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Il tuo stesso cuore sta ora diventando il tuo amato

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    Il tuo stesso cuore sta ora diventando il tuo amato
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    26 gennaio 2025
  • 0:18 - 0:22
    [Interlocutrice] Mi sembra d'averti sentito dire
  • 0:22 - 0:27
    che non si sa fino a che punto
    si sia onesti, aperti, e questo lo sento.
  • 0:27 - 0:32
    [Mooji] Va bene, dici :"A volte non sappiamo
    se siamo davvero aperti",
  • 0:32 - 0:37
    e sono piuttosto d'accordo,
    ma lo sei abbastanza da venire qui.
  • 0:37 - 0:39
    Sai che negozio è questo?
    [Interl.]Sì.
  • 0:39 - 0:42
    [Mooji] Quindi, che negozio è?
  • 0:42 - 0:45
    [Interl.] Il negozio...Il negozio vuoto!
  • 0:45 - 0:49
    [Mooji] Negozio vuoto? [Risate]
  • 0:49 - 0:52
    Furba lei! Ottimo, va bene.
    [Interl.] Forse...
  • 0:52 - 0:57
    [Mooji] Quindi sei venuta a comprare
    un po' di vuoto. [Risate]
  • 0:57 - 1:02
    [Interl.] Ho l'impressione che sia facile mancare questo...
  • 1:02 - 1:08
    [Mooji] In un negozio vuoto
    non si può comprare, solo essere.
  • 1:08 - 1:10
    Non c'è nulla da comprare.
  • 1:10 - 1:15
    Sarebbe un buon titolo:
    "Venite nel negozio vuoto". [Risate]
  • 1:15 - 1:19
    Come "Ladri n una casa vuota".
  • 1:27 - 1:37
    Voglio usare questa cosa,
    perché hai scelto quest'esempio del negozio vuoto?
  • 1:38 - 1:44
    [Mooji] Quello che sento è di non poter
    essere sicura al cento per cento
  • 1:44 - 1:50
    che non ci sia nulla che non riesco a vedere.
  • 1:50 - 1:53
    [Mooji] Non so se ho mai incontrato qualcuno
  • 1:53 - 2:01
    che fosse sicuro al cento per cento di qualcosa,
    eccetto del fatto di esistere.
  • 2:01 - 2:07
    Forse questo lo si può dire: si è sicuri d'esistere,
    e di esperire o percepire.
  • 2:11 - 2:15
    [Mooji] Sei d'accordo o no? Tu sai di essere?
    [Interl.] Sì.
  • 2:15 - 2:18
    [Mooji] E di esperire?
    [Interl.] Sì.
  • 2:18 - 2:23
    [Mooji] Allora, lavoriamo solo con questo,
    dato che tutto il resto è traffico.
  • 2:23 - 2:28
    Quindi ogni cosa arriva ed è percepita,
    arriva e se ne va.
  • 2:28 - 2:32
    Perché c'è una percezione?
    C'è perché ci sei tu, esisti tu.
  • 2:32 - 2:37
    Ora dobbiamo osservare.
    lascia tutto ciò che va e viene, ora.
  • 2:37 - 2:41
    Ci sei solo tu e il percepire.
  • 2:41 - 2:44
    Tra te e il percepire,
    quale dei due è più vero,
  • 2:44 - 2:49
    quale resterebbe se uno dei due dovesse andarsene?
  • 2:58 - 3:01
    Dici: "Io percepisco, io percepisco",
  • 3:01 - 3:09
    quindi questo "io percepisco" indica che l'esperire,
    e tutto ciò che accade, è percepito dall' 'io'.
  • 3:09 - 3:11
    [Mooji] Giusto?
    [Interl.] Giusto.
  • 3:11 - 3:15
    [Mooji] Quindi potresti perfino dire:
    "Io non sto percependo",
  • 3:15 - 3:18
    ovvero: "Percepisco che non percepisco".
  • 3:18 - 3:23
    Voglio restare chiaro e semplico.
  • 3:23 - 3:25
    Quindi...
  • 3:28 - 3:33
    [Voce in sala] Guruji, ma se si percepisse il vuoto?
  • 3:35 - 3:39
    [Interl.] Quando chiedi quale dei due sia più vero...
  • 3:39 - 3:42
    non ricordo esattamente cosa hai detto.
  • 3:42 - 3:45
    [Mooji] Sai che esisti.
    [Interl.] Sì.
  • 3:45 - 3:49
    [Mooji] E sai che percepisci o esperisci,
  • 3:49 - 3:53
    percepisci tramite i sensi o la mente.
  • 3:53 - 4:01
    Quando sorgono uno stato interiore o una
    situazione esteriore, vengono percepiti da te.
  • 4:01 - 4:04
    Tutto ciò che arriva può andarsene:
  • 4:04 - 4:08
    gli stati mentali, emotivi, gli amici;
  • 4:08 - 4:14
    c'è gente che vive, c'è chi muore, c'è chi resta;
    stai male, ti senti bene,
  • 4:14 - 4:18
    provi entusiasmo, noia, stanchezza
    o tanta energia:
  • 4:18 - 4:28
    percepisci tutto questo, che va e viene,
    ma il te che lo percepisce,
  • 4:28 - 4:32
    anche quello va e viene?
    Ed è personale?
  • 4:32 - 4:36
    [Mooji] Sorgono anche gli stati personali.
    [Interl.] Sì.
  • 4:36 - 4:40
    [Mooji] Quindi sono anch'essi
    nel campo del percepibile, no?
  • 4:40 - 4:44
    Quindi anche queste cose, e la sensazione 'io',
  • 4:44 - 4:48
    la tua autobiografia e le tue idee sulla vita,
  • 4:48 - 4:54
    tutte queste cose personali, sono percepite
    anch'esse, vero? E se mutano,
  • 4:54 - 5:00
    anche quello è percepito,
    quindi non possono essere ciò che le percepisce.
  • 5:00 - 5:02
    [Mooji] Non è vero?
    [Interl.] Sì.
  • 5:02 - 5:07
    [Mooji] Ciò che le percepisce,
  • 5:09 - 5:13
    è materiale o immateriale? È immateriale?
