    alle tempeste elettriche,
  • 9:02 - 9:04
    di questo campione di neuroni del cervello
  • 9:04 - 9:06
    quando l'animale sta usando un joystick.
  • 9:06 - 9:08
    Questa è una figura che tutti
    i neurofisiologi conoscono.
  • 9:08 - 9:13
    L'allineamento di base mostra che queste cellule
    stanno codificando per tutte le direzioni possibili.
  • 9:13 - 9:19
    La figura in basso mostra cosa succede quando
    il corpo smette di muoversi
  • 9:19 - 9:25
    e l'animale inizia a controllare o un dispositivo
    robotico o un avatar computazionale.
  • 9:25 - 9:28
    Nel tempo in cui riavviamo i nostri computer,
  • 9:28 - 9:34
    l'attività del cervello cambia per inziare
    a rappresentare questo nuovo strumento,
  • 9:34 - 9:39
    come se fosse
    una parte del corpo del primate.
  • 9:39 - 9:44
    Anche il cervello lo sta assimilando, tanto velocemente quanto noi riusciamo a misurarlo.
  • 9:44 - 9:48
    Questo ci suggerisce che
    il nostro senso del sé
  • 9:48 - 9:52
    non finisce all'ultimo strato
    di epitelio dei nostri corpi,
  • 9:52 - 9:58
    ma all'ultimo livello di elettroni dello strumento
    che stiamo comandando con i nostri cervelli.
  • 9:58 - 10:02
    I nostri violini, auto, biciclette,
    palloni da calcio, vestiti --
  • 10:02 - 10:09
    vengono assimilati da questo sistema vorace,
    sorprendente e dinamico chiamato cervello.
  • 10:09 - 10:11
    Quanto in là possiamo spingerci?
  • 10:11 - 10:15
    In un esperimento di qualche anno fa,
    lo abbiamo portato al limite.
  • 10:15 - 10:18
    Un animale correva su un tapis roulant
  • 10:18 - 10:20
    alla Duke University, costa est degli USA,
  • 10:20 - 10:23
    producendo le tempeste cerebrali
    utili per muoversi.
  • 10:23 - 10:27
    C'era un dispositivo robotico, un androide,
  • 10:27 - 10:29
    a Kyoto, Giappone, ai laboratori ATR
  • 10:29 - 10:35
    che sognava di essere controllato
    da un cervello,
  • 10:35 - 10:38
    umano o di un primate.
  • 10:38 - 10:43
    In questo caso l'attività del cervello che
    generava i movimenti della scimmia
  • 10:43 - 10:47
    veniva trasmessa in Giappone
    e faceva camminare questo robot
  • 10:47 - 10:51
    e il filmato della camminata
    veniva inviato alla Duke
  • 10:51 - 10:56
    in modo che la scimmia potesse vedere
    le gambe del robot camminare davanti a lei.
  • 10:56 - 11:00
    Così poteva essere premiata, non per ciò
    che il suo corpo stava facendo
  • 11:00 - 11:05
    ma per ogni passo corretto del robot
    dall'altra parte del pianeta
  • 11:05 - 11:07
    controllato dalla sua attività cerebrale.
  • 11:07 - 11:15
    È curioso che questo viaggio per il mondo
    abbia impiegato 20 millisecondi in meno
  • 11:15 - 11:19
    di quanto impieghi la tempesta cerebrale
    a lasciare la testa della scimma
  • 11:19 - 11:23
    e a raggiungere il suo muscolo.
  • 11:23 - 11:29
    La scimmia muoveva un robot 6 volte la sua stazza,
    dall'altra parte del pianeta.
  • 11:29 - 11:35
    Questo è uno degli esperimenti in cui quel robot
    è riuscito a camminare da solo.
  • 11:35 - 11:40
    Questo è CB1 che realizza il suo sogno in Giappone,
  • 11:40 - 11:44
    sotto il controllo del cervello di un primate.
  • 11:44 - 11:46
    Dove stiamo portando tutto questo?
  • 11:46 - 11:48
    Cosa facciamo di tutta questa ricerca,
  • 11:48 - 11:54
    oltre a studiare le proprietà di questo universo
    dinamico che abbiamo tra le orecchie?
  • 11:54 - 11:59
    L'idea è di prendere tutta
    questa conoscenza e tecnologia
  • 11:59 - 12:04
    e cercare di risolvere uno dei problemi
    neurologici più seri al mondo.
  • 12:04 - 12:09
