Perché è così difficile avviare un'impresa in Africa e come cambiare la situazione

Molti paesi africani sono poveri per una semplice ragione, dice l'imprenditrice Magatte Wade: i governi hanno creato troppi ostacoli per la creazione e la gestione di un'impresa. In questo discorso appassionato, Wade spiega le sfide dell'imprenditoria nel continente africano, offre alcune delle sue soluzioni e nel contempo lancia un appello ai leader politici affinché anche loro facciano la propria parte.

Oggi voglio condividere con voi
una cosa che mi è successa

circa quattro settimane fa.

Mi sono state dette delle parole

che non avrei mai pensato di sentirmi dire

da un altro essere umano.

Quelle parole mi hanno
profondamente rattristato.

E contemporaneamente
mi hanno riempito di speranza.

Nel complesso, questa esperienza
ha rinnovato la mia fede

nell'idea che voglio
condividere con voi oggi.

Vedete, dico a tutti che sono
una persona tormentata.

Sono tormentata da storie impossibili,

storie che si ripetono

di gente giovane, la mia gente,
gente come me

che sta morendo in mare,
proprio ora, giace in fondo al mare,

che diventa cibo per pesci.

Pensate che questa
sia la nostra aspirazione?

Diventare cibo per pesci?

Per coloro che provano
a emigrare in Europa,

perché si tratta di questo,

di emigrare in Europa,
per cercare un lavoro,

attraversando la Libia.

Sapete che cosa ci succede

quando proviamo ad attraversare
la Libia e siamo bloccati lì?

Siamo venduti come schiavi.

Per 300 dollari, a volte 500 dollari.

Mi capita di sentire storie
di corpi che cadono dagli aerei.

Qualcuno si nasconde
nel carrello di atterraggio

o nella stiva di un aereo

e finisce per morire congelato.

Non vi sentireste perseguitati
come me se sin da bambini

aveste ascoltato storie che si ripetono,

in continuazione?

Non vi sentireste perseguitati?

Succede a me.

Per di più, mentre la mia gente muore,

anche la mia cultura muore.

Ecco, l'ho detto.

Perché ci sentiamo
culturalmente inferiori,

il che significa che tutto ciò che viene
da noi non va mai abbastanza bene.

Ma sapete, nel mio caso,

sono cresciuta criticando
in maniera costruttiva.

Mio padre diceva: "Non venire
da me con un problema

se non hai pensato a delle soluzioni.

Non necessariamente giuste,

mi basta solo che tu
abbia pensato a qualcosa".

Questo è il mio approccio alla vita:
se una cosa non va, cerco di aggiustarla.

Ecco perché mi occupo
di un certo tipo di affari,

in genere di marchi di consumo,

che racchiudono il meglio
della mia cultura africana.

La merce viene imballata,
con tecniche all'avanguardia,

e immessa sui mercati
più sofisticati al mondo,

cioè negli Stati Uniti.

La prima azienda produceva bevande,

la seconda produce cosmetici,
la terza sarà lanciata il mese prossimo.

Tutte hanno questi fattori in comune.

Dunque, perché queste persone vanno via?

Vanno via perché non hanno un lavoro.

Perché non c'è lavoro dove vivono.

Quindi....

La povertà che li colpisce è la ragione
principale che li costringe ad andare via.

Perché la gente è povera?

La gente è povera perché non ha soldi.

Non ha soldi perché non ha entrate.

Qual è la fonte di guadagno
per le maggior parte di noi?

In genere, qual è la nostra
fonte di guadagno, ditemelo?

Il lavoro, grazie.

Da dove viene il lavoro?

Da dove?

Dalle aziende, grazie.

Se il problema della povertà
si risolve con il lavoro,

e il lavoro viene dalle aziende,

non credete --

proviene soprattutto dalle piccole
e medie imprese --

non credete, anche solo per un istante,

che dovremmo facilitare
i piccoli imprenditori

nell'avvio e gestione d'impresa?

Non credete abbia senso?

Perché se si analizza
il rapporto Doing Business

della Banca Mondiale,

che monitora in ogni paese del mondo

la facilità o difficoltà di fare impresa,

ditemi perché i paesi africani,

tutti e 50,

sono praticamente in fondo a quella lista?

Ecco perché siamo poveri.

Siamo poveri perché è
letteralmente impossibile

fare affari in questo nostro paese.

Vi dirò esattamente cosa
significa questo in pratica

per una persona come me.

Ho un impianto manifatturiero in Senegal.

Sapevate che per tutto il materiale grezzo
che non riesco a trovare nel paese,

devo pagare il 45 per cento
di tasse di importazione?

45 per cento di tasse.

