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Learn Italian with Animal Farm (A2–B1) | Simplified Italian text with English Translation

  • 0:05 - 0:14
    La fattoria degli animali
    Capitolo 1 – Il sogno del Vecchio Maggiore
  • 0:14 - 0:17
    Era una sera fredda.
    Tutti noi animali ci  
  • 0:17 - 0:21
    siamo riuniti nel grande fienile.
    Il Vecchio Maggiore, il maiale più  
  • 0:21 - 0:24
    rispettato della fattoria,
    aveva detto di avere  
  • 0:24 - 0:29
    qualcosa di importante da dirci.
    Io ero curioso… ma anche un po’ nervoso. 
  • 0:29 - 0:33
    Non succede mai niente di 
    nuovo alla Fattoria Padronale.
  • 0:33 - 0:40
    Maggiore è salito su una balla di fieno.
    Era stanco, ma i suoi occhi brillavano. 
  • 0:40 - 0:45
    Ci ha parlato della sua vita, 
    delle fatiche, della fame. 
  • 0:45 - 0:50
    Ci ha detto che gli uomini ci sfruttano,
    prendono il nostro lavoro,  
  • 0:50 - 0:56
    il nostro latte, le nostre uova,
    e poi ci buttano via quando non serviamo più.
  • 0:57 - 1:01
    «L’uomo è il nostro nemico» – ha detto con forza. 
  • 1:01 - 1:04
    «Dobbiamo ribellarci.
    Dobbiamo costruire una  
  • 1:04 - 1:10
    fattoria solo per gli animali,
    dove tutti sono uguali e liberi.»
  • 1:10 - 1:16
    Abbiamo ascoltato in silenzio, anche le galline.
    Poi Maggiore ci ha insegnato una canzone: 
  • 1:16 - 1:21
    Bestie d’Inghilterra.
    Abbiamo cantato tutti insieme.
  • 1:21 - 1:25
    Per la prima volta ho sentito 
    qualcosa dentro: speranza. 
  • 1:26 - 1:32
    Quella notte non ho dormito.
    Continuavo a pensare a quel sogno. 
  • 1:32 - 1:38
    Ma non sapevo che, da lì a poco,
    il sangue avrebbe toccato la paglia.
  • 1:38 - 1:39
  • 1:39 - 1:44
    Capitolo 2 – La ribellione
  • 1:44 - 1:48
    Il Vecchio Maggiore è morto tre notti dopo.
    Lo abbiamo sepolto sotto un albero,  
  • 1:48 - 1:52
    vicino al frutteto.
    Da allora, qualcosa è cambiato in noi. 
  • 1:52 - 1:56
    Io ci pensavo ogni giorno: 
    e se avesse avuto ragione?
  • 1:56 - 2:00
    I maiali hanno iniziato a 
    organizzare riunioni segrete. 
  • 2:00 - 2:06
    I più intelligenti erano due:
    Napoleone, silenzioso ma deciso, 
  • 2:06 - 2:11
    e Palla di Neve, veloce di parola e pieno di idee.
  • 2:11 - 2:16
    Hanno chiamato il loro pensiero “Animalismo”.
    Ci spiegavano che dovevamo prepararci. 
  • 2:16 - 2:21
    Che la ribellione sarebbe arrivata…
    ma nessuno sapeva quando.
  • 2:21 - 2:24
    Poi è successo.
    Tutto in un attimo.
  • 2:24 - 2:29
    Il signor Jones, sempre più ubriaco,
    ha dimenticato di darci da mangiare. 
  • 2:29 - 2:31
    Eravamo affamati.
  • 2:31 - 2:34
    Una mucca ha sfondato la porta del granaio 
  • 2:34 - 2:38
    e noi l’abbiamo seguita.
    Jones è corso fuori con il bastone, 
  • 2:38 - 2:43
    ma stavolta nessuno è scappato.
    Abbiamo caricato insieme: galline,  
  • 2:43 - 2:46
    cavalli, mucche…
    perfino le oche!
  • 2:46 - 2:50
    Jones e i suoi uomini hanno mollato tutto.
    Sono fuggiti. 
  • 2:50 - 2:55
    Non potevamo crederci:
    la fattoria era nostra!
  • 2:55 - 2:58
    Abbiamo strappato le fruste,
    bruciato i collari. 
  • 2:58 - 3:03
    I maiali hanno detto:
    «Da oggi si chiama Fattoria degli Animali.»
  • 3:03 - 3:08
    Quella sera abbiamo cantato 
    Bestie d’Inghilterra cento volte. 
  • 3:08 - 3:13
    Ma nel buio ho visto Napoleone
    guardare la casa del padrone… 
  • 3:13 - 3:21
    e non ho mai dimenticato quello sguardo.