  • 5:13 - 5:16
    [Interl.] Non è materiale.
    [Mooji] Non è materiale.
  • 5:16 - 5:21
    [Interl.] Non posso dire cosa sia, ma sento che...
  • 5:21 - 5:26
    [Mooji] Chi sta parlando, ora?
  • 5:26 - 5:29
    Non è una domanda-trabocchetto.
    [Inter.] Indago.
  • 5:29 - 5:34
    [Mooji] È ovvio che la risposta
    viene in modo facile e fluido,
  • 5:34 - 5:39
    non si fa fatica ad affermare che tutte le cose
    sono percepite,
  • 5:39 - 5:46
    e che ciò che le percepisce, qualunque cosa sia,
    non può essere definito qualitativamente.
  • 5:46 - 5:52
    È forse maschio o femmina?
    Oppure altro di questo tipo? No.
  • 5:52 - 5:57
    Quindi le risposte e reazioni scaturiscono da lì.
  • 6:02 - 6:06
    Le risposte arrivano,
    e sono percepite anch'esse
  • 6:06 - 6:11
    mentre si riversano da qualcosa,
    qualunque cosa o non-cosa sia.
  • 6:11 - 6:16
    [Interl.] Non so se si riversano,
    comunque sono percepite.
  • 6:16 - 6:20
    [Mooji] Va bene, comunque compaiono anch'esse.
  • 6:20 - 6:25
    Allora cosa possiamo dire di ciò che le percepisce?
  • 6:25 - 6:28
    È una struttura, o non è strutturato?
  • 6:28 - 6:33
    [Interl.] Non ha struttura.
    [Mooji] Bene.
  • 6:33 - 6:37
    E questo è significativo per te?
    [Interl.] Sì, lo è.
  • 6:37 - 6:44
    [Mooji] Bene, allora, dove inizia il problema,
    se ne inizia uno?
  • 6:44 - 6:48
    Questa è una nuova capacità che hai sviluppato?
  • 6:51 - 6:56
    Tutti possono farsi avanti,
    non è specificatamente per te,
  • 6:56 - 7:00
    è per tutti, tutti coloro che hanno
    la sensazione 'io sono',
  • 7:00 - 7:04
    questa, però, viene subito attribuita al corpo:
  • 7:04 - 7:08
    "Sono tale persona, sono tedesco, sono medico",
  • 7:08 - 7:12
    viene incamerato il 'sono questo e quello',
    e ci si convince
  • 7:12 - 7:15
    di essere qualcosa d'identificabile,
  • 7:15 - 7:20
    ma da dove ti trovi,
    pure questo è un costrutto, è visto,
  • 7:20 - 7:22
    e l'io che le vede non è quelle cose,
  • 7:22 - 7:32
    non puoi definirlo un medico o un'infermiera,
    non puoi dire che è alto un metro e settanta,
  • 7:32 - 7:37
    o cento settanta centimetri,
    non ha nessuna di queste caratteristiche.
  • 7:37 - 7:41
    Cos'è, di per sé stesso?
  • 7:41 - 7:46
    Cos'è, se di suo non si connette
    a punti o elementi percepibili?
  • 7:52 - 7:54
    [Interl.] Non c'è nulla che lo disturbi.
  • 7:54 - 7:58
    [Mooji] Va bene, ora reintroduciamo tutte le cose:
  • 7:58 - 8:01
    ne viene disturbato?
    [Interl.] No.
  • 8:01 - 8:05
    Lo è solo se l'identità non viene individuata.
  • 8:05 - 8:08
    [Mooji] Se non viene cosa?
    [Interl.] Se non viene vista.
  • 8:08 - 8:12
    [Mooji] Quindi è l'identità che porta tutti i guai?
  • 8:12 - 8:16
    [Interl.] È l'identificarsi a portare i problemi, ma per chi?
  • 8:16 - 8:21
    [Mooji] Ah, e lo chiedi a me? [Risate]
  • 8:21 - 8:26
    Devi scoprirlo, e questo è il momento buono.
  • 8:27 - 8:32
    [Interl.] Il problema non può essere
    per ciò che non ne viene scalfito.
  • 8:32 - 8:39
    [Mooji] Infatti. 'Ciò che non ne viene scalfito',
    è un oggetto percepibile?
  • 8:39 - 8:42
    [Interl.] No.
    [Mooji] Dove si trova?
  • 8:45 - 8:48
    [Interl.] Non ha una collocazione.
  • 8:50 - 8:52
    [Mooji] E non ha problemi?
    [Interl] No.
  • 8:52 - 8:58
    [Mooji] Bene, allora andiamo dove i problemi ci sono:
  • 8:58 - 9:02
    perché cerchi di risolvere laddove non c'è problema?
  • 9:02 - 9:05
    [Interl.] Perché cercare di risolvere... ?
  • 9:05 - 9:08
    [Mooji] Sì! Lì problemi non ce ne sono,
  • 9:08 - 9:14
    allora dove andremo per trovarne uno?
    Va bene, benissimo, indaghiamo e va bene,
  • 9:14 - 9:19
    non voglio sentire:
    ah, sì, finisce qui, va bene vado via,
  • 9:19 - 9:24
    perché i problemi iniziano da qualche parte,
    e tutti ne sono disturbati.
  • 9:24 - 9:29
    Tutti chi? Anche questo devi scoprire.
  • 9:29 - 9:36
    Sembra che tu sia nessuno e,
    contemporaneamente qualcuno,
  • 9:46 - 9:50
    quando recedi in questo modo:
  • 9:50 - 9:56
    "Ah, di fatto sono qui, 'io',
    ma 'io' in quanto cosa?
  • 9:56 - 9:59
    Bè, di certo non la persona:
  • 9:59 - 10:04
    né maschio né femmina, né cristiano né musulmano,
    è qualcosa....
  • 10:04 - 10:08
    sembra un qualcosa-nulla.
  • 10:08 - 10:10
    Questa scoperta ha un valore?
    [Interl.] Sì.
  • 10:10 - 10:15
    [Mooji] Quindi i problemi non stanno qui.