Sapevate che anche se cerco
una buona qualità di cartone

per spedire il mio prodotto
finito negli USA,

non riesco a trovarne?

Impossibile.

Perché i distributori non vengono qui

a iniziare una loro impresa,

perché non ha senso.

Quindi adesso, devo avere una giacenza
di 3000 dollari di cartone in magazzino,

e la prossima fornitura non arriverà
prima di cinque settimane.

Ci soffocano con leggi insensate.

Ecco perché non possiamo
gestire le imprese.

È come nuotare nella melassa.

Allora, come risolvere il problema?

Vi accennavo come le parole
di una persona mi abbiano colpita,

quando ho spiegato queste stesse cose
ai miei impiegati in Senegal.

Una di loro ha iniziato a piangere,
si chiama Yahara.

Ha cominciato a piangere.

Le ho chiesto il motivo.

Ha risposto: "Piango perché
ero arrivata a credere,

vedendoci rappresentati
sempre come poveri,

ero arrivata a credere che forse
era vero che siamo inferiori.

Altrimenti, come ti spieghi il fatto

che ci ritroviamo sempre a elemosinare?"

Ecco cosa mi ha fatto soffrire.

Ma allo stesso tempo,

dopo che avevo esposto i fatti
come ho fatto ora con voi,

ha aggiunto: "Ma ora so
che non sono io il problema.

Il problema è l'ambiente in cui vivo."

Le ho dato ragione.

Ora sono fiduciosa del fatto che,

quando la gente lo capirà, cambierà
atteggiamento nei confronti della vita.

Dunque, quali sono le possibili soluzioni?

Se il lavoro é una soluzione,

non credete, dunque,
che dovremmo semplificare

l'ambiente di lavoro in questi paesi?

Non credete?

Insieme a voi,

vorrei che tutti i vostri amici
delle altre 50 nazioni

in fondo a quella lista
facessero lo stesso.

Voi fate quello e noi
faremo la nostra parte.

Io sto facendo la mia parte
e voi cosa state facendo?

(Applausi)

Cosa state facendo?

(Applausi)

Cosa state facendo?

(Applauso)

E a voi che siete qui presenti,
lascio due consegne importanti.

Mettetevi in gioco,

fatelo informandovi,

promuovete la conoscenza intorno a voi,

sostenete le amministrazione digitali.

Ci chiediamo come
combattere la corruzione?

Bene, sono proprio qui per dirvi

che lo si può fare con un colpo di penna.

Non avete bisogno che nessuno
vi dica quando e come farlo.

È una cosa che possiamo fare
senza dover aspettare nessuno,

quindi fatela.

Altrimenti non venite a dirmi
che volete abbattere la corruzione.

Voi e i vostri amici dagli altri 50 paesi

che sono in fondo alla lista.

Così si combatte la corruzione.

Se solo si pagasse il 5 percento
per importare la merce nel paese,

il materiale grezzo,

invece del 45 percento,

pensate veramente che
sarei costretta a pagare una tangente?

Così nasce la corruzione.

Una serie di leggi cattive,
orribili e insensate.

(Applausi)

Giusto?

(Applauso)

Volete combattere la corruzione?

Ecco come si fa.

E ricordate, non dovete aspettate nessuno.

Potete farlo da soli.

A meno che non mi diciate che
vi manca l'autorità per farlo,

allora si tratta di tutto
un altro problema.

Da oggi in poi avrò parole
chiare per i nostri politici.

Ci sono due scelte possibili.

Una è negativa,

perché abbiamo centinaia
di milioni di giovani

che si affacciano alla vita ora, qui,

e se non hanno una visione
chiara nella vita,

sceglieranno di fare la rivoluzione.

Sceglieranno la violenza.

Nessuno vuole che ciò avvenga.

Proprio nessuno.

Questa è una delle scelte.

L'altra prevede

una soluzione pacifica e produttiva,

si fa quello che si deve fare,
non ci si ostacola,

si lascia che la gente come me faccia
il proprio lavoro, crei posti di lavoro,

e l'Africa diventerà il paese prospero
che è destinato a essere,

che sarebbe dovuto essere
da tanto tempo.

Succede così, tutti sono felici,
e andiamo avanti con le nostre vite,

Le scelte sono due:

una violenta, l'altra
pacifica e produttiva.

Io scelgo quella pacifica e produttiva.

Meglio non pensare

a cosa può succedere
se non scegliamo quella via.

Quindi, vi prego,

è giunta l'ora.

Questo tipo di immagine:
prosperità, felicità e sviluppo;

questo è ciò che vedo
se facciamo il nostro lavoro.

Grazie.

(Applausi)

Grazie.

(Applausi)