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Lynn Hershman Leeson in "San Francisco" - Stagione 9 - "Arte nel Ventunesimo Secolo" | Art21

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    ♪ (musica ritmata) ♪
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    ARTE NEL VENTUNESIMO SECOLO
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    ♪ (musica ambientale) ♪
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    (fruscio di carta)
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    Verso la metà degli anni ’70,
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    forse poco prima,
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    avevo realizzato
    il dipinto scultoreo di un uomo.
  • 0:48 - 0:50
    Un collezionista andò
    in una galleria d’arte
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    e acquistò l’opera.
  • 0:55 - 0:57
    Volevo incontrarlo,
    ma la galleria non voleva
  • 0:57 - 1:01
    perché “Lynn” poteva essere
    un nome sia maschile, sia femminile.
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    In qualche modo
    scoprì che ero una donna
  • 1:03 - 1:05
    e restituì l’opera
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    dicendo che le donne
    non erano un buon investimento.
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    Che le artiste donne non erano
    un buon investimento...
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    Si sbagliava.
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    (Lynn ride)
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    (suono elettronico regolare)
  • 1:16 - 1:20
    (suono elettronico regolare)
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    Ho cominciato con dipinti e disegni
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    per poi dedicarmi alla scultura,
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    e alla scultura sonora.
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    (Radio) Provando a ricordare chi siamo.
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    (Lynn) Video,
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    film,
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    intelligenza artificiale,
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    e anche opere computerizzate,
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    per me sono la stessa cosa.
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    Prendi un po’ di cose
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    e le assembli.
  • 1:52 - 1:56
    (suono elettronico continua)
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    Creo opere che si confrontano
    con il punto in cui siamo, nella società
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    (la scultura ronza)
  • 2:04 - 2:06
    Sono venuta a Bay Area
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    per conseguire una laurea alla Berkeley.
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    ♪ (musica rock in sottofondo) ♪
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    Erano gli anni degli hippy,
  • 2:13 - 2:14
    Allen Ginsberg
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    e quella sorta di pensiero radicale.
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    Ed essendo una ragazza proveniente
  • 2:22 - 2:26
    da una famiglia ebrea ortodossa
    di Cleveland
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    ciò significava davvero
    rendersi conto del fatto
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    che non bisogna fare
    ciò che ti dicono.
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    ♪ (musica jazz suona) ♪
  • 2:35 - 2:37
    Penso che la sfida iniziale sia stata
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    convincere qualcuno
    a mostrare il mio lavoro.
  • 2:41 - 2:45
    Ricordo che in quel periodo camminavo
    per le strade di Berkley
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    e pensavo: “A chi serve un museo
    per dire che stai creando dell'arte?”
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    Quindi, con la mia amica Eleanor Coppola,
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    aprimmo delle stanze in un hotel
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    le persone potevano
    registrarsi e prendere una chiave.
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    Eleanor allestì nella sua stanza
    un uomo che la abitava,
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    io creai personaggi immaginari
    che avrebbero potuto abitarvi.
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    Comprai oggetti di scena nel quartiere
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    per ridefinire le possibili personalità
    di quei personaggi.
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    ♪ (musica jazz continua) ♪
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    Era un modo di creare arte nel mondo
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    che oltrepassava i confine esistenti.
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    Durò circa un anno,
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    finchè qualcuno entrò alle due di notte
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    e nascose delle parti del corpo in cera.
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    La gente pensò
    che potesse trattarsi di un omicidio,
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    venne chiamata la polizia,
    che arrivò e portò via tutto.
  • 3:38 - 3:39
    Si concluse così.
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    ♪ (musica in dissolvenza) ♪
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    Occhiali degli anni '70.
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    Lenti enormi.
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    (fruscio)
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    Ecco qua.
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    Nella stanza dell'Hotel Dante
    avevo oggetti
  • 4:01 - 4:04
    di persone che avrebbero potuto vivere lì.
  • 4:05 - 4:06
    Pensai:
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    "E se questa donna, questo personaggio,
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    potesse essere libera,
    vivere la realtà di spazio e tempo?"