    [Interl.] No.
  • 10:15 - 10:20
    [Mooji] D'accordo, allora il luogo dove
    sono i problemi, è quello dell'identità,
  • 10:20 - 10:25
    laddove sono qualcuno.
    [Interl.] Sì.
  • 10:26 - 10:31
    [Mooji] C'è un modo in cui questo senso
    d'essere qualcuno...
  • 10:31 - 10:36
    Che aspetto ha, ora, a partire
    dal luogo della tua scoperta che, di fatto,
  • 10:36 - 10:40
    non sei nessuna delle cose
    di cui abbiamo parlato?
  • 10:40 - 10:46
    Le cose, come...
    Il mondo delle cose, che valore ha?
  • 10:46 - 10:53
    Non ha impatto su Questo, che in qualche modo
    dev'essere la causa del loro manifestarsi,
  • 10:53 - 11:00
    tuttavia c'è anche un senso dell' 'io' molto familiare,
    ma è stabile?
  • 11:00 - 11:03
    È costante questo 'io', questo secondo 'io'?
  • 11:03 - 11:07
    [Interl.] L'io in movimento non è costante.
  • 11:07 - 11:12
    [Mooji] Ma non è l'io in movimento
    che è venuto al satsang?
  • 11:12 - 11:14
    [Interl.]: Sì.
    [Mooji]: Sì.
  • 11:17 - 11:23
    E perché? Perché non riesce
    a controllare il proprio mondo.
  • 11:25 - 11:30
    [Interl.] E meno male che non ci riesce,
    altrimenti non...non...
  • 11:30 - 11:38
    Non scoprirebbe chi è davvero, se riuscisse a controllare le cose,
    non ci sarebbero i problemi
  • 11:38 - 11:44
    e il dolore che accompagnano l'identificazione.
    Non ci sarebbe la spinta a...
  • 11:44 - 11:48
    [Mooji] Quindi deve avere una spinta, una motivazione.
  • 11:48 - 11:54
    Qual è la motivazione dell'io che è l'io-persona?
  • 11:54 - 12:01
    Noi esseri umani abbiamo tutti
    la maschera e il morbo dell'io-me. L' io-me.
  • 12:04 - 12:07
    Che cosa cerca, in realtà, questo io-me?
  • 12:07 - 12:10
    La domanda è per tutti,
  • 12:10 - 12:16
    L'io-me è tranquillo e beato, contento d'essere io-me?
  • 12:16 - 12:19
    No, allora cosa vuole?
  • 12:19 - 12:22
    [Voce in sala] Liberarsi dalla sofferenza.
  • 12:22 - 12:27
    [Mooji] Liberarsi dalla sofferenza.
    Questo è vero solo per te? [Mormorii]
  • 12:27 - 12:32
    D'accordo: liberarsi dalla sofferenza.
    E cosa lo fa soffrire?
  • 12:32 - 12:37
    [Il gruppo] Le sue proiezioni.
    [Mooji] Le sue proiezioni, eccetera...
  • 12:37 - 12:41
    Ora siamo su un terreno comune a tutti.
    Ha delle sofferenze.
  • 12:41 - 12:47
    [Interl.] Ma non sono certa che l'io identificato
    desideri trovare pace.
  • 12:47 - 12:50
    [Mooji] Desideri?
    [Interl.] Pace.
  • 12:50 - 12:53
    [Mooji] Non vuole trovare pace?
    [Interl.] Non ne sono certa.
  • 12:53 - 12:59
    [Mooji] Tu che parli, ora, non sei quello,
    stai dicendo così?
    [Interl.] Non...?
  • 12:59 - 13:04
    [Mooji Non sei la persona, poiché dici
    di non essere certa che essa...
  • 13:04 - 13:08
    Chi sta parlando, ora?
    Tanto per chiarire e osservare.
  • 13:08 - 13:10
    Da dove stai osservando?
  • 13:10 - 13:15
    Da un luogo di identificazione,
    o di non-identificazione?
  • 13:15 - 13:21
    C'è una sensazione 'io sono'
    che chiamo la coscienza,
  • 13:21 - 13:27
    ed è l' 'io sono' che non ha
    tutta quell'identificazione con la persona.
  • 13:27 - 13:31
    Questo è ciò che chiamerò il Brahman, per ora,
  • 13:31 - 13:38
    ma solo perché ho ancora un altra parola di riserva,
    che è 'Parabrahman'.
  • 13:38 - 13:42
    Capite? Bene, quindi è la coscienza,
  • 13:42 - 13:48
    è lo 'stato guru' dell'essere, che c'è per tutti,
  • 13:48 - 13:54
    ed è quello dal quale la persona,
    il suo mondo e così via, vengono visti,
  • 13:54 - 13:58
    senza che scatti alcun senso di disturbo.
  • 13:58 - 14:07
    Da questo luogo l' 'io sono' ha il potere,
    quando guarda l'io-me, l'io-persona',
  • 14:07 - 14:11
    di infondergli grazia
    perché nella forma dell'io-persona...
  • 14:11 - 14:17
    Mi seguite, tutto bene?
    Nella forma dell'io-persona è pur sempre coscienza,
  • 14:17 - 14:22
    una sua modalità.
    Quel senso d'essere, chiamiamolo anima,
  • 14:22 - 14:26
    se vi va bene, per ora:
    è solo un nome provvisorio.
  • 14:26 - 14:36
    L'anima si riveste di alcune caratteristiche
    che in India vengono chiamate 'guna':
  • 14:36 - 14:42
    sono delle qualità energetiche o tendenze specifiche
    che influiscono sull'anima.
  • 14:42 - 14:46
    [Interl.] Scusa, dicendo 'anima',
    ora, intendi la persona, o...?
  • 14:46 - 14:49
    [Mooji] Sì, lasciami proseguire, e vedrai.
