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Dan Ariely sul nostro codice morale difettoso

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    Oggi vi voglio parlare un po'
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    di irrazionalità prevedibile.
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    Il mio interesse nel comportamento irrazionale
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    cominciò diversi anni fa in ospedale.
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    Ero gravemente ustionato.
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    Se passate molto tempo in ospedale,
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    potrete accorgervi di molti tipi di irrazionalità.
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    Ma quello che maggiormente mi irritava al centro ustionati
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    era il metodo col quale le infermiere mi toglievano i bendaggi.
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    Sicuramente vi sarà capitato di dovervi togliere un cerotto,
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    e vi sarete chiesti quale potrebbe essere il metodo migliore.
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    Lo strappate di scatto, breve durata ma alta intensità,
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    o lo togliete lentamente,
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    vi prendete più tempo, ma ogni secondo è un poco meno doloroso,
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    quale è il metodo giusto?
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    Le infermiere nel mio reparto pensavano che il metodo giusto
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    fosse quello veloce, afferrandolo stretto e strappandolo via,
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    prenderlo stretto e tirando con forza.
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    Dato che ero ustionato al 70%, anche così ci voleva quasi un ora.
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    Come potete immaginare,
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    odiavo con incredibile intensità il momento dello strappo.
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    Provai a ragionare con loro, dicendo:
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    "Perché non proviamo un metodo diverso?
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    Perché non ce la prendiamo con più calma,
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    magari ci prendiamo un paio d' ore invece di una sola, e non soffro con questa intensità?"
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    Le infermiere mi dissero due cose.
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    Mi dissero di avere l'approccio corretto al paziente,
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    che sapevano quale era il modo migliore per minimizzare il dolore.
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    Mi dissero anche che la parola 'paziente' non significa
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    dare suggerimenti od interferire o ...
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    E per inciso questo non solo in Ebraico.
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    È presente in ogni lingua che conosco.
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    E così, sapete, non c'è molto, non c'era molto che potessi fare,
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    e continuarono a fare come sempre avevano fatto.
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    Circa tre anni dopo, quando mi dimisero,
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    cominciai a studiare all'università.
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    Una delle lezioni più interessanti che ho imparato
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    è che esiste un metodo sperimentale
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    che permette, dato un quesito, di replicarlo
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    in una forma astratta, così che si può provare ad esaminarlo,
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    e magari imparare qualcosa.
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    Ed è ciò che feci.
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    Ero ancora interessato
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    al metodo di come togliere i bendaggi ai pazienti ustionati.
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    Così, all'inizio non avevo molti soldi,
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    andai in una ferramenta e comprai una morsa.
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    Portavo la gente al laboratorio, gli mettevo un dito nella morsa,
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    e glielo stringevo un po'.
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    (Risate)
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    Lo stringevo per molto tempo e per poco tempo,
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    col dolore che saliva e scendeva,
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    con pause e senza pause, tutti i tipi di dolore.
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    Una volta finito di fare male ai soggetti, gli chiedevo:
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    "Allora, come è stato doloroso? Quanto ti ha fatto male?"
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    Oppure: "potendo scegliere fra gli ultimi due,
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    quale avresti scelto?"
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    (Risate)
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    Continuai a farlo per un po'.
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    (Risate)
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    Dopodiché, come ogni buon progetto accademico, ricevetti più fondi.
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    Cominciai coi suoni, con l'elettroshock.
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    Avevo addirittura una tuta che poteva causare molto più dolore alle persone.
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    Alla fine del processo,
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    ho imparato che le infermiere si sbagliavano.
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    Ecco che splendide persone con ottime intenzioni
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    con tanta esperienza, nonostante tutto
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    commettono errori prevedibili tutte le volte.
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    Ho scoperto che siccome non codifichiamo la durata
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    allo stesso modo in cui codifichiamo l' intensità,
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    avrei patito meno dolore se fosse durato più a lungo
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    ma con una intensità minore.
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    Ho scoperto che sarebbe stato meglio cominciare dal viso,
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    che era il più doloroso, per poi scendere alle gambe,
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    dandomi la sensazione di migliorare col tempo
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    sarebbe stato meno doloroso.
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    Ho anche scoperto che sarebbe stato meglio
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    lasciarmi qualche pausa a metà per recuperare in qualche modo dal dolore.
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    Tutte queste sarebbero state ottime cose da fare,
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    ma le infermiere non ne avevano idea.
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    Da allora ho cominciato a pensare:
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    "e se non fossero solo le infermiere a fare le cose male
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    in una particolare decisione, e se fosse un caso più generale?"