    Capitolo 3 – La nuova fattoria
  • 3:22 - 3:27
    I primi giorni dopo la ribellione
    sono stati pieni di entusiasmo. 
  • 3:27 - 3:32
    Tutti noi lavoravamo più volentieri,
    anche se la fatica era tanta.
  • 3:32 - 3:36
    Finalmente lavoravamo per noi stessi,
    non più per gli uomini. 
  • 3:37 - 3:40
    I maiali hanno preso il 
    comando dell’organizzazione. 
  • 3:40 - 3:45
    Dicevano che era giusto così,
    perché erano i più intelligenti.
  • 3:45 - 3:50
    Palla di Neve ha insegnato a leggere e scrivere
    a molti di noi. 
  • 3:50 - 3:56
    Io ho imparato qualche parola,
    ma i cavalli e le pecore facevano più fatica.
  • 3:56 - 3:58
    Abbiamo scritto i Sette Comandamenti 
  • 3:58 - 4:01
    sul muro del fienile.
    Regole semplici:
  • 4:01 - 4:06
    Tutti gli animali sono uguali.
    Nessun animale ucciderà un altro. 
  • 4:06 - 4:09
    Nessun animale dormirà in un letto.
  • 4:09 - 4:15
    Ce li ripetevamo ogni giorno.
    Palla di Neve era sempre in mezzo a noi. 
  • 4:15 - 4:17
    Ci motivava. Ci aiutava.
  • 4:17 - 4:22
    Napoleone invece parlava poco.
    Preferiva stare con i cuccioli di cane. 
  • 4:22 - 4:28
    Li teneva separati.
    Diceva che li stava educando.
  • 4:28 - 4:32
    Un giorno abbiamo trovato i maiali
    mangiare il latte e le mele cadute dagli alberi. 
  • 4:32 - 4:39
    Boxer, il cavallo più forte, ha chiesto il motivo.
    Ci hanno detto che i maiali ne avevano bisogno 
  • 4:39 - 4:41
    per pensare meglio.
  • 4:41 - 4:45
    Abbiamo accettato…
    ma qualcosa ha  
  • 4:45 - 4:50
    iniziato a sembrarmi strano.
    E dentro di me ho sentito 
  • 4:50 - 4:55
    che stavamo dimenticando troppo in fretta
    perché avevamo combattuto.
  • 4:55 - 4:57
  • 4:57 - 5:03
    Capitolo 4 – La battaglia del recinto
  • 5:03 - 5:08
    Per qualche settimana tutto è andato bene.
    Gli uomini delle fattorie vicine ridevano di noi. 
  • 5:08 - 5:14
    Dicevano che presto saremmo crollati.
    Ma dentro di me sapevo che ci temevano.
  • 5:14 - 5:21
    Poi, una mattina d’autunno, è arrivata la notizia:
    il signor Jones stava tornando, 
  • 5:21 - 5:27
    insieme ad altri uomini, con bastoni e fucili.
    Volevano riprendersi la fattoria.
  • 5:27 - 5:33
    Ci siamo preparati in silenzio.
    Era la prima vera battaglia della nostra vita. 
  • 5:33 - 5:38
    Palla di Neve ha preso il comando.
    Aveva studiato vecchi libri di guerra. 
  • 5:38 - 5:41
    Ha dato ordini precisi a tutti:
  • 5:41 - 5:44
    Le oche dovevano confondere il nemico. 
  • 5:44 - 5:50
    Le pecore creare rumore.
    I cavalli attaccare al momento giusto.
  • 5:50 - 5:54
    Quando Jones è entrato nel cortile,
    eravamo pronti. 
  • 5:54 - 5:58
    La battaglia è stata feroce.
    Ho visto sangue sulla neve, 
  • 5:58 - 6:02
    zoccoli che colpivano,
    galline che beccavano gli occhi.
  • 6:02 - 6:06
    Palla di Neve si è lanciato 
    come un fulmine contro Jones. 
  • 6:06 - 6:12
    È stato ferito, ma non ha mollato.
    Alla fine, gli uomini sono fuggiti. 
  • 6:12 - 6:13
    Abbiamo vinto!
  • 6:13 - 6:17
    Abbiamo costruito una 
    medaglia per i più coraggiosi. 
  • 6:17 - 6:21
    Palla di Neve era un eroe.
    Tutti lo ammiravano.
  • 6:21 - 6:22
    Ma mentre festeggiavamo… 
  • 6:22 - 6:28
    Napoleone non ha detto una parola.
    E ho notato che guardava Palla di Neve 
  • 6:28 - 6:32
    con un’espressione
    che non avevo mai visto prima.
  • 6:32 - 6:33
  • 6:33 - 6:40
    Capitolo 5 – Il potere di Napoleone
  • 6:40 - 6:46
    L’inverno è arrivato con il fango e il gelo.