  • 14:49 - 14:57
    Parlo del senso di essere qualcuno:
    un entità che ha delle caratteristiche, una storia,
  • 14:57 - 15:04
    degli abbinamenti, dei genitori, una famiglia
    e tutti questi elementi descrittivi
  • 15:04 - 15:10
    che vi rendono unici e vi rendono voi,
    almeno per il momento,
  • 15:10 - 15:14
    perché ciò che dite di voi continua a cambiare:
  • 15:14 - 15:18
    se scrivete un autobiografia che copre vent'anni di vita,
  • 15:18 - 15:22
    andrà modificandosi,
    quindi la persona non è stabile.
  • 15:22 - 15:28
    Invece, l' 'io sono', dal quale nasce la proiezione
    chiamata mente, persona...
  • 15:28 - 15:33
    Nomino insieme mente e persona, per ora,
  • 15:33 - 15:41
    se volete che copriamo bene l'argomento,
    perché è bene che capiate: si fa chiarezza, no?
  • 15:41 - 15:45
    Quindi ....
  • 15:45 - 15:51
    è nello stato di coscienza personale
    che possono sorgere tutti i conflitti,
  • 15:51 - 15:58
    i desideri, il dolore, la vita, la morte,
    il 'te e me', su e giù, inferno e paradiso:
  • 15:58 - 16:02
    è tutto per la persona,
    che non è mai un ambiente stabile.
  • 16:02 - 16:07
    Anche se non ci sono fattori esterni,
    tormenta se stessa.
  • 16:07 - 16:12
    Soffre dei suoi stessi pensieri:
    "Mi sento sola, non so cosa farò".
  • 16:12 - 16:15
    quindi non è mai senza problemi.
  • 16:15 - 16:21
    Ma essa è anche in viaggio: in questo mondo,
    così come lo conosciamo,
  • 16:21 - 16:25
    tutti sono in viaggio alla scoperta di se stessi,
  • 16:25 - 16:28
    anche se non ne sono consapevoli.
  • 16:28 - 16:33
    Per un tempo, la nostro sete d'esplorazione
    può limitarsi al fenomenico:
  • 16:33 - 16:39
    "Voglio essere avvocato, medico, cantante,
    essere qualcosa, essere famoso",
  • 16:39 - 16:44
    e tutto da frutto, è tutto energia che fruttifica.
  • 16:44 - 16:48
    Magari diventi davvero ricco e famoso, cose del genere,
  • 16:48 - 16:55
    ma scopri che anche chi è ricchissimo,
    a un certo punto non si sente più soddisfatto,
  • 16:55 - 17:03
    perché l'intero sistema è costruito così:
    non troverai la soddisfazione vera, autentica,
  • 17:03 - 17:06
    finché non sarai tornato a casa,
  • 17:06 - 17:12
    cioè prima d'esserti risvegliato
    alla tua vera natura, che non è altrove, laggiù:
  • 17:12 - 17:16
    si tratta solo di togliere delle stratificazioni.
  • 17:16 - 17:19
    Quindi...
  • 17:21 - 17:28
    Quindi secondo il mio modo di vedere le cose,
    è la persona a compiere il viaggio della vita,
  • 17:30 - 17:32
    e io non direi....
  • 17:32 - 17:38
    Secondo il pensiero Advaita,
    non esiste la persona, né la mente, né il mondo,
  • 17:38 - 17:43
    e in ultima analisi è vero,
    ma si deve capire in quale luce è vero,
  • 17:43 - 17:48
    perché quando dici a gente
    che ha una forte senso di se stessa,
  • 17:48 - 17:55
    una filosofia, delle convinzioni, e così via,
    che tutto ciò non è vero e non esiste,
  • 17:55 - 17:59
    non sai che risulta molto doloroso:
    "Ma cosa dici?!".
  • 17:59 - 18:03
    Alcuni potranno imparare e
    e adottare quell'atteggiamento,
  • 18:03 - 18:08
    ma dentro non sarà autentico:
    prima deve esserci chiarezza.
  • 18:08 - 18:14
    Quindi il senso di essere qualcuno è coscienza!
  • 18:14 - 18:17
    Quando dici 'io', o senti 'io'...
  • 18:17 - 18:22
    Nessuno ti ha dato quell' 'io',
    come hai ricevuto tutto il resto,
  • 18:22 - 18:26
    i tuoi genitori non hanno detto: "Ti chiamerò 'io',
  • 18:26 - 18:31
    eppure ogni essere ha
    questo senso intuitivo di sé come 'io',
  • 18:31 - 18:34
    nella versione della sua lingua.
  • 18:34 - 18:36
    Perfino le zanzare sentono l' 'io':
  • 18:36 - 18:42
    'io' indica il nostro esistere,
    in realtà significa 'esisto', ma l'io personale
  • 18:42 - 18:49
    ne considera di rado il significato-radice
    di esistenza e coscienza,
  • 18:49 - 18:53
    e non sa neanche che non può morire,
    in quanto coscienza:
  • 18:53 - 18:56
    la coscienza non può morire!
  • 18:56 - 19:00
    Può morire, però, la sua convinzione d'essere il corpo.
  • 19:00 - 19:05
    Questo non significa che essa stessa morirà:
    muore solo il corpo,
  • 19:05 - 19:08
    ciò che tu sei non può morire,
  • 19:08 - 19:14
    si trasferirà solo altrove,
    per fare altre esperienze, se deve farle.
  • 19:14 - 19:19
    Questa forte spinta interiore
    dei vari esseri in corpi vari...
  • 19:19 - 19:25
    Direi così: le identità, nei vari corpi
    vanno dove li porta il grado di maturità:
  • 19:25 - 19:30
    alcuni desiderano solo la fama,
    altri cinque figli, una bella casa,
  • 19:30 - 19:33
    e soldi per fare ciò che vogliono.
  • 19:33 - 19:38
    Questi desideri Parabrahman, Paramatman, li autorizza:
  • 19:38 - 19:40
    la vita può dargli vita.
  • 19:40 - 19:46
    Si possono avere tutti i desideri, buoni e cattivi,
    e appagarli sarà utile.
  • 19:46 - 19:53
    Anche se sei un ladro e vuoi migliorare,
    ti sarà dato di diventare un ladro migliore,
  • 19:53 - 19:59
    perché Dio sa come usarti da grande ladro!