  • 4:12 - 4:15
    Questo diede origine alla
    creazione di Roberta Breitmore.
  • 4:15 - 4:18
    ♪ (musica incalzante) ♪
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    Uscivo travestendomi da Roberta,
  • 4:21 - 4:23
    truccandomi in modi diversi, bionda,
  • 4:25 - 4:29
    assumendo alcune sue caratteristiche
    molto diverse da ciò che ero io.
  • 4:33 - 4:38
    Roberta faceva cose che qualsiasi
    normale ragazza single al verde farebbe.
  • 4:38 - 4:39
    Arrivata a San Francisco
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    cercava un coinquilino
    per dividere l'affitto
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    perciò mise degli annunci
    sui giornali locali.
  • 4:46 - 4:49
    ♪ (musica incalzante prosegue) ♪
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    Roberta andava in terapia,
    aveva la sua camminata,
  • 4:51 - 4:53
    la sua gestualità,
  • 4:53 - 4:55
    il suo modo di parlare.
  • 4:57 - 5:00
    Roberta fu in grado di aprire
    un conto bancario.
  • 5:01 - 5:04
    Ottenne delle carte di credito,
    al contrario di me.
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    ♪ (musica concitata) ♪
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    Era molto più vera, e aveva un passato
    più verificabile del mio.
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    ♪ (musica orientale) ♪
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    Non pensavo che Roberta sarebbe stata
    una rappresentazione duratura
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    Penso che al tempo 'performance'
    non fosse nemmeno una vera parola.
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    Non so cosa rappresentasse,
    era un'intromissione in realtà e società.
  • 5:29 - 5:34
    Durò almeno dieci anni: dal 1972 al 1979.
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    (pellicola cinematografica gira)
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    ♪ (musica ambientale) ♪
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    (Lynn) Penso che
    se mi fossi trasferita a New York
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    come molti, per diventare un'artista,
  • 5:50 - 5:52
    non farei ciò che faccio adesso.
  • 5:53 - 5:58
    Ma vivo nella Bay Area,
    dove la tecnologia si può respirare...
  • 5:58 - 6:01
    Qui, il panorama digitale
    ha cambiato il mondo intero.
  • 6:03 - 6:07
    Non è irrilevante che la TV
    sia stata inventata qui.
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    (rumore di traffico)
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    ♪ (musica elettronica ambientale) ♪
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    (Lynn) Penso che siamo diventati
    una sorta di "società degli schermi",
  • 6:18 - 6:21
    di diversi livelli che ci impediscono
    di scorgere la verità.
  • 6:21 - 6:24
    Quasi come se la verità
    fosse insostenibile,
  • 6:24 - 6:28
    troppo grande da gestire,
    come i sentimenti che proviamo.
  • 6:29 - 6:33
    Perciò affrontiamo le cose tramite
    riproduzioni e copie,
  • 6:33 - 6:37
    tramite schermi, simulazioni, facsimile,
  • 6:37 - 6:39
    tramite finzione e coalizione.
  • 6:39 - 6:46
    (rumore statico)
  • 6:46 - 6:50
    (Lynn) Penso che non ci sia
    una risposta principale
  • 6:50 - 6:54
    sull'utopia o distopia della tecnologia,
  • 6:54 - 6:57
    penso dipenda dagli esseri umani,
    da come la utilizzano.
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    (intenso rumore statico)
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    (Lynn) Molto del mio lavoro è interattivo,
    ciò coinvolge il pubblico nelle decisioni.
  • 7:13 - 7:17
    In queste opere l'interazioe significava
    avere a che fare con le possibilità
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    che la tecnologia offriva a quel tempo.
  • 7:21 - 7:24
    Quindi, quando creai 'Lorna',
    usai un LaserDisc interattivo.
  • 7:24 - 7:26
    (ribollire d'acqua)
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    (Lorna in TV) Tutto mi spaventava.
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    (donna) E così pensi
    di conoscere la sua storia.
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    Buona fortuna, allora.
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    Perchè vi sbagliate tutti.
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    ♪ (musica incalzante) ♪
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    (Lynn) Lorna è agorafobica,
    ha paura di uscire.