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    Ho scoperto che è un caso più generale.
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    Ci sono un sacco di errori che facciamo.
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    Vi farò un esempio di una di queste irrazionalità,
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    vi parlerò dell'imbrogliare.
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    Il motivo per cui ho scelto l'imbroglio è perché è interessante,
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    ma ci racconta anche qualcosa, credo,
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    riguardo alla situazione finanziaria attuale.
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    Allora, il mio interesse per la truffa cominciò
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    quando all'improvviso scoppiò il caso Enron.
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    Cominciai a pensare a quello che stava succedendo.
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    Poteva essere il caso nel quale c'erano
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    alcune mele marce capaci di fare queste cose,
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    o stiamo parlando di una situazione più endemica,
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    nella quale molta gente è effettivamente capace di comportarsi in questo modo?
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    Così, come al solito, ho deciso di fare un semplice esperimento.
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    Ecco come andò.
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    Se foste stati nell'esperimento, vi avrei dato un foglio di carta
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    con 20 semplici problemi matematici che chiunque sarebbe in grado di risolvere,
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    ma non vi avrei dato abbastanza tempo.
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    Passati 5 minuti, avrei detto:
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    "Ridatemi i fogli, vi pagherò un dollaro per problema."
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    Ed è quel che fecero. Avrei pagato 4 dollari per il lavoro,
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    mediamente si potevano risolvere 4 problemi.
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    Altre persone le avrei indotte ad imbrogliare.
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    Avrei dato il foglio.
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    Passati i 5 minuti, avrei detto:
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    "Per favore, strappate il foglio.
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    Mettetevi i pezzi in tasca o nello zaino,
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    e ditemi quanti problemi avete risolto."
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    Adesso la media dei problemi risolti era 7.
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    Ora, non è che c'erano poche mele marce,
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    una minoranza che ha imbrogliato molto.
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    Invece ci siamo accorti che molte persone hanno imbrogliato giusto un pochino.
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    Nella teoria economica,
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    imbrogliare è semplicemente una facile analisi costo-beneficio.
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    Vi chiedete: "qual è la probabilità di essere scoperto?
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    Quanto posso aspettarmi di guadagnare imbrogliando?
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    E quale sarebbe la pena se venissi scoperto?"
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    Soppesate questi parametri,
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    fate una semplice analisi dei costi e dei benefici,
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    e decidete se vale la pena commettere il crimine o no.
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    Così lo abbiamo testato.
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    Per alcune persone abbiamo cambiato il valore che avrebbero guadagnato,
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    quanti soldi avrebbero potuto rubare.
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    Li abbiamo pagati 10 cents ogni risposta esatta, 50 cents,
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    un dollaro, 5 dollari, 10 dollari per risposta esatta.
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    Ci si potrebbe aspettare che man mano che il valore aumenta,
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    aumentino anche gli imbrogli, ma in effetti non è così.
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    Abbiamo avuto molti imbroglioni che hanno rubato solo un poco.
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    E riguardo alla possibilità di essere scoperto?
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    Alcune persone hanno strappato il foglio a metà,
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    in questo modo qualche prova rimaneva.
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    Altri hanno strappato completamente il foglio.
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    Altri ancora dopo aver strappato tutto sono usciti
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    e si sono presi da soli i soldi dalla cassa dove c' erano più di 100 dollari.
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    Vi potreste aspettare che al calare della possibilità di essere presi,
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    i soggetti avrebbero imbrogliato di più, ma non è così.
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    Ancora, la maggior parte ha truffato solo di poco,
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    rimanendo insensibili agli incentivi economici.
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    Così ci siamo chiesti:
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    "Se le persone non sono sensibili alle spiegazioni della teoria economica razionale, a queste forze,
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    cosa sta succedendo?"
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    Abbiamo pensato che forse quel che succede è che ci sono due forze.
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    Da una parte, tutti noi vogliamo guardarci allo specchio
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    e sentirci bene con noi stessi, quindi non vogliamo barare.
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    D'altro canto, possiamo imbrogliare giusto un po',
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    e continuare a sentirci bene con noi stessi.
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    Quindi, quello che succede forse è
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    che esiste un livello che non possiamo oltrepassare,
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    ma possiamo ancora approfittare truffando ad un livello basso,
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    fino a che questo non modifica l' impressione che abbiamo di noi stessi.
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    Lo chiamiamo fattore di truffa individuale.
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    Bene, come si può testare il livello di truffa individuale?