    Grazie al tuo furto farà crescere altri,
  • 19:59 - 20:09
    magari più evoluti di te, che avevano bisogno
    proprio di essere derubati per salire un altro gradino.
  • 20:09 - 20:14
    Tutto l'insieme è gestito magnificamente [risate]
  • 20:14 - 20:18
    da Paramatman che si prende cura d'ogni cosa.
  • 20:18 - 20:25
    Non manca assolutamente nulla, e non solo per gli umani:
    anche per il regno delle formiche,
  • 20:25 - 20:31
    le api, i cavalli, Egli è il Dio di tutti i regni.
  • 20:31 - 20:34
    Hanno tutti le loro regole, la loro filosofia,
  • 20:34 - 20:38
    i loro modi di fare, i loro gusti e disgusti,
  • 20:38 - 20:43
    hanno desideri e sofferenze,
    e tutto evolve in qualche modo.
  • 20:43 - 20:46
    Ma per ora, restiamo nel nostro mondo.
  • 20:46 - 20:52
    Quindi nel nostro mondo c'è questa forte spinta,
    e per un po', secondo...
  • 20:52 - 20:57
    Perché non tutti hanno raggiunto lo stesso livello di maturità:
  • 20:57 - 21:04
    Lui ha fatto in questo modo, non ha detto:
    "Quelli più maturi di qua e gli altri di là",
  • 21:04 - 21:08
    ci ha mischiati tutti, e litighiamo,
    ma ci serve anche. Capite?
  • 21:08 - 21:15
    lo dico perché non vi lamentiate della vostra vita,
    di ciò che vi viene mandato, tipo:
  • 21:15 - 21:19
    "Mi è successo questo, non avevo fatto niente!".
  • 21:19 - 21:27
    In realtà, te lo sei guadagnato!
    E devi usare quell' esperienza per trascendere.
  • 21:27 - 21:33
    E quando hai trasceso dentro di te,
    la tua luce è luce anche per gli altri,
  • 21:33 - 21:37
    ma non metterti a pensare: "Ah la mia luce!" [Risate]
  • 21:37 - 21:39
    Capite?
  • 21:39 - 21:42
    Quindi abbiate l'atteggiamento di dire:
  • 21:42 - 21:46
    "Questo ci voleva in qualche modo,
    mi indica qualcosa",
  • 21:46 - 21:49
    invece di: "Vengo attaccato!".
  • 21:49 - 21:55
    Il me-persona è anche molto miope,
    e sempre sulla difensiva,
  • 21:55 - 22:00
    ecco perché non cresce in fretta:
    si sente vulnerabile,
  • 22:00 - 22:06
    e chi è vulnerabile va a barricarsi,
    poi da lì spara sugli altri.
  • 22:06 - 22:10
    Quando lo vedi, capisci:
    "Ma una coscienza più profonda..."
  • 22:10 - 22:15
    Lei ha appena parlato proprio da quella coscienza,
  • 22:15 - 22:19
    che vede la persona e il suo mondo
    con maggior distacco.
  • 22:19 - 22:24
    Dici: "Ti parlo, ma in realtà,
    da qui, mi sento benissimo".
  • 22:24 - 22:29
    Che cosa vuoi?
    Di cosa hai bisogno?
  • 22:29 - 22:33
    Qual è il tuo problema?
    "In realtà, da qui non ne ho,
  • 22:33 - 22:38
    "per averne uno devo tornare laggiù",
    cioè nello stato della persona,
  • 22:38 - 22:45
    "di 'i miei vicini, la mia relazione di coppia,
    e del 'chissà se mi bastano i soldi'."
  • 22:45 - 22:49
    Ecco i cruci della persona,
    e ti fanno crescere, ti aiutano.
  • 22:49 - 22:52
    Quando inizi a vedere e capire questo,
  • 22:52 - 22:57
    non ti arrabbi più, dando la colpa agli altri:
    invece usi quelle cose.
  • 22:57 - 23:04
    Ma quando venite qui, voglio vedervi accelerare
    il processo, e ne siete in grado:
  • 23:04 - 23:10
    si può procedere a piccoli passi,
    o entrare nella grande scoperta.
  • 23:10 - 23:16
    Puoi andare da un passo all'altro,
    o da una galassia all'altra.
  • 23:16 - 23:21
    Sento e presumo, correggetemi se sbaglio,
  • 23:21 - 23:28
    che se siete venuti qui avete, in voi,
    la capacità di sbocciare a un livello più elevato,
  • 23:28 - 23:34
    quando vi accorgete: "Aspetta un attimo,
    spreco il mio tempo a stare nella persona
  • 23:34 - 23:39
    ora che ho consapevolezza di me
    nella, e come, coscienza".
  • 23:39 - 23:41
    E a quel punto che accade?
  • 23:41 - 23:47
    Imparate a osservare come vi ho mostrato,
    e va fatto perché c'è troppa identificazione,
  • 23:47 - 23:50
    e chi si identifica, viene rallentato,
  • 23:50 - 23:55
    con quale conseguenza: accumula concetti,
    e più ne hai
  • 23:55 - 24:01
    più diventi opaco, denso e rigido.
  • 24:01 - 24:05
    Se siete con gente che ha una massa di concetti,
  • 24:05 - 24:09
    i vostri e quelli loro non riescono
    a danzare insieme,
  • 24:09 - 24:12
    e può accadere perfino in famiglia.
  • 24:12 - 24:17
    Quindi guadagnando la capacità
    di osservare con distacco,
  • 24:17 - 24:22
    avrai imparato a osservare
    e potrai fare la scoperta
  • 24:22 - 24:28
    che la tua persona stessa, quella persona che è il soggetto
    del tuo intero mondo,
  • 24:28 - 24:32
    è vista anch'essa.
  • 24:32 - 24:38
    Quando riesci a vederlo, puoi dire:
    "Accidenti, non c'è solo il mondo,
  • 24:38 - 24:42
    "c'è il me personale nel quale esso si riflette!"
  • 24:42 - 24:47
    Dico che sono le due facce
    della stessa medaglia: sono abbinati
  • 24:47 - 24:52
    e il tuo errore è stato identificartici e sentire:
  • 24:52 - 24:56
    "Ma è il mondo che è tutto sbagliato, non sono io".
