Perché i terremoti sono così difficili da prevedere? - Jean-Baptiste P. Koehl
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0:08 - 0:10Nel 132 d.C.,
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0:10 - 0:12l'erudito cinese Zhang Heng
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0:12 - 0:15presentò alla corte degli Han
la sua ultima invenzione. -
0:16 - 0:18Questo grande vaso, affermò,
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0:18 - 0:21poteva dir loro quando si verificava
un terremoto nel loro regno, -
0:21 - 0:24compresa la direzione
in cui inviare i soccorsi. -
0:25 - 0:27La corte era alquanto scettica,
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0:27 - 0:31specialmente quando l'oggetto si azionò in
un pomeriggio apparentemente tranquillo. -
0:31 - 0:34Ma quando, giorni dopo, arrivarono
messaggeri per chiedere aiuto, -
0:34 - 0:37i dubbi si tramutarono in gratitudine.
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0:37 - 0:41Oggi non ci affidiamo più ai vasi
per individuare eventi sismici, -
0:41 - 0:46ma i terremoti sono ancora una sfida unica
per chi cerca di monitorarli. -
0:46 - 0:49Ma perché i terremoti
sono così difficili da prevedere -
0:49 - 0:52e come possiamo migliorare
le nostre previsioni? -
0:52 - 0:53Per rispondere,
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0:53 - 0:58dobbiamo comprendere le teorie
dietro al verificarsi dei terremoti. -
0:58 - 1:02La crosta terrestre è composta da
ampie lastre di roccia frastagliate -
1:02 - 1:04chiamate placche tettoniche,
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1:04 - 1:08che si muovono su uno strato caldo,
parzialmente fuso, del mantello terrestre. -
1:08 - 1:11Ciò fa allontanare le placche
molto lentamente, -
1:11 - 1:14da 1 a 20 centimetri all'anno.
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1:15 - 1:17Ma questi piccoli movimenti
sono abbastanza potenti -
1:17 - 1:21da provocare crepe profonde
nelle placche che interagiscono. -
1:21 - 1:22E nelle zone instabili,
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1:22 - 1:27la pressione crescente
può infine scatenare un terremoto. -
1:27 - 1:30Monitorare questi minuscoli movimenti
è abbastanza difficile, -
1:30 - 1:36ma le variabili che tramutano i movimenti
in eventi sismici sono molte di più. -
1:36 - 1:38Faglie differenti affiancano
rocce differenti, -
1:38 - 1:42alcune delle quali sono più forti,
o più deboli, sotto pressione. -
1:42 - 1:44Rocce di tipo diverso, inoltre,
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1:44 - 1:47reagiscono diversamente
alla frizione e alle alte temperature. -
1:47 - 1:50Alcune si fondono parzialmente
e rilasciano dei fluidi lubrificanti -
1:50 - 1:52fatti di minerali surriscaldati
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1:52 - 1:54che riducono la frizione delle faglie.
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1:54 - 1:56Ma alcune rimangono secche,
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1:56 - 1:59esposte a pericolosi aumenti di pressione.
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1:59 - 2:04E tutte queste faglie sono soggette
a forze gravitazionali variabili, -
2:04 - 2:06così come alle correnti di rocce calde
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2:06 - 2:09che si muovono lungo
tutto il mantello terrestre. -
2:09 - 2:12Quali di queste variabili nascoste
dovremmo analizzare -
2:12 - 2:16e come si integrano nel nostro strumento
di predizione in via di sviluppo? -
2:16 - 2:18Poiché alcune di queste forze
si verificano -
2:18 - 2:20a frequenze sostanzialmente costanti,
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2:20 - 2:23il comportamento delle placche
è in parte ciclico. -
2:23 - 2:25Oggi, molti dei nostri indizi
più attendibili -
2:25 - 2:27provengono da previsioni
a lungo termine, -
2:27 - 2:32relativamente a quando e dove si sono
verificati i terremoti in precedenza. -
2:32 - 2:34Nella scala dei millenni,
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2:34 - 2:38questo ci permette di fare previsioni
su quando le faglie maggiormente attive, -
2:38 - 2:39come quella di San Andreas,
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2:39 - 2:41potrebbero provocare un intenso terremoto.
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2:42 - 2:44Ma a causa delle molteplici
variabili coinvolte, -
2:44 - 2:48questo metodo può fare solo previsioni
molto approssimative. -
2:48 - 2:50Per predire eventi più vicini,
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2:50 - 2:55i ricercatori hanno studiato le vibrazioni
prodotte dalla Terra prima di un sisma. -
2:55 - 2:58I geologi hanno a lungo
utilizzato i sismometri -
2:58 - 3:02per tracciare e mappare questi piccoli
spostamenti della crosta terrestre. -
3:02 - 3:05E, oggi, molti cellulari sono in grado
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3:05 - 3:08di registrare le onde sismiche primarie.
