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Un corso intensivo di creatività - Tina Seelig - TEDxStanford

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    Che giornata strabiliante
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    piena di idee incredibili!
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    Allora, da dove vengono queste idee?
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    Questa è una domanda sulla quale ho riflettuto negli ultimi 35 anni.
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    Da dove vengono le idee?
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    Ho cominciato come neurofisiologa
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    punzecchiando piccolissime cellule con elettrodi ancora più piccoli
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    per vedere cosa mi avrebbero saputo dire sulla creatività e l'innovazione.
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    E quando ho finito il dottorato sono andata a studiare e imparare
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    tutto sulla creatività allo stato libero,
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    ho lavorato in società grandi, in società piccole,
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    ne ho persino iniziato una mia.
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    E negli ultimi 13 anni sono stata a Stanford, a fare lezione
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    sulla creatività, l'innovazione e l'imprenditoria.
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    Nelle mie lezioni ho fatto infiniti esperimenti con i miei studenti,
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    cercando di scoprire cosa viene coinvolto nel liberare la creatività.
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    Quello che ho capito nel corso degli ultimi anni
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    è che osserviamo la creatività
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    in un modo di gran lunga troppo ristretto.
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    Abbiamo davvero bisogno di ampliare l'apertura
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    e di guardare alla creatività sotto una luce molto diversa.
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    Quello che ho fatto è preparare un modello, che vi spiegherò brevemente nei prossimi minuti,
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    di tutte le cose di cui abbiamo bisogno per liberare la creatività.
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    E voglio fare notare, prima di smontarlo,
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    che questo "Motore dell'Innovazione", come lo chiamo,
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    ha due parti: l'interno siete voi, le vostre conoscenze,
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    la vostra immaginazione, la vostra attitudine.
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    L'esterno è il mondo esterno:
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    le risorse, l'habitat e la cultura.
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    Allora cominciamo, cominciamo da dove comincia la maggior parte della gente.
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    La maggior parte della gente comincia a pensare alla creatività
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    pensando all'immaginazione. Allora partiamo da lì.
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    Immaginazione. Una delle cose tristi è
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    che non sappiamo insegnare alle persone a scuola
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    come aumentare l'immaginazione.
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    Eppure, ci sono davvero dei modi per aumentare la propria capacità
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    di formulare idee interessanti.
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    Dobbiamo tornare indietro all'asilo per vedere dov'è il problema.
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    All'asilo è molto probabile che si incontri una domanda come questa:
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    qual è la somma di 5 più 5.
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    Qual è la risposta? 10, siete davvero in gamba ragazzi.
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    Sappiamo che è 10 perché c'è una risposta giusta a questo problema.
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    Ma cosa succede se poniamo questa domanda in un modo leggermente diverso;
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    se chiediamo: quali due numeri sommati danno 10?
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    Quante risposte ci sono a questo?
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    Infinite.
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    Un numero infinito.
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    Questo è di importanza fondamentale,
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    è qualcosa che molti che hanno parlato oggi hanno rilevato.
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    È che il modo in cui poni la domanda determina il tipo di risposta che ottieni.
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    La domanda che poni è l'inquadratura nella quale ricadrà la risposta.
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    E se non poni la domanda in un modo appropriato,
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    non otterrai risposte davvero interessanti.
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    Considerate il fatto che la rivoluzione copernicana si è verificata grazie alla riformulazione della domanda.
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    Cosa succede se non è la Terra al centro del Sistema Solare?
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    Cosa succede se invece c'è il Sole?
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    E questo ha spalancato tutto lo studio dell'astronomia.
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    Ma sapete cosa? Non c'è bisogno di farlo in modo così serio,
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    ci si può allenare ogni giorno con le battute.
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    Perché la maggior parte delle battute che raccontiamo
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    sono interessanti perché l'inquadratura cambia nel mezzo della battuta.
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    Pensate a questo, La Pantera Rosa.
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    Se avete visto il film: entra in un albergo,
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    c'è un cagnolino seduto sulla moquette,
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    e dice al responsabile "Il suo cane morde?"
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    e il responsabile dice "No, il mio cane non morde."
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    si avvicina al cane, che praticamente lo attacca
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    e dice "Oh" e lui dice:
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    "Beh, quello non è il mio cane."
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    (Risate)
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    Pensateci: ogni volta che sentite una battuta
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    troverete che quasi sempre succede
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    che l'inquadratura viene cambiata nel mezzo.