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    All'inizio ci siamo chiesti: "come possiamo ridurlo?"
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    Abbiamo raccolto i soggetti al laboratorio e abbiamo detto:
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    "Ci sono due compiti per voi oggi."
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    Primo, alla metà delle persone abbiamo chiesto
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    di ricordare o 10 libri letti alle superiori,
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    o di ricordare i 10 Comandamenti,
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    e li abbiamo invogliati ad imbrogliare.
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    Il risultato è che chi ha cercato di ricordare i 10 Comandamenti,
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    e nel nostro campione nessuno è riuscito a ricordare tutti i 10 Comandamenti,
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    ma costoro che hanno provato a ricordare i 10 Comandamenti,
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    avendo la possibilità di barare, non hanno imbrogliato affatto.
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    Non era che le persone più religiose, coloro che ricordavano
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    meglio i 10 Comandamenti,
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    abbiano imbrogliato meno, e i meno religiosi,
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    quelli che quasi non ne ricordavano neanche uno,
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    abbiano invece truffato di più.
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    Nel momento in cui le persone cercavano di ricordare i 10 Comandamenti,
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    hanno smesso di barare.
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    Infatti, anche quando abbiamo dato ad atei dichiarati
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    il compito di giurare sulla Bibbia e dandogli la possibilità di barare,
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    non hanno imbrogliato per niente.
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    Ora, i 10 Comandamenti è qualcosa che è difficile
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    da integrare nel sistema educativo, così ci siamo detti:
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    "Perché non li facciamo giurare sul codice d'onore?"
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    Abbiamo fatto firmare:
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    "Comprendo che questa indagine ricade all'interno del codice d'onore del MIT."
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    Poi lo hanno strappato. Ancora nessun imbroglio.
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    Questo è particolarmente interessante,
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    dato che il MIT non ha un codice d'onore.
  • 8:24 - 8:29
    (Risate)
  • 8:29 - 8:33
    Quindi, tutto questo riguardava il diminuire il fattore di truffa.
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    E per aumentarlo?
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    Il primo esperimento. Sono andato in giro per il MIT
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    distribuendo pacchi da 6 lattine di Coca nei frigo,
  • 8:41 - 8:43
    ci sono frigoriferi comuni per gli studenti.
  • 8:43 - 8:46
    Poi sono tornato per misurare quello che tecnicamente chiamo
  • 8:46 - 8:50
    l'aspettativa di vita della Coca-Cola: per quanto dura nei frigo?
  • 8:50 - 8:53
    Come potete immaginare non è durata a lungo. Se le sono prese tutte.
  • 8:53 - 8:57
    Al contrario, ho preso un piatto con sei pezzi da un dollaro,
  • 8:57 - 9:00
    e l'ho lasciato negli stessi frigo.
  • 9:00 - 9:01
    Nessuna banconota è mai scomparsa.
  • 9:01 - 9:04
    Ok, non è un esperimento sociologico fatto bene,
  • 9:04 - 9:07
    e per farlo meglio ho fatto lo stesso esperimento
  • 9:07 - 9:09
    che vi ho descritto prima.
  • 9:09 - 9:12
    Ad un terzo delle persone abbiamo dato il foglio, e ce l'hanno restituito.
  • 9:12 - 9:15
    Ad un terzo lo abbiamo dato, l'hanno stracciato,
  • 9:15 - 9:16
    sono venuti da noi dicendo:
  • 9:16 - 9:19
    "Sig. Sperimentatore, ho risolto x problemi. Dammi x dollari."
  • 9:19 - 9:22
    Ad un terzo, finito di stracciare il foglio,
  • 9:22 - 9:24
    sono venuti da noi dicendo:
  • 9:24 - 9:30
    "Sig. Sperimentatore, ho risolto x problemi. Dammi x gettoni."
  • 9:30 - 9:33
    Non li abbiamo pagati in dollari. Gli abbiamo dato qualcos'altro
  • 9:33 - 9:36
    Hanno preso questo qualcos'altro, si sono allontanati di qualche metro,
  • 9:36 - 9:38
    e l'hanno scambiato con dollari veri.
  • 9:38 - 9:40
    Pensate alla seguente intuizione.
  • 9:40 - 9:43
    Quanto vi sentireste male a prendere una penna dal lavoro per portarla a casa
  • 9:43 - 9:45
    in confronto a quanto vi sentireste male
  • 9:45 - 9:47
    prendendo 10 cents da una piccola cassa?
  • 9:47 - 9:50
    Sono cose che si sentono molto diverse.