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3:08 - 3:10Con una rete di cellulari
intorno al mondo, -
3:10 - 3:13gli scienziati potrebbero in teoria
sviluppare collettivamente un ricco, -
3:13 - 3:17dettagliato sistema di allarme che
avverta le gente di terremoti imminenti. -
3:17 - 3:18Sfortunatamente, i cellulari
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3:18 - 3:21potrebbero non essere in grado
di fornire un adeguato preavviso -
3:21 - 3:23per adottare i protocolli di sicurezza.
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3:23 - 3:26Ma questi dati così dettagliati
sarebbero comunque utili -
3:26 - 3:29per strumenti di predizione come
il software Quakesim della NASA, -
3:29 - 3:32che può usare una combinazione precisa
di dati geologici -
3:32 - 3:34per identificare le regioni a rischio.
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3:35 - 3:39Tuttavia, studi recenti indicano che
i segnali più rilevanti di un terremoto -
3:39 - 3:41potrebbero essere invisibili
a tutti questi sensori. -
3:42 - 3:43Nel 2011,
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3:43 - 3:46proprio prima che un terremoto
colpisse la costa est del Giappone, -
3:46 - 3:48i ricercatori di quella zona registrarono
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3:48 - 3:50delle concentrazioni
sorprendentemente alte -
3:50 - 3:54di una coppia isotopica radioattiva:
radon e torio. -
3:54 - 3:58Quando la tensione si estende nella crosta
subito prima di un terremoto, -
3:58 - 4:02le microfratture lasciano fuoriuscire
questi gas dalla superficie. -
4:02 - 4:05Questi scienziati pensano
che se realizzassimo -
4:05 - 4:07una vasta rete di sensori radon-torio
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4:07 - 4:09nelle aree più esposte al rischio sismico,
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4:09 - 4:12questo potrebbe diventare
un sistema di allarme promettente, -
4:12 - 4:15potenzialmente in grado di predire
un terremoto sette giorni prima. -
4:15 - 4:15Naturalmente,
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4:15 - 4:18nessuna di queste tecnologie
sarebbe tanto utile -
4:18 - 4:21quanto guardare semplicemente
nelle profondità della terra. -
4:21 - 4:24Con una visione più profonda saremmo
in grado di tracciare e prevedere -
4:24 - 4:27cambiamenti geologici
su larga scala in tempo reale, -
4:27 - 4:30salvando probabilmente decine
di migliaia di vite ogni anno. -
4:30 - 4:31Ma, per adesso,
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4:31 - 4:33queste tecnologie ci possono aiutare
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4:33 - 4:36a prepararci e a rispondere
velocemente alle aree in difficoltà, -
4:36 - 4:38senza dover aspettare
indicazioni da un vaso.
- Title:
- Perché i terremoti sono così difficili da prevedere? - Jean-Baptiste P. Koehl
- Speaker:
- Jean-Baptiste P. Koehl
- Description:
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Guarda la lezione completa: https://ed.ted.com/lessons/why-are-earthquakes-so-hard-to-predict-jean-baptiste-p-koehl
Nel 132 d.C., Zhang Heng presentò la sua ultima invenzione: un grande vaso che, affermò, poteva dir loro quando si verificava un terremoto nel raggio di centinaia di miglia. Oggi non facciamo più affidamento sui vasi come sistemi di allarme, ma i terremoti sono ancora una sfida per chi cerca di monitorarli. Perché i terremoti sono così difficili da prevedere e come possiamo migliorarne la previsione? Jean-Baptiste P. Koehl indaga.
Lezione di Jean-Baptiste P. Koehl, animazioni di Cabong Studios.
- Video Language:
- English
- Team:
closed TED
- Project:
- TED-Ed
- Duration:
- 04:41
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Alessandra Tadiotto approved Italian subtitles for Why are earthquakes so hard to predict? | Jul 4, 2019, 2:11 PM |
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Alessandra Tadiotto edited Italian subtitles for Why are earthquakes so hard to predict? | Jul 4, 2019, 2:11 PM |
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Alessandra Tadiotto edited Italian subtitles for Why are earthquakes so hard to predict? | Jul 4, 2019, 2:04 PM |
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Alessandra Tadiotto edited Italian subtitles for Why are earthquakes so hard to predict? | Jul 4, 2019, 12:47 PM |
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Elisabetta Siagri accepted Italian subtitles for Why are earthquakes so hard to predict? | Jun 18, 2019, 1:33 PM |
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Elisabetta Siagri edited Italian subtitles for Why are earthquakes so hard to predict? | Jun 18, 2019, 1:33 PM |
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Marco Paglino edited Italian subtitles for Why are earthquakes so hard to predict? | May 31, 2019, 9:09 PM |
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Marco Paglino edited Italian subtitles for Why are earthquakes so hard to predict? | May 28, 2019, 8:21 PM |