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    Ed è davvero un modo divertente per fare allenamento
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    a inquadrare e cambiare l'inquadratura dei problemi.
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    Quindi questo è uno dei modi in cui
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    si può aumentare l'immaginazione;
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    ma ci sono altri modi.
    Uno dei modi principali
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    è di connettere e combinare le idee.
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    La maggior parte delle invenzioni nel mondo,
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    la maggior parte delle innovazioni vengono
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    dal mettere insieme cose che non sono mai state insieme prima.
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    Spesso in modi davvero insoliti e sorprendenti.
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    Uno dei miei modi preferiti per provare a far questo
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    è con l'arte giapponese dello shin do gu.
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    Shin do gu è l'arte di creare invenzioni "non-inutili".
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    Non sono utili, non sono inutili, sono non-inutili.
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    Quello che sono in realtà sono modi per dire
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    "Ci dev'essere qualcosa qui, ma non sono proprio sicuro."
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    In questo esempio con l'ombrello sulle scarpe
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    insomma, può non essere molto pratico,
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    ma libera un'idea molto, molto interesante.
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    Parlando di scarpe, qui abbiamo un altro shin do gu.
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    (Risate)
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    Una piccola scopa, che potrà non essere molto pratica,
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    ma c'è un'idea interessante qui.
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    Di nuovo, si possono usare le battute per l'ispirazione
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    ogni giorno.
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    Una delle mie preferite è quando ricevo il New Yorker,
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    e sono sicura che chiunque legga il New Yorker lo sa,
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    la prima cosa che fate è guardare l'ultima di copertina e
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    guardare il concorso della didascalia della vignetta.
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    Il concorso della didascalia della vignetta,
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    mette sempre insieme cose che non sono ovvie.
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    Spesso sono considerate fuori scala, o sono
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    cose che sono considerate molto sorprendenti
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    nella stessa inquadratura.
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    E il compito è trovare modi diversi di collegare queste cose
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    in modo interessante e sorprendente.
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    Ecco la didascalia per questa vignetta:
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    È, "Ti facciamo cominciare qui, e ti daremo maggiori responsabilità quando avrai fatto esperienza."
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    Ora, certo, avrebbero potuto esserci innumerevoli altre soluzioni,
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    quindi ci sono due modi per aumentare l'immaginazione,
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    ma ce n'è un altro che voglio considerare oggi,
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    ed è "mettere in discussione i presupposti".
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    Uno dei maggiori problemi che abbiamo
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    è che se facciamo alla gente delle domande e diamo loro dei problemi,
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    vengono fuori con la prima risposta giusta,
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    è un problema soluzioni incrementali.
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    Quindi quello che facciamo nella lezione di creatività
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    è dare problemi che siano davvero sorprendenti
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    per cui non c'è una sola risposta giusta.
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    Questo è un esempio che ho dato recentemente
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    esattamente nella forma che vedete qui.
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    L'ho dato a un gruppo di studenti della Sackler University
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    e la sfida era creare quanto più valore possibile
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    valore che potevano misurare come volevano,
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    a partire dal contenuto di un cestino dei rifiuti.
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    Avevano due ore per farlo.
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    Come lo avreste fatto?
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    Una delle cose interessanti di questo compito,
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    e ci ho pensato un bel po' per creare l'inquadratura in anticipo,
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    è che un cestino ha in realtà un valore negativo
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    dobbiamo pagare della gente per portarlo via.
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    Quindi succedeva che questi studenti passavano parecchio tempo
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    prima ancora di cominciare il progetto
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    pensando a cosa significava "valore" per loro.
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    Hanno pensato all'amicizia, alla comunità, alla salute, alla sicurezza economica.
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    Tutte cose che avrebbero contribuito a formare il modo in cui
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    loro pensavano al cestino della spazzatura che avrebbero usato per creare del valore.
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    Per alzare la difficoltà ancora di più, li ho sfidati ulteriormente:
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    ho detto che avevo mandato un messaggio, ed effettivamente l'avevo fatto,
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    ai miei colleghi nel resto del mondo e invitato i loro studenti a partecipare nello stesso momento.
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    Quindi c'erano studenti in Europa, in Asia,
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    negli Stati Uniti e in America Latina, tutti che facevano lo stesso progetto nello stesso momento.
