Un viaggio dall'Afghanistan: Abbas Nazari a TEDxEQChCh
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0:08 - 0:11Ciao a tutti. È fantastico essere qui.
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0:11 - 0:12Sapete è bellissimo essere sul palco del mio vecchio auditorium,
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0:12 - 0:15la mia scuola e, sapete,
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0:15 - 0:19è un onore essere sul palco di TEDx.
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0:19 - 0:22E come tutti voi, eccomi qui.
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0:22 - 0:26Sono un narratore, alcuni mi definiscono un artista.
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0:26 - 0:28Ma sono un narratore.
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0:28 - 0:33E sono qui per condividere con voi la mia storia.
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0:33 - 0:36Sapete, quando mi è stato chiesto di tenere un discorso per TEDx,
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0:36 - 0:40sono andato su Google per capire di cosa si trattasse
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0:40 - 0:42ed è venuto fuori che uno degli oratori
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0:42 - 0:44prima di salire sul palco si sentiva bene,
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0:44 - 0:47ma poi aveva guardato l'orologio e aveva notato che
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0:47 - 0:50stava ticchettando e le ricordò
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0:50 - 0:51molto una bomba.
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0:51 - 0:53(Risate)
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0:53 - 0:56Vedete, io sono afgano e
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0:56 - 1:01questa è l'ultima cosa che voglio ricordare.
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1:01 - 1:05Comunque, all'inizio di quest'anno sono tornato in Afghanistan
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1:05 - 1:08con mio padre e questa foto è stata scattata
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1:08 - 1:12sul retro della nostra casa, nel piccolo paese di Joghori.
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1:12 - 1:17E c'è il tramonto sulle montagne scure sullo sfondo.
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1:17 - 1:20In quest'altra foto siamo nel fondo della vallata di fronte a casa mia
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1:20 - 1:24e questo sono io insieme ai ragazzi.
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1:24 - 1:27E questa foto è stata scattata proprio qui, davanti alla porta verde,
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1:27 - 1:32la porta verde di casa mia, dove sono cresciuto.
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1:32 - 1:35Vedete, nel 2001, quando i Talebani hanno
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1:35 - 1:40raggiunto l'apice del loro potere, è cambiato tutto.
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1:40 - 1:42Cosa vedete, cosa pensate,
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1:42 - 1:44quando pensate alla parola 'Afghanistan'?
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1:44 - 1:46Cosa vi viene in mente?
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1:46 - 1:51Soldati, bombe, morte, congegni esplosivi improvvisati,
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1:51 - 1:53proprio come quelli usati per uccidere 5 delle nostre coraggiose
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1:53 - 1:57truppe solo 2 settimane fa...ma questo è il mio Afghanistan.
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1:57 - 2:03Questo è quello che mi viene in mente tutte le volte che penso alla mia casa.
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2:03 - 2:06Allora, nel 2001, quando i Talebani presero il potere,
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2:06 - 2:10quando erano all'apice del loro potere, la vita era terribile.
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2:10 - 2:12Questo non esisteva più.
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2:12 - 2:16I diritti umani più elementari vennero buttati dalla finestra.
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2:16 - 2:19Le donne erano obbligate a rimanere a casa,
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2:19 - 2:23non potevano accedere all'istruzione o fu loro impedito di insegnare.
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2:23 - 2:25Gli uomini furono obbligati a farsi crescere la barba e ad accettare in silenzio
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2:25 - 2:28il giudizio dei comandanti locali.
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2:28 - 2:31Qualsiasi esso fosse.
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2:31 - 2:36La vita come l'avevamo conosciuta era cambiata.
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2:36 - 2:40Quindi siamo nel 2001...
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2:40 - 2:43io e la mia famiglia facevamo parte di una minoranza etnica,
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2:43 - 2:49i Khazar e venivamo perseguitati e giustiziati.