    Le discussioni tra Palla di Neve e Napoleone 
  • 6:46 - 6:51
    sono diventate sempre più forti.
    Ogni riunione finiva in litigi. 
  • 6:51 - 6:55
    Non erano più due leader.
    Erano due nemici.
  • 6:55 - 7:00
    Palla di Neve parlava spesso del mulino a vento.
    Diceva che ci avrebbe dato elettricità, 
  • 7:00 - 7:04
    che avremmo lavorato meno.
    Io ci credevo.
  • 7:04 - 7:11
    Ma Napoleone diceva che era una perdita di tempo,
    che dovevamo pensare al cibo, non ai sogni.
  • 7:11 - 7:16
    Poi è arrivato il giorno del voto.
    Tutti noi eravamo riuniti nel fienile. 
  • 7:16 - 7:20
    Palla di Neve stava parlando con passione.
    Stava per convincerci.
  • 7:20 - 7:25
    Ma d’improvviso…
    Napoleone ha emesso un suono strano. 
  • 7:25 - 7:31
    Dal bosco sono arrivati sette cani enormi.
    Si sono lanciati su Palla di Neve.
  • 7:31 - 7:37
    Lui ha corso, ha saltato la finestra
    ed è sparito per sempre. 
  • 7:37 - 7:43
    I cani si sono messi accanto a Napoleone.
    Ora capivo perché li teneva nascosti.
  • 7:43 - 7:45
    Quel giorno, Napoleone ha detto 
  • 7:45 - 7:51
    che non ci sarebbero più state riunioni.
    Lui avrebbe preso tutte le decisioni.
  • 7:51 - 7:56
    Boxer ha sussurrato:
    «Napoleone ha sempre ragione.» 
  • 7:56 - 8:01
    Io ho abbassato la testa…
    ma nel mio stomaco ho sentito un freddo strano, 
  • 8:01 - 8:11
    più forte del vento di gennaio.
    Capitolo 6 – Lavoro duro e bugie
  • 8:12 - 8:15
    Con l’arrivo della primavera,
    Napoleone ci ha detto 
  • 8:15 - 8:22
    che avremmo costruito il mulino a vento.
    Lo stesso progetto che prima aveva criticato. 
  • 8:22 - 8:24
    Ma ora… era diventato un’idea sua.
  • 8:24 - 8:30
    Abbiamo lavorato giorno e notte.
    Io e Boxer ci siamo spaccati la schiena. 
  • 8:30 - 8:34
    Lui ripeteva sempre:
    «Lavorerò di più.» 
  • 8:34 - 8:37
    Lo diceva anche quando zoppicava.
  • 8:37 - 8:39
    Nessuno ha mai lavorato tanto.
  • 8:39 - 8:43
    Per trovare materiali,
    Napoleone ha iniziato a fare affari 
  • 8:43 - 8:48
    con gli uomini delle altre fattorie.
    Prima diceva che non li avremmo mai visti. 
  • 8:49 - 8:55
    Ora vendeva uova, comprava semi,
    faceva venire uomini a ispezionare la fattoria.
  • 8:55 - 8:59
    I maiali ci spiegavano
    che era per il bene di tutti.
  • 8:59 - 9:06
    Intanto, i Sette Comandamenti cambiavano…
    ma nessuno di noi ricordava le frasi esatte. 
  • 9:06 - 9:10
    E i maiali dicevano:
    «Avete capito male.»
  • 9:11 - 9:17
    Una notte, una tempesta ha distrutto il mulino.
    Abbiamo trovato le pietre a terra, 
  • 9:17 - 9:19
    il muro crollato.
  • 9:19 - 9:23
    Napoleone ha detto
    che era colpa di Palla di Neve. 
  • 9:23 - 9:26
    Che era tornato di nascosto
    per sabotare tutto.
  • 9:26 - 9:31
    Lo ha chiamato traditore
    e nemico dell’animale.
  • 9:31 - 9:36
    Io non ero sicuro.
    Ma avevo paura a dire qualcosa.
  • 9:36 - 9:38
    E da quel giorno ho capito 
  • 9:38 - 9:43
    che nella nostra fattoria
    la verità era diventata un lusso.
  • 9:43 - 9:45
  • 9:45 - 9:50
    Capitolo 7 – La paura e le punizioni
  • 9:50 - 9:53
    L’inverno è stato il peggiore di sempre. 
  • 9:53 - 9:55
    Faceva freddo.
    Il cibo era poco. 
  • 9:55 - 9:58
    Alcuni giorni mangiavamo
    solo una manciata di paglia.
  • 9:58 - 10:01
    Le galline hanno protestato.
    Non volevano più dare le uova 
  • 10:01 - 10:03
    da vendere agli uomini.