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    Vi mostro un paio di esempi di quello che è venuto fuori.
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    Un gruppo in Ecuador è partito con un cestino della spazzatura
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    pieno di scarti da giardino.
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    Scarti da giardino: probabilmente non avrei pensato a scarti da giardino,
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    ma guardate che incredibile cosa hanno fatto!
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    L'hanno trasformato in un bellissimo murale.
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    O una ragazza in Irlanda:
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    sua mamma aveva appena fatto pulizia nel cassetto dei calzini del fratello
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    e aveva un cestino pieno di calzini bucati,
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    e sapete cosa ha fatto?
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    Erano tutti di colori diversi: neri, bianchi e grigi
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    li ha tagliati e ricuciti insieme e ha fatto questa maglia.
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    Piuttosto bella, spero che qualcuno di voi
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    guardi nel proprio cassetto delle calze più tardi (Risate)
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    Ecco tre cose che si possono fare per aumentare la proria immaginazione:
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    inquadrare e re-inquadrare i problemi, collegare e combinare idee
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    e mettere in discussione i presupposti.
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    Ma purtroppo questo non è abbastanza.
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    Si deve guardare alle altre parti del Motore dell'Innovazione.
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    L'altra parte all'interno è la conoscenza.
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    La vostra conoscenza è la cassetta degli attrezzi dell'immaginazione.
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    Oggi abbiamo ascoltato tutto sulle scoperte mediche
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    e su veicoli autonomi
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    e come sono stati in grado di fare queste cose?
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    Queste persone devono aver avuto una conoscenza profonda
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    di medicina o ingegneria per dare vita a queste idee.
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    Certo si possono imparare delle cose
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    andando a scuola, leggendo libri.
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    Ma uno dei modi più potenti per imparare e acquisire conoscenza
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    è prestare attenzione.
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    La maggior parte di noi non presta attenzione al mondo intorno a noi.
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    E non solo perdiamo la possibilità di vedere
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    problemi che possiamo risolvere,
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    ma perdiamo anche le soluzioni che sono intorno a noi.
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    Uno dei modi che preferisco per insegnare questo
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    è mandare gli studenti in un luogo
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    dove sono già stati molte volte
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    e guardarlo con occhi nuovi.
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    Ma non sono l'unica che lo fa:
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    voglio raccontarvi una storia di un mio amico, Bob Segall,
  • 8:51 - 8:53
    che è un professore qui a Stanford,
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    che ha tenuto un seminario per studenti del secondo anno
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    per due settimane,
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    intitolato "Safari a Stanford".
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    Gli studenti per due settimane
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    si sono comportati come se fossero naturalisti
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    come se fossero Darwin alle Galapagos,
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    solo che erano nel campus di Stanford.
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    Hanno parlato a chiunque riuscivano
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    per avere diversi punti di vista e prospettiva su Stanford,
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    dai bidelli, ai controllori dei pass,
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    ai bibliotecari, all'organista
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    e a tutti i presidenti di Stanford in vita.
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    Hanno ottenuto non solo una profonda comprensione di Stanford,
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    ma anche un riconoscimento incredibile
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    di quanto sia importante prestare attenzione.
  • 9:31 - 9:34
    Ma immaginazione e conoscenza non sono sufficienti.
  • 9:34 - 9:36
    Ogni persona deve avere l'attitudine,
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    l'impostazione mentale, la motivazione
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    e la spinta per risolvere il problema
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    che deve risolvere.
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    Se non avete quella spinta e quella motivazione,
  • 9:45 - 9:48
    non riuscirete a combinare e connettere idee,
  • 9:48 - 9:50
    a re-inquadrare i problemi, a mettere in discussione le assunzioni
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    e andare oltre la prima risposta giusta.
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    Molte persone, purtroppo, si vedono come costruttori di puzzle.
  • 9:58 - 10:00
    Essenzialmente si vedono come se avessero
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    un compito ben definito
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    e il loro lavoro è di trovare tutti i pezzi e metterli insieme
  • 10:04 - 10:07
    per raggiungere quell'obiettivo.
  • 10:07 - 10:10
    Ma cosa succede se siete costruttori di puzzle
  • 10:10 - 10:12
    e vi mancano un pezzo o due.
  • 10:12 - 10:13
    Cosa succede?
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    Non riuscite a raggiungere l'obiettivo.