  • 24:56 - 24:58
    Come mai fai questo?
  • 24:58 - 25:06
    Perché pure la tua persona ha preso il nome 'io',
    mentre 'io' significa Dio!
  • 25:06 - 25:13
    Il tuo io è la coscienza, ovvero il principio divino.
  • 25:13 - 25:19
    Però ora capisci l'io e la differenza
    fra l' 'io-me', e l' 'io-io' ovvero l' 'io sono'.
  • 25:19 - 25:26
    Nell'io-me, si hanno tutti i guai della vita:
    "Non ottengo...", " Lui si è ammalato",
  • 25:26 - 25:32
    e sono cose forti,
    che non sono iniziate con l'incarnazione in questo corpo,
  • 25:32 - 25:34
    vanno avanti da tanto tempo,
  • 25:34 - 25:44
    ma piano piano cresci, attraversando
    il campo dei guna, ovvero delle energie che...
  • 25:44 - 25:49
    Nel guna tamasico, l'identità personale
    è molto robusta
  • 25:49 - 25:57
    e si lascia disturbare facilmente;
    c'è tanta identità, tanta renitenza.
  • 25:57 - 26:00
    Questo guna viene definito 'tama guna'.
  • 26:00 - 26:05
    Poi, l'energia dell'entità individuata
    può anche essere segnata
  • 26:05 - 26:08
    da quello che chiamiamo il 'raja guna':
  • 26:08 - 26:14
    qui l'anima ha molta energia e desideri, vuole fare,
    è avventurosa, ha tante idee.
  • 26:14 - 26:18
    C'è anche un altro guna, che viene chiamato 'sattva',
  • 26:18 - 26:24
    ed è più puro, ovvero il suo campo energetico
    è più attratto dallo spirito:
  • 26:24 - 26:28
    dall'evoluzione della coscienza e la realizzazione.
  • 26:28 - 26:36
    Questi guna giocano nell'essere,
    uno sarà dominante in una persona,
  • 26:36 - 26:41
    mentre in un'altra sarà più forte un altro guna.
  • 26:41 - 26:48
    Dico quindi che tutti voi dimostrate
    d'avere una predominanza del guna sattva,
  • 26:48 - 26:53
    ma il raja guna è lì, che vi vuole
    afferrare per la coda [risate],
  • 26:53 - 26:59
    e qualche volta il tama guna,
    cerca di farvi provare disperazione.
  • 26:59 - 27:05
    Fa tutto parte del gioco, ed è divertente
    guardare le cose così, no? [Risate]
  • 27:05 - 27:08
    Bè, magari non è poi così divertente!
  • 27:08 - 27:10
    Però ci fa capire un po'.
  • 27:10 - 27:18
    Allora, in qualche modo, venire al satsang
    senza avere subito pressioni in merito,
  • 27:18 - 27:21
    indica che la vostra anima ne è attratta,
  • 27:21 - 27:29
    e più scoprite, non con il solo intelletto
    ma facendo esperienza di ciò che avete capito,
  • 27:29 - 27:35
    più vi sentite interiormente incoraggiati.
    Vi state innamorando,
  • 27:35 - 27:39
    e quando ti innamori di qualcuno in modo profondo,
  • 27:39 - 27:45
    non hai bisogno che nessuno
    venga a ricordati di pensare al tuo amato:
  • 27:45 - 27:51
    la spinta, l'attrazione a farlo ti sorge da dentro,
    e pensi a lui in ogni momento,
  • 27:51 - 27:54
    durante qualunque attività. [Risate]
  • 27:54 - 28:01
    Quindi il tuo stesso Sé, il tuo stesso cuore,
    sta diventando l'amato della tua persona.
  • 28:02 - 28:07
    Qui siamo nel guna sattva,
    e ti senti sempre più attratto.
  • 28:07 - 28:12
    E dopo il guna sattva, cosa accade?
  • 28:12 - 28:17
    C'è uno stato che viene chiamato 'Turya',
    nel quale diventi più puro,
  • 28:17 - 28:21
    e ti muovi maggiormente a partire dalla coscienza;
  • 28:21 - 28:29
    gli stati inferiori non vengono più a disturbarti,
    e neanche l'identità: arriva quel momento.
  • 28:29 - 28:34
    La gente ti dice: "Sei Paolina?",
    e tu: "Sì, mi chiamo così".
  • 28:34 - 28:38
    Usi ancora il tuo nome:
    quando ti risvegli del tutto nel Sé
  • 28:38 - 28:44
    non devi cambiarlo e chiamarti Parabrahman,
    o con qualche altro nome splendido,
  • 28:44 - 28:48
    continui a usare il tuo,
    ma non sei quel nome.
  • 28:50 - 28:55
    Vedi, è come se qualcosa si dispiegasse,
    in qualche modo:
  • 28:55 - 29:01
    i concetti non ti si appiccicano più,
    quindi non sono più tanto importanti,
  • 29:01 - 29:04
    e ti diventa disponibile tutto!
  • 29:04 - 29:07
    Puoi ascoltare senza dover decidere:
  • 29:07 - 29:12
    "Io credo questo, e tu?
    Che opinione, che posizione hai?".
  • 29:12 - 29:18
    Non ha importanza in realtà,
    perché sei nel tuo essere che è tutto.
  • 29:20 - 29:25
    Va bene se parliamo così?
    Sgomberiamo il campo, va bene?
  • 29:25 - 29:28
    [Mooji] Spazziamo casa, per farvi capire.
  • 29:28 - 29:32
    Quando dite: "Non so perché
    continuano a tornare queste cose",
  • 29:32 - 29:37
    è perché avete costruito
    una relazione appiccicosa,
  • 29:37 - 29:43
    quindi non vi dico come risolvere
    quel problema, e poi un altro, ma:
  • 29:43 - 29:50
    "Imparate una cosa, imparate a osservare
    il vostro senso d'identità, i suoi gusti e disgusti,
  • 29:50 - 29:55
    ma mantenendo una certa distanza.