  • 7:41 - 7:44
    E il motivo per cui ha paura è che i media
  • 7:44 - 7:48
    divulgano ogni sorta di terribili immagini
    e tutto ciò che lei fa è guardare la TV.
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    (rumore statico)
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    Sei tu a controllare ciò che guardi.
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    Nel farlo, vieni coinvolto
    nella vita di Lorna
  • 8:00 - 8:01
    e ne controlli il futuro.
  • 8:05 - 8:12
    ♪ (colonna sonora de:
    "La donna che visse due volte") ♪
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    ♪ (colonna sonora de:
    "La donna che visse due volte") ♪
  • 8:19 - 8:26
    ♪ (colonna sonora de:
    "La donna che visse due volte") ♪
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    Puoi abbassare il cappello,
    tenerlo lungo il fianco?
  • 8:32 - 8:33
    Ok, perfetto.
  • 8:34 - 8:37
    - Vuoi che mi muova in qualche modo o...
    - No, guarda e basta.
  • 8:40 - 8:43
    (uomo) In termini di scenografia,
    farò solo qualche ripresa.
  • 8:44 - 8:44
    Ok.
  • 8:45 - 8:49
    (Lynn) Quest'opera, 'VertiGhost',
    sfrutta molto della mia storia.
  • 8:51 - 8:53
    - (Lynn) È bellissimo.
    - (regista) Sembra più...
  • 8:55 - 8:59
    La premessa era creare qualcosa
    che implicasse il Museo di Belle Arti.
  • 9:00 - 9:03
    E mi ricordai che Alfred Hitchcock
    girò proprio in quel luogo
  • 9:03 - 9:06
    una delle scene principali de
    "La donna che visse due volte".
  • 9:09 - 9:14
    Nell'originale, Madeleine va al museo
    per osservare il "Ritratto di Carlotta",
  • 9:14 - 9:17
    una sua lontana antenata
  • 9:17 - 9:21
    ormai morta,
    che aveva sofferto di disturbi mentali.
  • 9:21 - 9:24
    ♪ (la colonna sonora continua a suonare) ♪
  • 9:24 - 9:26
    Ok, Julia vieni avanti.
  • 9:26 - 9:29
    (rumore di passi)
  • 9:29 - 9:31
    ♪ (la musica prosegue) ♪
  • 9:31 - 9:36
    Sono entrambe storie
    di ossessione dell'identità
  • 9:36 - 9:39
    e poi copie, e copie delle copie,
  • 9:39 - 9:40
    e sul capire chi siamo.
  • 9:41 - 9:46
    ♪ (la colonna sonora continua a suonare) ♪
  • 9:47 - 9:51
    Adesso camminate intorno alla panca,
    e sedetevi esattamente nel punto opposto.
  • 9:54 - 9:59
    (Lynn) La mia racconta una sorta di
    versione inquietante di quella storia.
  • 10:00 - 10:04
    E raccontare la storia rilascia
    lo spettro che teniamo nascosto.
  • 10:05 - 10:09
    (regista) Camera e azione!
  • 10:10 - 10:15
    (Lynn) Realizzare la mostra "VertiGhost"
    fu un completo atto di fiducia
  • 10:16 - 10:20
    e di improvvisazione
    di quello che avremmo fatto.
  • 10:20 - 10:22
    (regista) ...tre e quattro.
  • 10:22 - 10:25
    ♪ (musica ritmata) ♪
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    (Lynn) Mi piace collaborare.
  • 10:29 - 10:34
    Gira questa battuta nel mio studio,
    che io sia una sorta di idiot savant
  • 10:34 - 10:35
    perchè non so fare niente.
  • 10:35 - 10:41
    Mi viene un'idea, tutti quanti sanno fare
    la propria parte, e alla fine si realizza.
  • 10:42 - 10:43
    (risata di donna)
Title:
Lynn Hershman Leeson in "San Francisco" - Stagione 9 - "Arte nel Ventunesimo Secolo" | Art21
Description:

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Video Language:
English
Team:
Art21
Project:
"Art in the Twenty-First Century" broadcast series
Duration:
13:59

Italian subtitles

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