  • 10:16 - 10:18
    I veri innovatori, i veri imprenditori
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    in verità si vedono come chi fa le coperte patchwork.
  • 10:22 - 10:25
    Essenzialmente prendono tutte le risorse che hanno intorno
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    capitalizzano tutto, anche il cestino dei rifiuti,
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    capitalizzano ogni cosa che è disponibile
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    e creano qualcosa di sorprendente
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    e davvero affascinante.
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    Questo è incredibilmente importante.
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    Dobbiamo vedere noi stessi
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    come quelli che sanno capitalizzare le risorse che hanno intorno
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    per far davvero succedere cose incredibili.
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    Quindi questo è il nostro motore a combustione interno
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    per la creatività:
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    la nostra conoscenza, la nostra scatola degli attrezzi per la creatività,
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    la nostra immaginazione: è il catalizzatore
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    per la trasformazione della nostra conoscenza
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    in nuove idee,
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    e la nostra attitudine
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    è la scintilla che ci fa partire.
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    Ma sfortunatamente questo non è abbastanza.
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    Una delle ragioni per cui ci sono così tante persone
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    incredibilmente creative
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    che in sostanza non vivono all'altezza del loro
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    potenziale creativo
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    perché non sono in un ambiente che nutra
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    e stimoli e incoraggi questo tipo di innovazione.
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    Quindi dobbiamo guardare alla parte esterna del Motore dell'Innovazione.
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    Cominciamo dall'habitat.
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    L'habitat include diverse cose:
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    certo è la gente con cui lavoriamo,
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    sono le regole, sono i riconoscimenti,
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    sono le limitazioni, sono gli incentivi,
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    ma anche più di questo
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    è lo spazio fisico.
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    Pensate che quando siamo piccoli, quando siamo bambini
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    andiamo all'asilo, c'è un ambiente stimolante,
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    si entra e si sa che è un posto dove essere creativi:
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    è colorato, ci sono un sacco di cose da manipolare,
  • 11:45 - 11:48
    la stanza è molto flessibile.
  • 11:48 - 11:50
    Ma purtroppo si terminano gli studi in questo tipo di ambiente
  • 11:50 - 11:52
    e si finisce a studiare in un ambiente come questo.
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    (Risate)
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    Le sedie sono allineate in righe e colonne
  • 11:56 - 11:59
    sono inchiodate al pavimento
  • 11:59 - 12:03
    e se parlate con qualcuno finite nei guai.
  • 12:03 - 12:06
    Dopo finite a scrivere cento volte "il silenzio è d'oro,
  • 12:06 - 12:07
    il silenzio è d'oro".
  • 12:07 - 12:09
    Il fatto è che ci arrabbiamo molto
  • 12:09 - 12:12
    perché gli studenti non sono più molto creativi
  • 12:12 - 12:14
    e tutti se ne lamentano
  • 12:14 - 12:16
    e poi se hanno successo in questo ambiente
  • 12:16 - 12:18
    dopo vanno a in questo ambiente a lavorare. (Risate)
  • 12:18 - 12:19
    So perché ridete,
  • 12:19 - 12:22
    perché è fin troppo familiare.
  • 12:22 - 12:24
    Questo tipo di uffici sono stati progettati
  • 12:24 - 12:25
    per essere come delle prigioni
  • 12:25 - 12:27
    e purtroppo quello che succede
  • 12:27 - 12:29
    è che siamo di nuovo molto frustrati
  • 12:29 - 12:31
    perché le persone che lavorano in questo tipo di ambiente
  • 12:31 - 12:33
    non sono molto creative.
  • 12:33 - 12:36
    Il fatto è che lo spazio in cui siamo racconta una storia.
  • 12:36 - 12:40
    Ogni spazio è un palcoscenico in cui mettiamo in scena la nostra vita.
  • 12:40 - 12:43
    E ci dice il ruolo che abbiamo e come dobbiamo recitare.
  • 12:43 - 12:45
    Purtroppo dopo aver insegnato in queste scuole
  • 12:45 - 12:47
    e queste sono immagini delle mie lezioni,
  • 12:47 - 12:50
    può sembrare che i ragazzi siano tornati all'asilo
  • 12:50 - 12:53
    in realtà stanno lavorando a un problema molto sofisticato, qui
  • 12:53 - 12:55
    come quelli in questa immagine.