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2:49 - 2:51i Talebani e la loro gente ci consideravano
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2:51 - 2:56un tumore che doveva essere rimosso e di cui si dovevano liberare.
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2:56 - 2:59Durante la metà delle partite di calcio locali, per divertimento,
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2:59 - 3:03la mia gente veniva portata sul campo
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3:03 - 3:06e veniva lapidata.
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3:06 - 3:11Si insegnava alla massa che quello era il prezzo che si pagava a disubbidire.
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3:11 - 3:14E quindi, come potete immaginare, mio padre prese
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3:14 - 3:17la decisione di scappare con la famiglia.
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3:17 - 3:21Di ricominciare da zero, in un nuovo posto. Un nuovo inizio.
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3:21 - 3:25E quel nuovo inizio significava andare in Australia.
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3:25 - 3:30Quindi partimmo nella primavera del 2001.
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3:30 - 3:35Nascosti dalla notte, arrivammo in Pakistan, a Karachi.
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3:35 - 3:40E la vita era già cambiata: ero in in una nuova nazione.
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3:40 - 3:42Mentre aspettavamo che i nostri documenti di viaggio fossero pronti,
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3:42 - 3:46la nostra famiglia si stabilì in un appartamento con una sola camera da letto.
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3:46 - 3:50E celebrai il mio settimo compleanno in Pakistan.
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3:50 - 3:53L'Indonesia sarebbe stato il passo successivo.
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3:53 - 3:55Mi ricordo chiaramente il viaggio
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3:55 - 3:58perché era la prima volta che prendevo un aereo
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3:58 - 4:02e posso dirvi adesso che non ero un membro della Star Alliance.
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4:02 - 4:04Non in Nuova Zelanda.
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4:04 - 4:07Schiacciati in un vecchio aereo fatiscente,
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4:07 - 4:09non riuscivo a capire come saremmo riusciti a rimanere interi
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4:09 - 4:12fino al nostro arrivo in Indonesia.
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4:12 - 4:13E, oh signori, com'era diversa:
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4:13 - 4:21il caldo, l'umidità, le banane, le distese infinite d'acqua.
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4:21 - 4:24Dove diavolo eravamo?
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4:24 - 4:26Comunque, restammo in Indonesia per 2 mesi,
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4:26 - 4:29mentre preparavamo ancora una volta i documenti di viaggio.
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4:29 - 4:31E poi dovevamo trovare una barca,
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4:31 - 4:33qualcuno che ci portasse in Nuova Zelanda.
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4:33 - 4:35Ovviamente all'epoca non ero mai stato in Nuova Zelanda
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4:35 - 4:40e per quanto riguarda l'Australia non sapevamo nemmeno che quella piccola nazione-isola esistesse.
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4:40 - 4:42E poi una notta, come vi dicevo siamo rimasti lì per 2 mesi,
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4:42 - 4:45e poi una notte, mia madre mi svegliò
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4:45 - 4:47e mi disse: "Partiamo".
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4:47 - 4:49E io che ero inconsapevole, che non sapevo,
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4:49 - 4:51avevo 7 anni all'epoca, comunque dissi:
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4:51 - 4:55"Ok, partiamo".
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4:55 - 4:57Partivamo quella notte, oh wow.
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4:57 - 4:59Quindi afferrai velocemente più vestiti che potevo,
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4:59 - 5:02li selezionai cercando di lasciare un pò di spazio nella mia valigia
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5:02 - 5:05e poi salimmo in fretta e furia su un pullman, in piena notte.
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5:05 - 5:07C'era un buio pesto e non si riusciva a vedere nulla.
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5:07 - 5:09Nel bel mezzo della notte, stavamo correndo
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5:09 - 5:13verso il porto, Port Merak, in Indonesia.
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5:13 - 5:15E a Port Merak raggiungemmo alcune
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5:15 - 5:17altre famiglie Khazar, che stavano come noi
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5:17 - 5:19scappando dalle atrocità che accadevano in patria.