  • 9:50 - 9:53
    Allontanare di un passo il denaro vero per pochi secondi
  • 9:53 - 9:56
    ed essere pagati in gettoni potrebbe fare la differenza?
  • 9:56 - 9:58
    I nostri soggetti hanno duplicato le truffe.
  • 9:58 - 10:00
    Vi dirò quello che penso
  • 10:00 - 10:02
    di questo e della situazione borsistica fra un attimo.
  • 10:03 - 10:07
    Ma tutto ciò non risolveva ancora il grosso problema che avevo con la Enron
  • 10:07 - 10:10
    perché nel caso Enron c'è anche un elemento sociale.
  • 10:10 - 10:11
    Le persone vedono il comportamento altrui.
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    In effetti, tutti i giorni leggendo il giornale
  • 10:13 - 10:15
    vediamo esempi di truffatori.
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    E questo cosa ci causa?
  • 10:18 - 10:19
    Così abbiamo fatto un altro esperimento.
  • 10:19 - 10:22
    Abbiamo messo nell'esperimento un grosso gruppo di studenti
  • 10:22 - 10:23
    e li abbiamo pagati in anticipo.
  • 10:23 - 10:26
    Allora, tutti avevano la loro busta con tutto il denaro
  • 10:26 - 10:28
    e gli abbiamo detto che alla fine
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    ci avrebbero dovuto restituire il denaro non guadagnato. OK?
  • 10:32 - 10:33
    È successa la stessa cosa.
  • 10:33 - 10:35
    Quando diamo alle persone la possibilità di imbrogliare lo fanno.
  • 10:35 - 10:38
    Giusto un poco, ma lo fanno.
  • 10:38 - 10:41
    Ma in questo test abbiamo anche messo un nostro complice.
  • 10:41 - 10:45
    Lo studente attore dopo 30 secondi si è alzato ed ha detto:
  • 10:45 - 10:48
    "Ho finito, risolto tutto. Che faccio ora?"
  • 10:48 - 10:52
    Lo sperimentatore ha detto: "Se hai finito tutto, vai a casa."
  • 10:52 - 10:53
    Il compito è finito.
  • 10:53 - 10:57
    Allora, avevamo uno studente, un attore
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    che era parte del gruppo.
  • 10:59 - 11:01
    Nessuno sapeva che era nostro complice.
  • 11:01 - 11:05
    Ed ha chiaramente imbrogliato in un modo molto, ma molto grave.
  • 11:05 - 11:08
    Cosa avrebbero fatto gli altri?
  • 11:08 - 11:11
    Avrebbero barato di più o di meno?
  • 11:11 - 11:13
    Ecco quel che successe.
  • 11:13 - 11:17
    Quel che succede è che dipende dalla maglietta indossata.
  • 11:17 - 11:19
    Ecco come.
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    Il test l'abbiamo fatto al Carnegie Mellon e a Pittsburgh.
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    A Pittsburgh ci sono due grosse università,
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    Carnegie Mellon e l'Università di Pittsburgh.
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    Tutti i soggetti dell'esperimento
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    erano studenti del Carnegie Mellon.
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    Quando il nostro complice era anche lui uno studente del Carnegie Mellon,
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    effettivamente era uno studente del Carnegie Mellon,
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    era parte del loro gruppo, le truffe salivano.
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    Ma quando indossava la maglietta dell'Università di Pittsburgh,
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    le truffe scendevano.
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    (Risate)
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    Ora, questo è importante perché ricordate che
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    nel momento in cui l'attore si alzava
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    rendeva chiaro a tutti che chiunque avrebbe potuto barare,
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    dato che lo sperimentatore aveva detto:
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    "Hai finito tutto. Vai a casa." E se ne andava coi soldi.
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    Quindi ancora, non è tanto la possibilità di essere preso.
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    Riguarda le regole del barare.
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    Se qualcuno del nostro gruppo imbroglia e lo vediamo
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    sentiamo che è più fattibile, come gruppo, e ci comportiamo di conseguenza.
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    Ma se è qualcuno di un altro gruppo, queste persone orribili,
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    cioè non orribili in questo,
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    ma qualcuno col quale non vogliamo avere a che fare,
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    di un'altra università, di un altro gruppo,
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    improvvisamente la consapevolezza dell'onestà della gente cresce.
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    Un po' come nell'esperimento dei 10 Comandamenti.
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    E le persone barano addirittura meno.
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    Allora, cosa ci insegna tutto questo a proposito dell'imbrogliare?