  • 12:55 - 12:57
    Ma la stanza somiglia molto di più a un luogo dell'asilo
  • 12:57 - 12:59
    con molte cose da manipolare
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    con molti prototipi.
  • 13:00 - 13:02
    La stanza è organizzata come un teatro
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    la possiamo organizzare in modo diverso
  • 13:04 - 13:07
    ogni cinque minuti a seconda di quello che vogliamo fare.
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    Nulla è inchiodato a terra.
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    Le società veramente innovative lo sanno bene.
  • 13:11 - 13:13
    Questa è un'immagine di Google a Zurigo.
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    Questa è un'immagine di Pixar.
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    Queste non sono frivolezze
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    perché questi sono messaggi che la società dà ai suoi impiegati
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    dicendo, "Qui valorizziamo l'innovazione, la creatività
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    e il gioco".
  • 13:26 - 13:28
    Ma questo non è ancora abbastanza.
  • 13:28 - 13:31
    Dobbiamo anche pensare alle risorse che abbiamo nel nostro ambiente.
  • 13:31 - 13:34
    Le risorse sono di così tanti tipi diversi.
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    Purtroppo pensiamo alle risorse
  • 13:35 - 13:39
    in termini di soldi.
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    I soldi sono una risorsa favolosa,
  • 13:41 - 13:42
    certo ne beneficiamo anche qui a Stanford
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    e nella Silicon Valley,
  • 13:44 - 13:46
    ma è una sola delle molte risorse
  • 13:46 - 13:47
    che ci sono disponibili.
  • 13:47 - 13:49
    Dobbiamo guardare alle risorse naturali,
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    dobbiamo considerare i processi cui diamo vita,
  • 13:51 - 13:53
    dobbiamo guardare alla cultura che costruiamo.
  • 13:53 - 13:54
    Purtroppo ho avuto modo
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    di vederlo accadere in posti diversi del mondo.
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    Recentemente sono stata nel nord del Cile
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    ed era di una bellezza spettacolare
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    nel nord del Cile:
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    la spiaggia era infinita,
  • 14:04 - 14:06
    una spiaggia di 5000 km,
  • 14:06 - 14:07
    ci sono le Ande;
  • 14:07 - 14:09
    ho detto alla gente di questa città, Antofagasta:
  • 14:09 - 14:12
    Caspita! Cos'è che vi impedisce di avere successo?
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    E quest'uomo mi ha detto
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    "Beh, è il nostro orribile ambiente".
  • 14:17 - 14:20
    Davvero? Ma hai guardato fuori?
  • 14:20 - 14:21
    Perché loro non vedevano,
  • 14:21 - 14:22
    cercavano di replicare le risorse
  • 14:22 - 14:24
    che qualcun altro aveva da qualche altra parte
  • 14:24 - 14:26
    invece di guardare le risorse che avevano già.
  • 14:26 - 14:29
    Ecco, l'immagine della città,
  • 14:29 - 14:31
    pensate alla cultura,
  • 14:31 - 14:33
    la cultura è importante.
  • 14:33 - 14:35
    La cultura è l'ultima parte del Motore dell'Innovazione.
  • 14:35 - 14:41
    La cultura è come la musica di sottofondo, di ogni comunità
  • 14:41 - 14:44
    di ogni organizzazione,
  • 14:44 - 14:47
    di ogni squadra, di ogni famiglia.
  • 14:47 - 14:51
    Vi faccio vedere due video per dimostrarvi questo.
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    Pensate alla musica in ogni video
  • 14:54 - 14:57
    come alla cultura in ognuna di queste scene.
  • 14:57 - 14:59
    Faccio vedere lo stesso video due volte,
  • 14:59 - 15:01
    È un video di una fabbrica di imbottigliamento
  • 15:01 - 15:05
    della Coca Cola del 1919;
  • 15:05 - 15:06
    Voglio che pensiate a come vi sentite,
  • 15:06 - 15:08
    se avreste voglia di essere lì
  • 15:08 - 15:11
    e cosa pensate che ci sia in quelle bottiglie.
  • 15:14 - 15:21
    Video: Le bottiglie sono trasportate automaticamente
  • 15:21 - 15:26
    nell'introduttore di sciroppo...
  • 15:26 - 15:38
    Lo sciroppo viene inserito con un processo meccanico sanitario...
  • 15:38 - 15:43
    Viene aggiunta acqua frizzante...