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5:19 - 5:20Ma non riuscimmo a vedere nessuno,
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5:20 - 5:22non riuscimmo a capire quanti erano o altro.
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5:22 - 5:27Poi fummo spinti nella pancia di questa
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5:27 - 5:31nave sconosciuta e non capivamo...
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5:31 - 5:32sapevamo di essere al porto perché sentivamo
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5:32 - 5:34lo scrosciare delle onde, ma non sapevamo
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5:34 - 5:36dove fossimo, ci affrettammo alla nave, sapete,
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5:36 - 5:37che tipo di nave era?
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5:37 - 5:40Quanto era grande?
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5:40 - 5:43Il giorno dopo ebbi la possibilità di esplorare davvero la nave,
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5:43 - 5:46la MV Palapa 2, così si chiamava.
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5:46 - 5:49Non oso pensare a quello che era accaduto alla Palapa 1.
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5:49 - 5:51La MV Palapa 2 era un peschereccio
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5:51 - 5:57e 438 afghani, soprattutto afghani, erano ammassati
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5:57 - 6:01come pesci in un spazio che era stato pensato per trasportarne 40.
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6:01 - 6:03E mi ricordo, ricordo di aver sentito la necessità di andare
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6:03 - 6:06in bagno e a quel punto mi sono accorto che era un semplice buco
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6:06 - 6:09sul ponte principale che andava a scaricare direttamente nell'oceano.
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6:09 - 6:14A quel punto non sentii più il bisogno di andare in bagno.
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6:14 - 6:18Comunque, il secondo giorno, il motore si fermò
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6:18 - 6:21e quella notte ci colpì una tempesta e quello
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6:21 - 6:24fu il momento più spaventoso dell'intero viaggio.
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6:24 - 6:26Non per me, ma per tutti.
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6:26 - 6:30Da bambino pensavo fosse una grande avventura.
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6:30 - 6:32Ma mettetevi nei panni di mio padre:
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6:32 - 6:35pensava di offrirci una possibilità,
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6:35 - 6:37una possibilità alla sua famiglia di ricominciare da zero
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6:37 - 6:39e ora, in una situazione del genere,
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6:39 - 6:42in cui il nostro destino era alla mercé delle onde,
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6:42 - 6:45pensò di averci condannato a morte.
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6:45 - 6:49In quel momento tutti gli uomini toccarono il fondo della loro vita.
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6:49 - 6:53E se ripenso a quel giorno mi domando
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6:53 - 6:56come diavolo abbiamo fatto a sopravvivere a quella notte?
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6:56 - 6:59Perché fu un miracolo,
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6:59 - 7:02stavamo pregando, pregando Dio
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7:02 - 7:03perché ci salvasse,
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7:03 - 7:06perché, se quella notte fossimo annegati, trascinasse i nostri
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7:06 - 7:10corpi su qualche spiaggia per poter essere seppelliti sulla terra.
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7:10 - 7:14Ma il giorno dopo, accadde che un piccolo aereo
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7:14 - 7:16volò sulle nostre teste e, come potete immaginare,
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7:16 - 7:19c'era la speranza
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7:19 - 7:21che quell'aereo ci vedesse e che
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7:21 - 7:23saremmo stati salvati, ma non accadde nulla.
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7:23 - 7:25E l'uomo che è seduto in fondo all'auditorium,
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7:25 - 7:28che sapeva un pò di inglese, pensò
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7:28 - 7:30che avrebbe potuto scrivere le lettere SOS
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7:30 - 7:32e metterle fuori in modo che il prossimo aereo
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7:32 - 7:33di passaggio ci vedesse. Lo fece,
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7:33 - 7:36ma di nuovo non accadde nulla.
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7:36 - 7:38Il mattino diventò sera
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7:38 - 7:41e perdemmo di nuovo la speranza.