    Imparate questo: lo vedete,
  • 29:55 - 30:02
    ma apprendete a distaccarvene.
    E cosa vi ho detto?
  • 30:02 - 30:06
    Che il 99,9 per cento delle cose del mondo
    non vi turba:
  • 30:06 - 30:11
    quindi ovunque andiate nel mondo potete muovervi
    senza essere calamiti,
  • 30:11 - 30:13
    con naturale distacco,
  • 30:13 - 30:18
    ma poi c'è quel 0,1 per cento di cose
    di cui, invece, vi importa:
  • 30:18 - 30:22
    "Va bene tutto, ma non mi piace il rosa",
  • 30:22 - 30:29
    "No, non è per me, questo non mi piace,
    allontanate da me queste piume di pavone".
  • 30:29 - 30:34
    Sono cose come quelle che vi incatenano ancora
    alla forma personale.
  • 30:34 - 30:38
    Siete fieri d'essere un certo tipo di persona,
  • 30:38 - 30:42
    senza rendervi conto che barate
  • 30:42 - 30:47
    e che non osate assumere la vostra bellezza:
  • 30:47 - 30:50
    voi siete tutto questo!
  • 30:52 - 30:59
    Così non riuscirete mai a imparare a...
    amare davvero tutti,
  • 30:59 - 31:04
    anche coloro che non sono ancora nati!
  • 31:04 - 31:10
    "Bè no, non li ho mai visti!",
    "Oh, ma non sapevo di loro..." No, no!
  • 31:10 - 31:16
    Capite? Questa è la vostra natura,
    non una vostra scelta.
  • 31:16 - 31:22
    Quindi dico: cosa bisogna solo fare?
    Imparare a osservare sempre più con distacco,
  • 31:22 - 31:28
    e imparare a vedere.
    La mente di maya dirà: "Questa è una perdita di tempo,
  • 31:28 - 31:31
    "farlo non mi da niente, mi fa dormire.
  • 31:31 - 31:35
    "Se cerco di guardare
    senza attaccamento, m'addormento".
  • 31:35 - 31:41
    Perfino qui, quando facevano
    l'esercizio "Essere semplicemente",
  • 31:41 - 31:44
    appena suonavo la campanella,
    qualcuno ...giù!
  • 31:44 - 31:47
    Ma come, appena svegli?! [Risate]
  • 31:47 - 31:53
    Di che si tratta: è una sorta
    di resistenza psichica che abbiamo.
  • 31:53 - 31:58
    Qualcosa non vuole
    che raggiungi la pienezza del tuo essere,
  • 31:58 - 32:04
    è l'energia di maya che resite un po',
    ma non preoccuparti, presto cambierà:
  • 32:04 - 32:09
    non appena inizierai a sentire
    il darshan del tuo stesso cuore,
  • 32:09 - 32:14
    ti troverai incredibilmente incoraggiato.
  • 32:14 - 32:17
    Ma te lo devi guadagnare.
  • 32:17 - 32:24
    L'insegnante ti insegnerà come fare,
    ma dovrai essere a bordo!
  • 32:24 - 32:28
    Devi essere a bordo, devi starci dentro,
  • 32:28 - 32:33
    perché neanche il più grande dei guru
    ti può aiutare se non ci metti il cuore.
  • 32:33 - 32:41
    Devi impegnarti, e vedilo bene:
    è molto misterioso, ma non difficile.
  • 32:41 - 32:49
    Il cammino è stato reso così chiaro:
    più vai in alto, più l'aria è pura,
  • 32:49 - 32:51
    ma cresce anche la renitenza.
  • 32:51 - 32:59
    Infatti il tuo sé terreno combatte:
    è pigro, è fatto così, lo devi sorvegliare.
  • 32:59 - 33:03
    Devi imparare a osservare questo,
    e andare avanti dritto.
  • 33:03 - 33:06
    A un certo punto potresti dire:
  • 33:06 - 33:11
    "Non ho niente che m'incoraggi,
    la mia mente mi sta uccidendo!",
  • 33:11 - 33:16
    ma arriva qualcuno a dirti:
    "Guruji ti ha detto di farlo, però",
  • 33:16 - 33:18
    e tu: "Sì, sì, ora lo faccio".
  • 33:18 - 33:25
    Perché? Perché hai fede,
    abbastanza da darti un po' di forza e coraggio.
  • 33:25 - 33:30
    E anche la forza vitale ti da il potere necessario,
    perché hai scelto.
  • 33:30 - 33:36
    Quando si sceglie... Hai scelto molte cose
    nella tua vita, e lo farai ancora,
  • 33:36 - 33:41
    ma stai scegliendo il Supremo!
  • 33:41 - 33:46
    Stai scegliendo la coscienza divina,
    stai scegliendo il Sé.
  • 33:48 - 33:53
    Quando parlo così, mi commuovo, vedete?
  • 33:53 - 34:00
    Se scegiete Questo, allora fate buon uso
    della forma nella quale vi siete incarnati.
  • 34:00 - 34:05
    Ci sono molte cose che, se le scegliete,
    vi ritardano,
  • 34:05 - 34:08
    e va bene: vi piace questo, e quello,
  • 34:08 - 34:11
    siete liberi di farlo, e va bene,
  • 34:11 - 34:16
    ma se avete nel cuore quella scelta lì,
  • 34:18 - 34:23
    allora avete fatto quella più alta!
  • 34:23 - 34:29
    Però sarete messi alla prova,
    e dovrete uscirne vittoriosi;
  • 34:31 - 34:36
    allora vi verrà incontro tutta la grazia del Parabrahman.
  • 34:39 - 34:45
    Dite: ho girato l'angolo e qualcuno mi ha fatto "Buuuuh",
    allora non vado più",
  • 34:45 - 34:49
    e poi mi chiedete :"Guruji, qual è il massimo?".
  • 34:49 - 34:52
    Ma se non siete riusciti neanche al minimo?!
  • 34:55 - 34:57
    Volete il massimo....
  • 34:57 - 35:02
    Magari viene qualche ometto
    a canzonarvi con disprezzo, e voi crollate.
  • 35:02 - 35:06
    Ma sono piccolezze!