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    Abbiamo imparato che molte persone truffano.
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    Solo un po', un pochino.
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    Quando gli ricordiamo la moralità, truffano meno.
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    Quando distanziamo la truffa
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    dall'oggetto del denaro, ad esempio, barano di più.
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    E se vediamo imbrogliare intorno a noi,
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    soprattutto se a farlo è uno del nostro gruppo, le truffe salgono.
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    Ora, se pensiamo a tutto ciò riflesso sul mercato,
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    pensate a cosa succede.
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    Pensate a cosa succede in una situazione in cui create qualcosa
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    dove pagate alla gente un sacco di soldi,
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    per vedere la realtà in una forma leggermente distorta?
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    Non potrebbero vederla in questo modo?
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    Certo che lo farebbero.
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    Che succede quando si fanno altre cose,
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    tipo allontanare le cose dal denaro?
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    Le chiamiamo riserve, o azioni, o derivati
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    titoli garantiti da ipoteca.
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    Potrebbe essere che con queste cose ancora più distanti,
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    che non è un gettone per un secondo,
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    è qualcosa che è molto lontano dal denaro,
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    per un periodo di tempo molto più lungo, non potrebbe essere che la gente truffa ancora di più?
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    E che succede con l'ambiente sociale
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    quando le persone vedono come si comporta il prossimo?
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    Credo che tutte queste forze lavorino in un modo molto negativo
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    nella borsa.
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    Più in generale, vi voglio dire una cosa
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    a proposito di economia comportamentale.
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    Abbiamo molte convinzioni durante la nostra vita
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    ed il punto è che molte di queste sono sbagliate.
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    La domanda è: "vogliamo testare queste convinzioni?"
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    Possiamo pensare a come testarle
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    nella nostra vita privata, nel nostro lavoro
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    e soprattutto in politica,
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    quando pensiamo a cose tipo No Child Left Behind,
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    quando creiamo nuovi mercati azionari, quando creiamo nuove politiche,
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    tasse, assistenza sanitaria eccetera.
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    La difficoltà di testare le nostre convinzioni
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    è stata la grande lezione che ho imparato
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    quando sono tornato a parlare con le infermiere.
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    Sono ritornato a parlare con loro
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    raccontandogli delle mie scoperte riguardo al togliere le bende.
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    Ed ho imparato due cose interessanti.
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    Una è che la mia infermiera preferita, Ettie,
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    mi ha detto che non avevo preso in considerazione il suo dolore.
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    Ha detto: "Naturale, sai com'è, era molto doloroso per te.
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    Ma pensa a me come infermiera,
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    dover togliere le bende a qualcuno che mi piaceva,
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    e doverlo fare ripetutamente per molto tempo.
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    Causare tanto dolore non era bello neanche per me."
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    E disse che forse è parte del motivo per cui era difficile per lei.
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    Ma in effetti era anche più interessante perché disse:
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    "Non credevo che la tua convinzione fosse giusta.
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    Credevo che fosse corretta la mia."
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    Quindi, se pensate a tutte le vostre convinzioni,
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    è molto difficile pensare che siano errate.
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    Lei ha detto: "dato che pensavo che la mia convinzione fosse corretta..."
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    lei pensava lo fosse,
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    era molto dura accettare di fare un esperimento difficile,
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    cioè provare, testare se per caso non fosse sbagliata.
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    Ma in effetti, siamo in questa situazione continuamente.
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    Abbiamo forti convinzioni riguardo ad un sacco di cose,
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    le nostre proprie capacità, come lavora l'economia,
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    come dovremmo pagare gli insegnanti.
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    Ma fintanto che non cominceremo a testare queste convinzioni,
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    non miglioreremo mai.
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    Pensate solo quanto sarebbe stata migliore la mia vita
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    se le infermiere avessero voluto testare le loro convinzioni,
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    e come tutto
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    potrebbe essere migliore se solo cominciassimo sistematicamente a sperimentare le nostre convinzioni.
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    Molte grazie.
Title:
Dan Ariely sul nostro codice morale difettoso
Speaker:
Dan Ariely
Description:

L' economista comportamentale Dan Ariely studia i difetti nel nostro codice morale: le ragioni nascoste che ci fanno credere che vada bene imbrogliare o rubare (a volte). I suoi studi intelligenti dimostrano che siamo prevedibilmente irrazionali -- e possiamo essere influenzati in modi che non possiamo comprendere.

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Video Language:
English
Team:
closed TED
Project:
TEDTalks
Duration:
16:03
Paolo Giusti added a translation

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