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7:41 - 7:43Ma quella sera Dio ascoltò le nostro preghiere
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7:43 - 7:49e all'orizzonte apparve la MV Tampa...
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7:49 - 7:51La MV Tampa era una nave cargo norvegese che navigava da
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7:51 - 7:53Fremantle in Winston Australia verso Singapore
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7:53 - 7:56e aveva captato il nostro segnale di emergenza che il
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7:56 - 7:58capitano aveva attaccato.
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7:58 - 8:01Ed eccola lì la nostra piccola nave ancorata di fianco
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8:01 - 8:06alla MV Tampa.
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8:06 - 8:09E non appena l'ultimo uomo scese dalla Palapa,
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8:09 - 8:12la Palapa affondò
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8:12 - 8:14portandosi dietro tutto quello che ci eravamo portati
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8:14 - 8:16dall'Afghanistan e dal Pakistan per cominciare una nuova vita da un'altra parte.
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8:16 - 8:20È affondata e ora si trova sul fondo dell'Oceano Indiano.
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8:20 - 8:23Ora volevamo andarcene.
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8:23 - 8:25Dormimmo in container, in container vuoti
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8:25 - 8:28e pregammo sul ponte principale. Volevamo sapere,
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8:28 - 8:30volevamo andare in Australia, all'Isola del Natale
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8:30 - 8:33perché era sotto il controllo australiano e speravamo
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8:33 - 8:37che qui avrebbero trattato il nostro caso e ci avrebbero mandati in Australia,
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8:37 - 8:38era così, eccoci qui,
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8:38 - 8:41l'ultimo ostacolo da superare, sarebbe andata così.
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8:41 - 8:44Ma l'Australia, in quel periodo, era nel bel mezzo delle elezioni
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8:44 - 8:50e le politiche erano cambiate...
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8:50 - 8:53John Howard aveva chiuso i confini dell'Australia
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8:53 - 8:56per continuare la sua campagna elettorale.
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8:56 - 8:58E allora il Capitano Rinnan, un uomo coraggioso, uno che si assumeva dei rischi,
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8:58 - 9:01scelse e puntò dritto all'Isola del Natale,
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9:01 - 9:03ma a 10 km dall'isola
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9:03 - 9:07le truppe del SAS ci obbligarono a tornare indietro.
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9:07 - 9:09E sotto la pressione dei suoi nuovi capi,
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9:09 - 9:11Rinner non potè più appoggiarci
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9:11 - 9:12perché doveva portare il suo carico a Singapore.
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9:12 - 9:14Non poteva più occuparsi di noi.
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9:14 - 9:16Quindi cambiammo, fummo trasferiti sulla
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9:16 - 9:19HMS Minora, una fregata.
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9:19 - 9:21E le condizioni erano molto migliori per noi, perchè c'erano letti
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9:21 - 9:25e docce, ma continuavamo a non avere idea di dove fossimo,
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9:25 - 9:30eravamo in mezzo all'oceano, in attesa, senza un posto in cui andare.
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9:30 - 9:33Mentre eravamo lì, avvenne l'11 settembre,
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9:33 - 9:35ma noi non lo sapevamo.
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9:35 - 9:39Perché la Nuova Zelanda aveva montato una tenda.
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9:39 - 9:41Chi o cos'è un neozelandese?
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9:41 - 9:43(Risate)
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9:43 - 9:46È quello che pensavamo,
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9:46 - 9:49ma non ci importava. La Nuova Zelanda era la fine
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9:49 - 9:52dei nostri 6 mesi di viaggio, iniziati in quel piccolo paese che avete visto
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9:52 - 9:55nella prima fotografia.
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9:55 - 10:00Quindi arrivammo in Nuova Zelanda il 28 settembre 2001
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10:00 - 10:04e toccato l'asfalto dell'aeroporto di Auckland, ci sentimmo a casa.