  • 15:43 - 15:45
    Ok, ora vediamo il prossimo
  • 15:45 - 15:53
    Video: Le bottiglie sono trasportate automaticamente
  • 15:53 - 15:59
    nell'introduttore di sciroppo...
  • 15:59 - 16:03
    Lo sciroppo viene inserito con un processo meccanico sanitario...
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    (Risate)
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    Viene aggiunta acqua frizzante...)
  • 16:13 - 16:16
    Ok, avete capito.
  • 16:16 - 16:17
    Le cose stanno così:
  • 16:17 - 16:20
    questo è l'esterno del Motore dell'Innovazione.
  • 16:20 - 16:22
    Ma mettiamo tutto insieme.
  • 16:22 - 16:24
    Potreste dire: Ok Tina, è tutto molto interessante,
  • 16:24 - 16:26
    ma perché dobbiamo avere questo
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    fantasioso nastro di Moebius qui.
  • 16:27 - 16:28
    Non potevamo avere solo un dentro e un fuori?
  • 16:28 - 16:29
    Ma è un nastro di Moebius
  • 16:29 - 16:33
    perché l'interno e l'esterno sono completamente interconnessi
  • 16:33 - 16:35
    e nulla può essere considerato isolatamente.
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    Vi mostro come.
  • 16:37 - 16:40
    L'immaginazione e l'habitat sono paralleli qui
  • 16:40 - 16:42
    perché gli habitat che costruiamo sono
  • 16:42 - 16:45
    la manifestazione esterna della nostra immaginazione.
  • 16:45 - 16:48
    Lo potete immaginare, lo potete costruire.
  • 16:48 - 16:50
    E in più, l'habitat che costruiamo
  • 16:50 - 16:52
    influisce direttamente sulla nostra immaginazione,
  • 16:52 - 16:53
    il modo in cui pensiamo
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    in cui sentiamo, in cui agiamo.
  • 16:54 - 16:57
    Questo è vero anche per conoscenza e risorse.
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    Più cose sappiamo, più risorse possiamo sbloccare.
  • 17:00 - 17:04
    E il tipo di risorse che abbiamo determina le cose che conosciamo.
  • 17:04 - 17:07
    Più sappiamo della pesca più pesce prenderemo;
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    più pesce c'è nel nostro ambiente
  • 17:08 - 17:10
    più è probabile che sappiamo qualcosa della pesca.
  • 17:10 - 17:13
    Ed è vero anche per attitudine e cultura.
  • 17:13 - 17:16
    La cultura è l'attitudine collettiva della comunità,
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    e la cultura chiaramente influenza
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    il modo in cui ognuno di noi pensa.
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    La cosa meravigliosa, però,
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    è che il nastro di Moebius del Motore dell'Innovazione
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    è così potente
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    che si può cominciare da qualunque parte.
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    Se siete il manager di un'organizzazione
  • 17:31 - 17:34
    potete pensare alla cultura
  • 17:34 - 17:35
    e decidere la cultura,
  • 17:35 - 17:37
    potete pensare all'habitat
  • 17:37 - 17:39
    e stimolare l'immaginazione.
  • 17:39 - 17:41
    Se siete un individuo potete cominciare
  • 17:41 - 17:43
    dal costruire la vostra base di conoscenza
  • 17:43 - 17:44
    potete cominciare da una passione,
  • 17:44 - 17:47
    da un'attitudine a risolvere il problema.
  • 17:47 - 17:48
    Si può cominciare da qualunque parte
  • 17:48 - 17:51
    per dare inizio all'innovazione.
  • 17:51 - 17:52
    La cosa più importante
  • 17:52 - 17:55
    è che tutti
  • 17:55 - 17:56
    hanno la chiave
  • 17:56 - 17:58
    del proprio Motore dell'Innovazione.
  • 17:58 - 17:59
    Sta a ciascuno
  • 17:59 - 18:00
    girarla.
  • 18:00 - 18:02
    Grazie.
  • 18:02 - 18:10
    (Applausi)
Title:
Un corso intensivo di creatività - Tina Seelig - TEDxStanford
Description:

In questo brillante discorso, l'educatrice della Stanford University Tina Seelig spiega in cosa consiste il Motore dell'Innovazione e mostra come si può diventare più creativi.

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Video Language:
English
Team:
closed TED
Project:
TEDxTalks
Duration:
18:16

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