  • 35:06 - 35:11
    Come farete a superarle?
    Osservando e imparando a lasciare che la paura...
  • 35:11 - 35:16
    Non cercate di bloccare le sensazioni, lasciatele arrivare,
  • 35:16 - 35:23
    non serve fermarle, ma vederle con chiarezza:
    è solo forza vitale,
  • 35:23 - 35:28
    la forza dell'abitudine si esprime,
    e il corpo è il suo feudo,
  • 35:28 - 35:30
    questi sono i suoi sensori.
  • 35:30 - 35:33
    Sta giocando qui dentro, così come la mente.
  • 35:33 - 35:38
    E ti chiedi: "Ma come mai posso vedere questo?
    Come mai?
  • 35:38 - 35:43
    Man mano che resti nel tuo satsang
    e ascolti, inizi a trovare:
  • 35:43 - 35:50
    "Laddove pensavo non ci fosse via d'uscita,
    invece ce n'è una!". Quale? Sta qui, nel cuore!
  • 35:56 - 36:01
    Quindi prosegui, semplicemente.
  • 36:01 - 36:07
    E se ti fai un po' male, non provare altro,
    e altro ancora che sia più piacevole:
  • 36:07 - 36:10
    no, devi avere un po' di fede.
  • 36:10 - 36:18
    E se non hai fede, puoi chiedere:
    "Baba, Babaji, ti prego, voglio credere, mi fido,
  • 36:18 - 36:23
    "ma sono debole, aiutami!".
    Allora arriva l'aiuto di Dio.
  • 36:23 - 36:27
    L'aiuto arriva, abbi umiltà.
  • 36:27 - 36:32
    Man mano che cresci, arriva la gentilezza
    mentre magari prima,
  • 36:32 - 36:35
    non t'accorgevi di essere ben poco gentile.
  • 36:35 - 36:40
    L'egoismo se ne va, e arriva l'empatia,
  • 36:42 - 36:45
    arriva un senso di spazio,
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    se ne va la pesantezza.
  • 36:51 - 36:58
    Inaspettatamente fluisce la grazia e ricevi dei doni
  • 36:58 - 37:02
    senza averli, apparentemente, meritati.
  • 37:04 - 37:10
    Ti arrivano delle cose, e ti chiedi:
    "Ma come è possibile?".
  • 37:10 - 37:15
    E poi, quando inizi a sentirti benissimo,
    qualcosa ti punge!
  • 37:15 - 37:18
    Arriva anche questo: arriva di tutto,
  • 37:18 - 37:22
    ma questo ti ti farà rinunciare?
    Succede così.
  • 37:29 - 37:32
    Ho un immenso...
  • 37:32 - 37:39
    Ho scoperto che ho amore
    nel cuore per tutti gli esseri,
  • 37:39 - 37:43
    e non ci ho lavorato su:
    basta restare aperti
  • 37:43 - 37:47
    e entri in contatto col tuo amore naturale,
  • 37:47 - 37:50
    il tuo stato naturale s'insedia.
  • 37:50 - 37:56
    Ma il mio servizio è per il sangha,
    ovvero per coloro che,
  • 37:56 - 38:04
    se non mi sbaglio, percepisco
    come esseri
  • 38:04 - 38:09
    che sono in viaggio per risvegliarsi
    a qualcosa di più alto:
  • 38:09 - 38:15
    questo corpo e la sua forza vitale
    sono consacrati a loro,
  • 38:17 - 38:19
    sono consacrati a questo.
  • 38:23 - 38:27
    Problemi ne avrete, ma li supererete,
  • 38:31 - 38:38
    e il potere più alto, più puro dell'universo
  • 38:38 - 38:40
    vi ha chiamati.
  • 38:57 - 39:01
    Inoltre, vi sostiene affinché possiate vedere.
  • 39:05 - 39:11
    Smettete di considerarvi una cosetta misera,
  • 39:11 - 39:16
    ma non pensate nemmeno di essere chissà cosa.
    [Risate].
  • 39:19 - 39:21
    Sì.
  • 39:24 - 39:28
    E se c'è una cosa che ripeterò sempre, è:
    non mollate,
  • 39:28 - 39:33
    continuate a guardare,
    mandate via il malinteso su voi stessi!
  • 39:33 - 39:37
    C'è chi dice: "Faccio così",
    invece non è ciò che indico:
  • 39:37 - 39:43
    vieni qui, fallo tu, ora. Osserva....
    Ecco!
  • 39:43 - 39:47
    Ma questo, non mettertelo in tasca:
    mettitelo nel cuore,
  • 39:47 - 39:49
    e restaci dentro,
  • 39:49 - 39:55
    espanditi in esso.
  • 39:55 - 39:59
    Cosi l'autobiografia che scrivi nella persona
  • 39:59 - 40:03
    andrà a scomparire.
  • 40:22 - 40:26
    [Gruppo]Grazie.
    [Mooji] Grazie.
  • 40:42 - 40:44
    Sta anche succedendo questo:
  • 40:44 - 40:49
    mi trovo sempre più spesso davanti coloro che....
    li incontro solo,
  • 40:49 - 40:55
    stiamo un po' insieme, indaghiamo,
    e presto [il ronzio della mente si placa],
  • 40:55 - 40:59
    scendiamo [dalla testa al cuore].
  • 40:59 - 41:04
    Volete seguirmi?
    Scendiamo. State lì.
  • 41:04 - 41:11
    Allora la roba della mente si prosciuga,
    molto naturalmente,
  • 41:11 - 41:13
    con semplicità.
  • 41:13 - 41:19
    Ve l'avevo detto dall'inizio, è semplice
    perché non devi creare il tuo Sé:
  • 41:19 - 41:28
    puoi creare un falso sé,
    ma il tuo vero Sé, puoi solo scoprirlo.
  • 41:28 - 41:33
    Quando lo scopri, colui che l'ha scoperto
    si fonde in esso.
  • 41:48 - 41:52
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  • 41:55 - 41:58
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Title:
Il tuo stesso cuore sta ora diventando il tuo amato
Video Language:
English
Duration:
42:03

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