    Milioni di persone hanno perso l'abilità
    di tradurre queste tempeste cerebrali
  • 12:09 - 12:11
    in azioni e movimenti.
  • 12:11 - 12:16
    Sebbene i loro cervelli continuino a produrre
    queste tempeste e a codificarne i movimenti,
  • 12:16 - 12:21
    non possono attraversare la barriera creata
    da una lesione al modollo spinale.
  • 12:21 - 12:24
    La nostra idea è di oltrepassarla,
  • 12:24 - 12:28
    usare le interfacce neurali
    per leggere questi segnali,
  • 12:28 - 12:32
    le tempeste cerebrali di più larga scala
    che contengono il desiderio di muoversi di nuovo,
  • 12:32 - 12:36
    di scavalcare la lesione, con la
    microingegneria computazionale
  • 12:36 - 12:43
    e inviare i segnali a un nuovo corpo,
    un esoscheletro,
  • 12:43 - 12:49
    un vestito robotico che diventerà
    il nuovo corpo di questi pazienti.
  • 12:49 - 12:53
    Potete vedere un'immagine prodotta
    da questo consorzio.
  • 12:53 - 12:57
    È un consorzio non profit chiamato
    Walk Again Project
  • 12:57 - 13:00
    che sta mettendo insieme scienziati
    dall'Europa,
  • 13:00 - 13:01
    dagli Stati Uniti e dal Brasile
  • 13:01 - 13:06
    per lavorare alla costruzione
    di questo nuovo corpo --
  • 13:06 - 13:09
    un corpo che, crediamo, attraverso gli stessi
    meccanismi plastici
  • 13:09 - 13:15
    che permettono ad Aurora ed altre scimmie
    di usare questi strumenti con un'interfaccia neurale,
  • 13:15 - 13:21
    e a noi di incorporare gli strumenti che
    produciamo e usiamo nella nostra vita,
  • 13:21 - 13:24
    speriamo che permettano a questi pazienti, attraverso gli stessi meccanismi,
  • 13:24 - 13:28
    non solo di immaginare i movimenti
    che vogliono fare
  • 13:28 - 13:31
    e tradurli in movimenti di questo nuovo corpo,
  • 13:31 - 13:38
    ma anche di assimilare questo nuovo corpo
    come controllato dal cervello.
  • 13:38 - 13:42
    10 anni fa mi è stato detto
  • 13:42 - 13:47
    che questo non sarebbe mai successo,
    che sarebbe stato quasi impossibile.
  • 13:47 - 13:49
    Posso dire che, come scienziato,
  • 13:49 - 13:52
    sono cresciuto in Brasile a metà degli anni '60
  • 13:52 - 13:58
    guardando un gruppo di matti che ci prometteva di andare sulla Luna.
  • 13:58 - 13:59
    Avevo 5 anni,
  • 13:59 - 14:03
    e non capivo perché la NASA non avesse assunto
    per quel lavoro il capitano Kirk e Spock
  • 14:03 - 14:06
    -- dopotutto, erano esperti --
  • 14:06 - 14:09
    ma vederlo da bambino
  • 14:09 - 14:12
    mi ha fatto credere, come
    mi diceva mia nonna,
  • 14:12 - 14:14
    che "l'impossibile è solo il possibile
  • 14:14 - 14:18
    che qualcuno non si è sforzato
    abbastanza di far diventare vero."
  • 14:18 - 14:22
    Mi è stato detto che è impossibile
    far camminare qualcuno:
  • 14:22 - 14:25
    be', credo che seguirò il consiglio di mia nonna.
  • 14:25 - 14:26
    Grazie.
  • 14:26 - 14:34
    (Applausi)
Title:
Miguel Nicolelis: Una scimmia che controlla un robot con il pensiero. Davvero.
Speaker:
Miguel Nicolelis
Description:

Possiamo usare i nostri cervelli per controllare direttamente delle macchine -- senza un corpo che faccia da intermediario? Miguel Nicolelis parla di un esperimento sorprendente, in cui una scimmia negli Stati Uniti impara a controllare una scimmia avatar, e poi un robot in Giappone, col suo solo pensiero. La ricerca ha grandi implicazioni per le persone quadriplegiche -- e forse per tutti noi.
(Girato a TEDMED 2012.)

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Video Language:
English
Team:
closed TED
Project:
TEDTalks
Duration:
14:55

Italian subtitles

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