  • 10:03 - 10:07
    Napoleone ha risposto
    chiudendo il cibo. 
  • 10:07 - 10:13
    Alcune galline sono morte di fame.
    Le altre, alla fine, si sono arrese.
  • 10:13 - 10:18
    Intanto, si parlava sempre di Palla di Neve.
    Ogni problema era colpa sua: 
  • 10:18 - 10:23
    il vento, le tegole rotte,
    perfino un secchio rovesciato.
  • 10:23 - 10:28
    Dicevano che era nascosto nei dintorni
    e lavorava contro di noi.
  • 10:28 - 10:31
    Una sera, Napoleone ha 
    convocato tutti nel cortile. 
  • 10:31 - 10:37
    I cani tenevano tutti in silenzio.
    Alcuni animali sono stati costretti a confessare 
  • 10:37 - 10:39
    di aver aiutato Palla di Neve.
  • 10:39 - 10:42
    Poi sono stati sbranati 
  • 10:42 - 10:45
    davanti a noi.
    Uno dopo l’altro.
  • 10:46 - 10:51
    Nessuno ha parlato.
    Nessuno ha protestato.
  • 10:51 - 10:55
    Il sangue si è mischiato con la neve.
    Io tremavo. 
  • 10:55 - 10:59
    Non capivo più
    cosa era giusto o sbagliato.
  • 10:59 - 11:05
    Ricordavo uno dei Comandamenti:
    «Nessun animale ucciderà un altro animale.»
  • 11:05 - 11:08
    Ma ora diceva:
    «… senza motivo.»
  • 11:08 - 11:11
    I maiali dicevano
    che c’era una buona ragione.
  • 11:11 - 11:16
    Quella notte,
    non ho cantato Bestie d’Inghilterra. 
  • 11:16 - 11:21
    Perché dentro di me
    sapevo che il sogno era morto.
  • 11:21 - 11:22
  • 11:22 - 11:28
    Capitolo 8 – I maiali diventano uomini
  • 11:28 - 11:31
    Dopo le esecuzioni,
    la paura ha preso il  
  • 11:31 - 11:34
    posto della speranza.
    Nessuno parlava più. 
  • 11:34 - 11:37
    Si lavorava in silenzio,
    testa bassa.
  • 11:37 - 11:41
    Ogni tanto si spargeva la voce
    che Palla di Neve fosse stato visto. 
  • 11:41 - 11:43
    Ma nessuno lo trovava mai.
  • 11:43 - 11:50
    Il mulino a vento è stato ricostruito con fatica.
    Poi è arrivata un’altra guerra. 
  • 11:50 - 11:55
    Gli uomini ci hanno attaccato
    e hanno distrutto di nuovo il mulino.
  • 11:55 - 11:58
    Abbiamo vinto la battaglia,
    ma molti sono rimasti feriti. 
  • 11:58 - 12:03
    Boxer ha dato tutto,
    anche se la sua forza stava finendo.
  • 12:03 - 12:06
    Quando si è ferito seriamente,
    ci hanno detto 
  • 12:06 - 12:09
    che sarebbe stato portato dal veterinario.
  • 12:09 - 12:15
    Ma io ho visto il carro che lo portava via.
    C’era scritto: “Macello”. 
  • 12:15 - 12:17
    Ho urlato.
    Ho corso.
  • 12:17 - 12:19
    Ma era troppo tardi.
  • 12:19 - 12:23
    I giorni sono passati.
    I maiali vivevano nella casa. 
  • 12:23 - 12:26
    Bevevano vino.
    Portavano vestiti. 
  • 12:26 - 12:29
    Hanno cominciato a camminare su due zampe.
  • 12:29 - 12:35
    Un giorno sono arrivati uomini da altre fattorie.
    Hanno pranzato con i maiali. 
  • 12:35 - 12:38
    Ridevano insieme.
    Brindavano. 
  • 12:38 - 12:41
    Napoleone parlava con loro
    come un vecchio amico.
  • 12:41 - 12:46
    Mi sono avvicinato alla finestra.
    Poi ho guardato il muro del fienile. 
  • 12:46 - 12:50
    I Sette Comandamenti non c’erano più. 
  • 12:50 - 12:54
    Era rimasta solo una frase,
    scritta in lettere grandi:
  • 12:54 - 13:01
    «Tutti gli animali sono uguali,
    ma alcuni animali sono più uguali degli altri.»
  • 13:02 - 13:06
    Li ho guardati bene,
    dentro quella stanza illuminata… 
  • 13:06 - 13:10
    e per un lungo istante
    non sono riuscito a capire 
  • 13:10 - 13:12
    chi fosse il maiale
    e chi l’uomo.
Title:
Learn Italian with Animal Farm (A2–B1) | Simplified Italian text with English Translation
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Italian
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13:24

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