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10:04 - 10:08Per la prima volta, eravamo sulla terra ferma
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10:08 - 10:14e fummo trasferiti al Centro per i rifugiati Mangere
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10:14 - 10:16e da lì abbiamo vissuto a Christchurch
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10:16 - 10:21per gli ultimi 11 anni.
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10:21 - 10:23Siamo io e mio padre oggi, in occasione del nostro ritorno
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10:23 - 10:25lo scorso sabato in Afghanistan che pensiamo
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10:25 - 10:29da dove proveniamo e dove sono oggi,
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10:29 - 10:34su questo palco oggi sto parlando di una storia di speranza
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10:34 - 10:36e voglio dire a tutti voi che questo è il mio messaggio per voi.
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10:36 - 10:40Stiamo tutti attraversando un momento difficile oggi,
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10:40 - 10:45questa nazione è stata l'ultima terra ad essere colonizzata.
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10:45 - 10:48Tutti in questo auditorium sono migranti,
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10:48 - 10:52rifugiati o loro discendenti.
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10:52 - 10:55Ha sempre arricchito la sua identità
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10:55 - 11:00con persone da tutto il mondo.
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11:00 - 11:04E quindi io, per chiudere, vorrei solo
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11:04 - 11:06dirvi che stiamo tutti attraversando un periodo difficile,
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11:06 - 11:08ma che non dobbiamo mai perdere la speranza perché ci sono
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11:08 - 11:09persone che attraversano momenti ancora più difficili.
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11:09 - 11:12Abbiamo tutti la forza di fare la differenza.
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11:12 - 11:16Dalla laurea, a questo palco, all'Università,
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11:16 - 11:18alla strada, mi chiedo sempre:
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11:18 - 11:21"Come posso fare la differenza?"
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11:21 - 11:25Ma la verità è che tutti possiamo fare la differenza.
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11:25 - 11:30E che può essere facile come ascoltare qualcuno che racconta una storia.
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11:30 - 11:31Grazie.
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11:31 - 11:42(Applausi)
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11:43 - 11:44(Moderatore) No, non andare, non andare, resta,
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11:44 - 11:47dobbiamo parlare un pò della tua famiglia.
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11:47 - 11:58(Applausi)
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11:59 - 12:05(Moderatore) Si sente spesso, quando si parla di storia, nominare 'Tampa'
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12:05 - 12:09e quindi incontrare qualcuno che è arrivato qui a bordo
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12:09 - 12:11della Tampa è un privilegio.
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12:11 - 12:14Hai chiesto: "Chi o cos'è un neozelandese?"
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12:14 - 12:17La risposta è semplice: "Tu lo sei!"
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12:17 - 12:20e non sei venuto da solo,
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12:20 - 12:22perciò ci piacerebbe presentare la tua famiglia e i tuoi amici
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12:22 - 12:26al pubblico. Volete alzarvi per favore?
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12:26 - 12:29Eccoli lì. Grazie mille davvero.
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12:29 - 12:36(Applausi)
- Title:
- Un viaggio dall'Afghanistan: Abbas Nazari a TEDxEQChCh
- Description:
-
Dieci anni fa, Abbas Nazari, 7 anni, e la sua famiglia scapparono dall'Afghanistan e dai Talebani nella speranza di avere un futuro migliore in Australia. In questo racconto emozionante, Abbas condivide l'incredibile storia di rischio e coraggio che li ha portati, alla fine, in Nuova Zelanda.
- Video Language:
- English
- Team:
closed TED
- Project:
- TEDxTalks
- Duration:
- 12:45
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Anna Cristiana Minoli approved Italian subtitles for A Journey From Afghanistan: Abbas Nazari at TEDxEQChCh | |
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Anna Cristiana Minoli accepted Italian subtitles for A Journey From Afghanistan: Abbas Nazari at TEDxEQChCh | |
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Anna Cristiana Minoli edited Italian subtitles for A Journey From Afghanistan: Abbas Nazari at TEDxEQChCh | |
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francesca pollastro added a translation |